Vincent-Inquisitor si uccide davanti al tribunale di TikTok
Vincent si è suicidato in diretta streaming. Aveva 23 anni e più di 100.000 follower, qualcuno scrive addirittura il doppio. La sua fama di influencer su TikTok se l’era conquistata mascherandosi con un teschio e una spada laser rossa. Per tutti era Inquisitor Ghost, personaggio di Call of Duty, un videogame di guerra. Non era sicuramente il solo al mondo a mettersi quel costume macabro, però pare fosse particolarmente bravo a intrattenere i suoi seguaci con video in cui ballava e menava fendenti con la spada laser, nella sua personale versione di quel notissimo personaggio specializzato nel combattere terroristi.
L’inquisitore però un giorno era stato a sua volta sottoposto a processo dai stessi membri della sua community, lo avevano accusato di essersi comportato in maniera inappropriata con una ragazzina minorenne, non è chiaro cosa fosse realmente accaduto, qualcuno dirà che in realtà lei avesse simulato un’età maggiore di quella reale. Tutto però era fermentato in una sorta di tribunale on line in cui, come sempre accade nelle dispute in rete, gli innocentisti e i colpevolisti si erano fronteggiati in due gruppi dalle opinioni radicalmente inconciliabili.
Tanto è bastato però perché il ragazzo mascherato si sentisse bersaglio di una pressione per lui non sopportabile, o forse assolutamente intollerabile per il personaggio che interpretava. Non lo sapremo mai. Pare che Vincent si fosse anche rivolto a uno psicoterapeuta, l’ondata d’odio dei suoi stessi accoliti era evidentemente più violenta della sua capacità di riuscire a gestirla.
È così che Vincent-Inquisitor ha deciso di difendere il suo onore, come probabilmente avrebbe fatto un personaggio del video game. Martedì sera ha lasciato accesa la sua telecamera puntata su una porta chiusa, prefigurandosi che chi lo seguiva avrebbe visto entrare i soccorritori, avrebbe così potuto osservare il loro raccapriccio nel trovarlo ucciso.
Così è avvenuto. Molti dei suoi seguaci, anche dall’estero, hanno provato a chiamare il 118. Evidentemente la rappresentazione suicida aveva avuto un suo annuncio pubblico e chi seguiva la sua live era consapevole che la tragedia fosse imminente, soprattutto che quella volta Vincent non era il cosplayer che conoscevano tutti, ma proprio il Simon “Ghost” Riley del video game, che doveva riscattare la sua rispettabilità di fronte a chi l’accusava di aver infastidito una ragazzina.
Quando hanno sfondato quella porta chiusa, i Carabinieri, assieme al padre del ragazzo, lo hanno trovato morto, si era impiccato. Ha lasciato una lettera raccomandando di prendersi cura del suo gatto.
Mentre si indaga per capire le ragioni profonde della tragedia, trasmessa a tempo reale, di un giovane uomo che si toglie la vita di fronte alle migliaia di suoi seguaci, i sostenitori del suo personaggio continuano a immaginarlo come Inquisitor Ghost; hanno creato una petizione su Change.org, dove chiedono agli sviluppatori di Call of Duty di creare una skin come tributo alla memoria di Vincent. Sono state raccolte più di mille firme.