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Si ricordi che per Trump prima era colpa dei disabili

Ieri ho scritto su LA STAMPA un editoriale in cui mi chiedevo se ci si rendesse conto della portata di una dichiarazione del Presidente Trump riguardo all’incidente aereo di Washington. Oggi tutti gli organi d’informazione riportano il risultato delle scatole nere che confermano che l’elicottero militare potrebbe aver volato fuori rotta. La collisione era avvenuta mercoledì sera con un volo American Airlines in atterraggio, con a bordo diversi atleti del pattinaggio artistico. Sono morte 67 persone. Immediatamente dopo l’incidente però il Presidente degli stati Uniti aveva dato la colpa alle politiche di diversità, equità e inclusione del suo predecessore Joe Biden.

Con riferimento molto esplicito al fatto che potrebbe essere stata colpa di disabili psichici assunti in ragione di queste politiche. E’ un segnale secondo me molto pericoloso, se indica una tendenza che potrebbe trovare emuli entusiasti anche alle nostre latitudini ,significa che le fatiche che molti di noi stanno facendo per costruire percorsi di accesso al mondo del lavoro a cittadini neuro divergenti potrebbero essere vanificate. Mi meraviglia solamente che nessuno abbia prestato attenzione a questo particolare, le associazioni dove sono? Le persone di buon senso dove sono? I paladini della disabilità perché tacciono? Mi rendo conto che è difficile esprimere un parere coraggioso su questo tema, quando si è seduti a un tavolo ministeriale, nell’area politica di un rappresentante delle nostre istituzioni che da un mese va in giro mascherato da Trump. Io comunque questo avevo scritto…



Nella lista dei capri espiatori del Presidente Trump mi aspettavo che arrivasse il turno anche dei disabili. Come potevano mancare le persone fuori standard, tra i bersagli da abbattere per restaurare l’impero dei duri e puri?

Immagino una “ola” ideale ogni volta che dal quel pulpito viene proclamato un nemico della stirpe. È chiaro che si stia delineando il girone degli “inferiori”, che saranno tolti dalla vista perché non diano fastidio a tutti gli altri.

Primi naturalmente gli stranieri “abusivi”, da rimandare a casa belli incatenati, poi è stata la volta di tutte quelle persone che non si identificano totalmente nella categoria dei maschi maschi e femmine femmine.

Finalmente ci siamo arrivati, la colpa del pauroso incidente tra un aereo di linea e un elicottero militare è da attribuire alla: “spinta alla diversità della FAA (Federal Aviation Administration) che include l’attenzione all’assunzione di persone con gravi disabilità intellettive e psichiatriche. “.

 È incredibile che il Presidente degli Stati Uniti abbia potuto dire una bestialità del genere, eppure l’ha detta durante un briefing con la stampa alla Casa Bianca. Non è un passaggio di “Scary Movie”, è una dichiarazione ufficiale di fronte a dei giornalisti.

La tecnica dello scaricabarile politico è nota anche alle nostre latitudini, non c’è certo da scandalizzarsi nel vedere accusare i predecessori per un evento negativo.

Si può però immaginare che ci sia lucidità di ragionamento quando di fronte a 67 morti il rimpallo venga giocato tirando in ballo presunte responsabilità di persone disabili?

 Un’allusione che tradotta in un linguaggio basico, qualcosa cioè che anche lo sciamano con le corna di bisonte di Capitol Hill potrebbe capire, suona inequivocabilmente come “la colpa di tutti questi morti è delle politiche insulse dei democratici, che pretendono di far lavorare umani imperfetti e carenti.”

Tutti subito a immaginarsi il disagiato psichico, con lo sguardo allucinato e la fronte bassa, che maneggia a caso i comandi della centrale di controllo, pensando magari che sia un gioco, solo perché qualcuno per eccesso di “buonismo” lo ha messo in quel posto di responsabilità.

Funziona, non c’è dubbio che funzioni, è una tecnica antichissima quella di attribuire eccidi a minoranze che ci si vuole togliere di torno. Sono nove secoli che funziona la leggenda che gli ebrei bevessero il sangue dei bambini cristiani per celebrare la loro pasqua. Per Trump è venuto il momento di mettere in circolo una nuova narrazione, per cui le politiche di inclusione lavorativa di persone disabili psichiche possono provocare disastri mortali.

Tutto fa immaginare che sia quindi iniziata la selezione “delle più alte intelligenze e persone psicologicamente superiori” che il Presidente ha evocato con nostalgia, svetta già all’orizzonte il “genio” di Robert F. Kennedy Jr, scelto come segretario alla Sanità, che durante l’udienza di conferma si è rifiutato di negare in modo “inequivocabile” l’assenza di legami tra vaccini e autismo.

 Tutto torna. Bentornati dunque nel mondo mitico delle favole, con gli orchi cattivi e i filtri magici che guariscono. (LA STAMPA 31 gennaio 2025)



Gianluca Nicoletti

Giornalista, scrittore e voce della radio nazionale italiana. E' presidente della "Fondazione Cervelli Ribelll" attraverso cui realizza progetti legati alla neuro divergenza. E' padre di Tommy, giovane artista autistico su cui ha scritto 3 libri e realizzato due film.

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