Speziale e Falabella a “Melog”. Chi ascolta i disabili?
E’ quasi un anno che l’umanità intera sta sperimentando un’esistenza condizionata dal Covid19. Nella molteplicità dei problemi di ogni tipo, sanitari, economici di organizzazione sociale, di istruzione, di trasporti, di malessere psichico e depressione generale…Sembra che l’esistenza delle persone disabili sia uscita dal radar delle iniziative istituzionali, ancora di più sembra che la sensibilità generale senta sempre meno come come un onere per tutta l’intera società il tema della disabilità. Insomma nella crisi generale e nell’aumento del malessere sociale ognuno sempre di più è concentrato sul proprio problema individuale, perdendo di vista una visione più generale dei possibili punti di maggiore fragilità dell’intero sistema di cui fa parte.
In particolare in questi ultimi giorni è nuovamente apparsa all’orizzonte la figura del “Ministero per la disabilità”. Chi il problema lo conosce e lo gestisce quotidianamente non fa salti di gioia, sembrerebbe ancora una volta una risposta di facciata del genere: “Adesso avete il vostro Ministro statevene buonini…” Questo per lo meno è come la resurrezione ministeriale è stata vista da Iacopo Melio nella sua dura invettiva pubblicata da Repubblica “Disabilità, se è un Ministero che ci discrimina!”. Posizioni di perplessità sull’idea del Ministero dedicato sono state pure raccolte da “Vita” in un pezzo: “Ma la disabilità non è un problema di categoria” che riportava i pareri di vari personaggi molto attivi nella gestione della disabilità in Italia.
Per cercare una visione più dettagliata del problema, Gianluca Nicoletti ha invitato nella puntata di Melog Radio24del 15 febbraio i dei punti di riferimento associativo più rappresentativi in Italia
MELOG HOME EDITION del 15 febbraio 2021: “ASCOLTATE I DISABILI”
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