Pensare Ribelle

UN DENTISTA PER NOI AUTISTICI

BREVE STORIA DI QUANTO SIA PER NOI DIFFICILE TROVARE QUELLO GIUSTO

Tra gli incubi più ricorrenti di un genitore di “cervello ribelle” è la necessità di portare il figlio dal dentista. Anche agli autistici i denti si cariano e purtroppo molte volte rimandare l’intervento peggiora in maniera irreversibile la situazione. Al tempo in cui girammo il primo film “Tommy e gli altri” restai inorridito dalla storia di un ragazzo pugliese completamente senza denti, il padre l’aveva portato in ospedale perché aveva delle carie, l’anno sedato e gli hanno estirpato tutti i denti: “abbiamo bonificato!” disserto ai genitori inorriditi. Probabilmente era la prassi dei manicomi, si faceva un’anestesia totale e si levavano tutti i denti, il problema era risolto. Infatti nelle foto di quell’epoca terribile è facile vedere poveri ricoverati senza denti.

Per le persone autistiche è molto difficile trovare medici odontoiatri specializzati nel trattare pazienti che non collaborano o, nel loro caso, con crisi oppositive anche violente se attraversati dallo stress che tutti provano nel farsi curare i denti.

Con Tommy abbiamo iniziato a farlo familiarizzare con il dentista da piccolissimo. Veniva ad assistere alle mie sedute e il nostro dottore gli permetteva di “collaborare” con attrezzatura giocattolo alle cure del padre. Abbiamo così ottenuto che Tommy si facesse fare la pulizia dei denti senza protestare, anzi per lui era diventato un gioco.

Tutto bene fino a che un giorno abbiamo scoperto una carie a un dente del giudizio. Il dente andava tolto e il medico dentista di famiglia, che lo teneva costantemente sotto controllo, ci ha consigliato per maggiore sicurezza di cercare una struttura attrezzata per pazienti non collaborativi. Ci siamo rivolti a una struttura pubblica che ci risultava avere un servizio mirato per pazienti come Tommy che lo avrebbe operato in anestesia generale. Dire che siamo rimasti delusi è eufemistico.



Di fronte a un’ortopanoramica in cui si vedeva chiaramente la carie il medico che si è occupato di noi (dopo un’attesa di ore in mezzo a una folla di gente) ci ha detto che a lui non risultava nessuna carie. E’ stato a lui chiesto almeno di visitare Tommy, lo ha fatto con riluttanza dopo che abbiamo insistito dicendo “non è che mi morde?“. Comunque per lui la carie non c’era e quindi potevamo tornare a casa. Ci siamo resi amaramente conto che questo era quello che passava il convento.

Nel passa parola tra genitori abbiamo poi appreso che a Roma il Professore Gian Luca Sfasciotti si era specializzato in pazienti autistici. Abbiamo visto l’altra parte della luna. Tommy è stato visitato con estrema attenzione, oltre al dente cariato da estrarre la carie si era trasmessa al dente vicino che andava curato.


GUARDA IL VIDEO DELL’ INTERVENTO


L’intervento è stato fatto in meno di una mezz’ora, in una saletta accogliente e colorata con al muro un monitor che trasmetteva cartoni animati. Di Tommy si è occupata un’ equipe di quattro persone, tutte esperte nel trattare con persone autistiche. Lo hanno messo a suo agio, lo hanno tranquillizzato, lo hanno fatto sentire in un ambiente familiare. Tommy si è fatto fare l’anestesia, curare un dente ed estrarne un altro (che era cariato profondamente e sicuramente gli avrà procurato dolore, che da buon autistico Tommy non dice) . Tutto senza che Tommy abbia accennato ad alcun atteggiamento oppositivo, è stato tranquillo senza quasi lamentarsi. Alla fine dell’intervento si è pappato una cofana di gelato ed era tutto contento.



Oggi si sta molto parlando dei bisogni primari delle persone autistiche. Si ricordi però che quando fa male un dente il mondo si oscura per chiunque, anche per un cervello ribelle. Al momento la cura di un dente o in generale una minima igiene orale per evitare drammi futuri è una delle attività più impervie nella già pesante solitudine delle famiglie. Capisco che la tendenza istituzionale è al momento quella di assicurarsi campioni di motocross terapeutico che ci renderanno tutti felici, si rammenti però che impegnare dei fondi per formare dei dentisti a lavorare come abbiamo visto noi oggi, ci risolverebbe davvero un sacco di problemi.


IL DENTE CHE PER UN DENTISTA NON ERA CARIATO! A MEMORIA DELLA SUA CIALTRONAGGINE


Gianluca Nicoletti

Giornalista, scrittore e voce della radio nazionale italiana. E' presidente della "Fondazione Cervelli Ribelll" attraverso cui realizza progetti legati alla neuro divergenza. E' padre di Tommy, giovane artista autistico su cui ha scritto 3 libri e realizzato due film.

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