Primo Piano

Perchè fate tutti finta di nulla se picchiano i disabili in un istituto?

Oggi La Stampa è l’unico quotidiano a mettere in nazionale la notizia dell’ennesimo Istituto per disabili psichici dove sono state scoperte violenze e vessazioni. Parliamo di otto arresti di una coopertiva delle più importanti in Italia. Per nessuno però rappresenta una notizia, a un giorno dall’accaduto nessuna associazione nazionale che si occupa di disabili si è fatta sentire, tanto meno a livello istituzionale ho letto commenti. Il Ministero della Disabilità ha taciuto. Riporto qui la mia riflessione fatta oggi su La Stampa. Mi chiedo se ancora abbia senso che io continui a scrivere su queste cose, solo per ricevere al massimo letterine accorate di chi mi dice che faccio di ogni erba un fascio e ci sono tante belle realtà e che è sbagliato che io continui a insinuare sfiducia in chi tanto fa per “queste povere persone”.



Non vorrei più scrivere dei maltrattamenti, soprusi e violenze nei lager autorizzati dove vengono internati disabili psichici. Non vorrei vedere più immagini di telecamere nascoste che ritraggono energumeni che infieriscono su chi non può difendersi, su chi è lasciato colpevolmente solo in balia del proprio aguzzino, perché nessuno ha seriamente a cuore i suoi diritti di cittadino.

Non vorrei più dover respirare quell’aria di ipocrita euforia istituzionale da taglio dei nastri, ho la nausea per gli abbracci a favore di telecamera ai disabili super performanti, per il presepe vivente con tutti sorridenti con un mestolo in mano. Sono stanco di chi occulta le proprie responsabilità con la favola dei padri eroici, delle madri esemplari, degli angeli della disabilità. Così bravi, così fotogenici, così accalappiatori di share in talk lacrimogeni.

Non ne posso veramente più di ascoltare frasi fatte a effetto del tipo: “promuoviamo una visione rinnovata che valorizzi le potenzialità e non i limiti di ogni persona” che farciscono le dichiarazioni ministeriali di chi sarebbe preposto ad occuparsi di disabili, e lo fa organizzando fiere di paese con frittelle e tarallucci all’Onu di New York.

Non voglio più tacere su questa farsa, proprio perché per i disabili ancora esistono dei buchi neri che portano dritti all’inferno, in questi precipizi si lascia sprofondare chi non ha altra colpa che quella di avere una mente fragile, esattamente come è accaduto nella comunità Mauriziana di Luserna San Giovanni.

Sono stati arrestati sette operatori socio sanitari e uno psicoterapeuta per soprusi a danni di persone con disabilità cognitive. Le accuse parlano di violenze fisiche, maltrattamenti, atteggiamenti vessatori, di scherno. A uno degli indagati è stata contestata anche la violenza sessuale su di una persona con disabilità.

Eppure a vedere dal sito è accaduto in un posto bellissimo, un edificio del XV secolo immerso nel verde e totalmente ristrutturato. L’amministrazione dell’attività è assolutamente trasparente, tutto è pubblicato: bilanci, sostenitori, fonti di reddito. A leggere la loro carta dei servizi appare il mondo felice che chiunque potrebbe auspicarsi per un proprio congiunto disabile. È scritto persino che la cooperativa che gestisce l’attività: “pone una grande attenzione alla formazione continua dei propri soci-lavoratori impegnati a qualsiasi livello operativo”.

Allora perché picchiavano?

È questo l’inconcepibile; non parliamo di un’attività clandestina, fuori della legge, priva di ogni possibile sistema di controllo. Si tratta senza dubbio di in un’eccellenza assoluta.

Allora perché accade?

Non riesco a spiegarmelo. Me lo domando ogni volta che guardo i video delle Forze dell’Ordine, trapassato dall’angoscia di essere vecchio e di avere un figlio disabile adulto.

Quale è l’anello debole di una catena che pare più che virtuosa, in cui comunque la fragilità è oltraggiata, nella più vile e arcaica delle maniere?

Non bastano le referenze, il sostegno economico più che sostanzioso di realtà pubbliche e private, i titoli di indubbio spessore dei responsabili. Ogni volta che un Carabiniere, un Agente di Polizia, una Guardia di Finanza predispone una telecamera nascosta, per un sospetto o una denuncia, lo spettacolo è sempre lo stesso: persone fragili, inermi, terrorizzate e annichilite che si coprono il volto. Buttate a terra, spintonate, malmenate e schernite dai loro custodi, maschi o femmine che siano, grandi grossi robusti e di una crudeltà irrazionale, al punto di accanirsi su di loro come un discolo farebbe con delle lucertole o delle farfalle.

Perché ancora accade? Perché accade sempre? Perché fate tutti finta di nulla e millantate di essere dalla parte dei disabili?


21 giugno: La risposta delle associazioni piemontesi.

Gianluca Nicoletti

Giornalista, scrittore e voce della radio nazionale italiana. E' presidente della "Fondazione Cervelli Ribelll" attraverso cui realizza progetti legati alla neuro divergenza. E' padre di Tommy, giovane artista autistico su cui ha scritto 3 libri e realizzato due film.

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio