Alla faccia di ogni “Stigma” i pupazzi ballerini saltellano tra sex worker
Un’appendice dei “Pupazzi ballerini” di Tommy è stata esposta a “Stigma, Sex Worker, Corpi e Identità” una mostra che aveva per tema in senso più lato il diritto che ognuno ha di ritagliarsi uno spazio di libertà e di rompere le catene della convenzione. In senso più stretto questo diritto era nella mostra dedicato alla libertà di mostrare il corpo: nudo, travestito, modificato a piacimento-come nel testo critico sulla mostra di Giorgia Basili-la libertà di fotografare se stessi o l’altro: enfatizzare o nascondere le forme, alzare un velo misterioso, giocare con le espressioni, le intenzioni, il desiderio. L’arte è in grado di indurre trasformazioni, anche a livello sociale, assumendo un ruolo cruciale nell’aprire spazi di dialogo e comprensione.
L’esposizione però è stata curata da Vincenzo Bordoni, direttore della Galleria Barattolo, che a Rome Art Week portò la mostra di Tommy nel metaverso, da cui poi organizzammo un grande dibattito. Vincenzo ha quindi avuto l’idea di mettere nella rassegna due opere di Tommy che in realtà nulla avevano a che fare con il tema dei Sex Worker, che però ne erano il contrappunto che ribadisce la totale libertà di esprimersi e trasformare in espressione artistica ogni possibile forma di stigma, tra le quali la discriminazione per un cervello ribelle è quella che si nasconde e maschera alla base di ogni benpensantismo giudicante, che abbraccia in un unico universo di “deprecabilia” le persone come Tommy, quanto quelle che dispongono con libertà delle opportunità ludiche che può generare il proprio corpo.
Viuncenzo Bordoni ha scelto due opere di Tommy: “Tommy e papà che volano tra gufi e farfalle, cogliendone forse il significato di profezia psicopompa, come pure “Due elefanti con gabbiani” che ripropone il medesimo tema ma collocato in una delle tante dimensioni parallele che Tommy riesce a vedere e raccontare nei suoi quadri.
Dell’opera di Tommy questo scrive Vinecenzo Bordoni:
Il progetto “Pupazzi Ballerini” di Tommy offre una visione affascinante e unica sull’arte visiva, trasportando gli spettatori in un mondo di innocenza e purezza. Tommy, con la sua prospettiva autistica, riesce a catturare l’essenza stessa della gioia e della vitalità attraverso l’uso dei colori e dei suoi protagonisti animati.
L’uso sapiente e consapevole dei colori da parte di Tommy è notevole. Sebbene la sua tavolozza possa sembrare semplice, è incredibilmente efficace nel trasmettere emozioni vivide e vibranti. Ogni tonalità è selezionata con cura per evocare sensazioni specifiche, creando così un’esperienza visiva coinvolgente per lo spettatore.
I “Pupazzi Ballerini” stessi sono rappresentati con una semplicità che nasconde una profondità sorprendente. Le loro forme sono essenziali, ma riescono a trasmettere una gamma incredibile di emozioni e pensieri attraverso pose e espressioni. Sono creature di poche parole, ma i loro mondi interiori sono vivaci e ricchi di sfumature, come evidenziato dai loro pensieri “assai colorati”.
L’immagine dei pupazzi che ballano e saltellano evoca un senso di leggerezza e gioia che è contagioso. Guardando le opere di Tommy, ci si sente trasportati in un mondo dove le preoccupazioni svaniscono e solo la bellezza e la spontaneità della vita rimangono.
In definitiva, il progetto “Pupazzi Ballerini” di Tommy è un esempio straordinario di come l’arte possa superare le barriere della comunicazione e toccare il cuore delle persone. La sua semplicità è la sua forza, mentre la sua sincerità e la sua capacità di catturare l’essenza della gioia sono veramente sorprendenti.
Nel video che segue Tommy visita la mostra, che per qualcuno potrebbe anche rappresentare un universo ambiguo e pruriginoso. Per il cristallino percepire l’essenza dell’artista neurodivergente sono invece suggestioni, colori forme, labirinti da percorrere e voragini di colore in cui tuffarsi e nuotare come fossero le più tranquille delle acque.
INDICAZIONI PER LA MOSTRA “STIGMA”
TOGETHER MANSIONViale Glorioso, 14/int 8, 00153 Roma, RM, ItaliaDateDal 16/12/2023 al 17/02/2024
Per ulteriori informazioni e visite successive al vernissage, contattare:
Vincenzo Bordoni – Direttore della Galleria Barattolo
vincenzobordoni@galleriabarattolo.it
Sito Web Ufficiale dell’Esposizione: www.galleriabarattolo.it
CuratoriVincenzo Bordoni Generiarte contemporanea