Pensare Ribelle

Il tramonto dell’Occidente visto da l’A.I.

Una parte del mondo sembra essersi accesa di sdegno per un tableaux vivant prodotto per la cerimonia d’inaugurazione dell’ Olimpiade parigina che richiamava, in chiave queer, l’Ultima Cena di Leonardo, anche se gli autori gli attribuivano un richiamo a un banchetto dionisiaco legato all’origine greca dei Giochi, iconografia pagana da cui comunque ha attinto il Cristianesimo. A distanza di parecchi giorni ancora fioccano commenti sul tramonto dell’Occidente, che quell’ardire blasfemo avrebbe segnato.

Nell’attesa della catastrofe finale, ho passato un po’ di tempo a immettere vari “Prompt” (testo che descrive l’opera da generare) con il termine “Ultima cena di Leonardo” in un software free, uno dei tanti a disposizione on line per creare immagini con l’intelligenza artificiale.

Il primo risultato è stato un banchetto di austeri uomini tutti con il volto di Leonardo, con attaccato alla parete il ritratto della Gioconda. Il clima era di grande tristezza. Il Leonardo a capo tavola aveva lo sguardo perduto altrove. Era chiaro che si celebrava l’ultimo incontro conviviale per una persona destinata a morire. Sul tavolo, in ogni versione, troneggiava sempre il gigantesco tacchino tipico del Thanksgiving. 

Sono andato avanti chiedendo di comporre la stessa opera con personaggi provenienti da altri pianeti. Ne è uscita un’ultima cena di tanti Alien, uguali al mostro che combatte in tre film Sigourney Weaver. Sul tavolo, al posto del tacchino, però un grosso seppione. Il clima generale è sempre quello di grande compostezza e raccoglimento. 

Altro comando: l’ultima cena rappresentata con tutti uomini neri al posto degli apostoli, mentre mangiano solo cibo vegano. Il tacchino scompare, ora sembra una zucca su un letto di acini d’uva. Gli apostoli sono in effetti diventati tutti africani. 

Ho semplicemente chiesto a un algoritmo di razzolare nelle montagne altissime di risulta iconografica che abbiamo depositato in rete, per assemblare varie versioni di un’opera che descrive un momento liturgico, legato a un culto religioso. 

L’algoritmo non può essere blasfemo, non si fa domande esegue semplicemente. Sono io che ho bestemmiato? Non direi, ho solo voluto vedere come ogni realtà rappresentata può avere un’infinità di varianti. Leonardo da Vinci suggerì la sua che rimase, come opera d’arte immensa, il parametro assoluto del verosimile per più di cinque secoli. 

Ora è chiaro che la nostra consuetudine di associare la verità a un’immagine che la testimoni sarà sempre più diluita, nella scoperta delle sue infinite varianti possibili. Chi crede nella verità inconfutabile la testimoni con le azioni. I santini, anche d’autore, fanno parte del passato. 


Gianluca Nicoletti

Giornalista, scrittore e voce della radio nazionale italiana. E' presidente della "Fondazione Cervelli Ribelll" attraverso cui realizza progetti legati alla neuro divergenza. E' padre di Tommy, giovane artista autistico su cui ha scritto 3 libri e realizzato due film.

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