Buco Nero

Grazie Betty della difesa dalla signora Breda. E’ ben altro però a farci paura!

La presidente nazionale dell’ANGSA Benedetta Demartis ha espresso, attraverso un comunicato stampa, il suo parere sulla querelle sollevata da Mariagrazia Breda riguardo a una mia opinione espressa in un articolo su un quotidiano nazionale.

SIGNORA BREDA TOMMY NON SARÀ MAI  INTERNATO! PERCHÉ SEGNALARMI AL CONSIGLIO DI DISCIPLINA DELL’ODG?

Sono grato alla presidente dell’ ANGSA, oggi prendere posizione espone comunque al dissenso e Betty non ha fatto finto di nulla di fronte a un chiaro tentativo di nuocermi, perché rappresento posizioni sgradevoli rispetto alla narrazione edulcorata dell’assistenza per persone autistiche.

Non mi interessa seguitare alcuna polemica lo riporto solo per completare l’informazione riguardo a un fatto che mi riguarda di persona e solo come chiosa a una vicenda per me chiusa.



 

Mi sto ora occupando a tempo pieno di mio figlio e mi tengo alla larga dal  rischio di essere confuso con le madonne pellegrine dell’autismo, con gli esperti, con i genitori eroici. Ho per anni creduto e bussato a tutte le porte istituzionali per avere sostegno per un progetto di modulo replicabile di vita inclusiva e lavorativa per persone come Tommy, ho sinceramente sperato  che qualcuno potesse concretamente aiutarmi a realizzarlo.

Il risultato è stato deludente ai massimi livelli, ciò ha corrisposto al mio confermarmi nell’idea che il business dell’internamento dei Cervelli Ribelli sia troppo ricco e ben distribuito, inutile illudersi che possa essere ammesso uno spazio in cui qualcuno possa sperimentare un’alternativa più  realmente inclusiva e di maggior coinvolgimento familiare nella distribuzione delle risorse pubbliche destinate al dopo e durante noi dei nostri figli. 

Ho quindi deciso da un anno di iniziare a costruire con le mie sole risorse il modello in cui continuo a credere.

Spero che in futuro i difensori del loro retto e indubitabile operare nel campo delle iniziative a favore della neurodiversità, usino gli strumenti del confronto dialettico per esprimere il loro disaccordo con quello che dico e scrivo da padre, non si avventurino quindi nella ricerca di sanzioni disciplinari sperando di colpire me come giornalista. Faccio da troppi anni questo mestiere e ne conosco bene le regole.  


DEMARTIS SU NICOLETTI: LUI PARLA DA GENITORE, BREDA PUR BATTENDOSI PER I DIRITTI DEI DISABILI FORTUNATAMENTE NON VIVE SITUAZIONI SIMILI

Non sempre sono d’accordo su quello che scrive Gianluca Nicoletti, a volte troppo provocatorio nelle sue esternazioni, ma le accuse di Mariagrazia Breda di istigazione all’omicidio-suicidio mi sono sembrate un po’ esagerate– spiega la presidente di Angsa Benedetta Demartis – . Breda, pur battendosi sempre per il riconoscimento dei diritti delle persone fragili dal riconoscimento dei vari servizi alle denunce degli enti pubblici al Tar per le liste di attesa, afferma che tutto ciò che abbiamo conquistato negli anni deve essere soprattutto difeso.

Nicoletti in questo caso ha descritto le sue angosce da genitore, affermando che certi centri residenziali risultano essere come dei lager. Episodi che ci fanno sentire disperati e angosciati per il futuro dei nostri figli. E segnalare Nicoletti al Consiglio di Disciplina dell’Ordine dei Giornalisti del Lazio per un articolo pubblicato sul quotidiano La Stampa, facendogli rischiare pure il posto di lavoro, mi è apparso eccessivo.

Hanno ragione entrambi, ma Nicoletti parla da genitore con un’esperienza che vive quotidianamente con suo figlio Tommy e lei parla da persona che difende il diritto alla cura delle persone disabili. Fortunatamente Breda non ha figli o genitori che vivono nei centri residenziali e non so fino a che punto possa capire la tragedia che viviamo ogni volta che apprendiamo dai mezzi di comunicazione o dai familiari stessi che i loro cari vivono in situazioni di abbandono e peggio ancora di maltrattamento.

Roma, 21 Ottobre 2020

 Presidente dell’Angsa Benedetta Demartis

Gianluca Nicoletti

Giornalista, scrittore e voce della radio nazionale italiana. E' presidente della "Fondazione Cervelli Ribelll" attraverso cui realizza progetti legati alla neuro divergenza. E' padre di Tommy, giovane artista autistico su cui ha scritto 3 libri e realizzato due film.

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