Atelier Cervelli Ribelli

Perché le “Veneri di Tommy” vi imbarazzano?

Le prime due tele del trittico “Le Veneri di Tommy”

Sto ricevendo sia in privato che nelle aree social di Tommy messaggi di fastidio, imbarazzo o perlomeno sorpresa per il fatto che Tommy stia creando delle opere di nudo femminile. C’è chi volgarmente mi consiglia di pubblicarle su “Phiga. eu”, chi si domanda “Ma Tommy ha una vita sessuale?”, chi più discretamente mi scrive in privato dicendomi: ” ma c’è il tuo zampino?” come se io fossi l’ispiratore di una deriva scurrile di mio figlio ultra maggiorenne, che va bene fino a che dipinge gattini e ometti sorridenti, diventa fonte di perplessità quando, come ogni artista, si cimenta nel rappresentare la figura umana nella sua nuda essenzialità.

Mi ricorso che qualcosa di simile accadde nei disgraziati anni in cui Tommy frequentava il Liceo artistico. Non gli fecero mai prendere in mano un pennello, nessun insegnante si occupò di lui considerandolo sempre un peso da sbolognare. Il giorno che c’era lezione di nudo mi scrissero per dire che sarebbe stato meglio tenerlo a casa. Invece andò e fece un disegno bellissimo.


Si l’dea delle “veneri di Tommy” nasce da me, che ho a cuore la sua crescita artistica e ho cominciato a vedere come un limite il suo non poter mettere il naso oltre l’universo, pur meraviglioso, di un’infanzia barbuta.

E’ per questo che un giorno d’estate ho chiesto a Tommy: ” mi disegni una donna nuda?” Lui l’ha disegnata con il pisello. Ho deciso allora di fargli vedere una rassegna di opere d’arte dove erano rappresentate donne nude. Abbiamo iniziato con la nascita di Venere di Botticelli, per restare sul classico, poi Goya, Egon Schiele, Botero e tanti altri. A mano a mano che facevo vedere l’opera a Tommy lui velocemente la ridisegnava sul suo iPad, naturalmente interpretandola a modo suo.



Quando abbiamo messo assieme una galleria di donne nude abbastanza corposa, Tommy aveva cominciato a concepire una nuova figura da aggiungere al suo repertorio di “pupazzi ballerini”, ora assieme ai soldatini, le case con occhi e bocca, tigri, gatti, lupi e tucani, ometti rossi e blu, esseri felici dalle grandi orecchie, è entrata nel suo immaginario anche la donnina con le tette e il triangolo al posto del pisello.

Tommy ha 27 anni e immagino che almeno la base dell’idea che tra uomini e donne ci sia, alla nascita, una differenza anatomica sostanziale, debba far parte della sua conoscenza. Non posso continuare a pensare a lui come un eterno angioletto, che è destinato a vivere perennemente in una favola per bimbi.

Come nasce una tela delle “Veneri di Tommy” ? Lo illustro qui sotto proprio per tutti quelli che vedono malizia e morbosità nelle “veneri pacioccone” di Tommy. Non volevo andare oltre la trilogia e avevo a disposizione almeno una decina di bozzetti digitali creati da Tommy su opere celebri.

Ci siamo messi assieme davanti a un monitor e ho chiesto a lui di decidere quali mettere assieme, abbiamo quindi creato un bozzetto digitale del quadro. Tommy una volta creata la texture di sfondo ha ridisegnato la figura con un pennarello acrilico bianco sulla tela e ha cominciato a dipingere, aggiungendo particolari o colorando secondo il suo estro. Così sono nate le prime due opere.

Dai social di Tommy è possibile seguire ogni fase della creazione: https://www.instagram.com/tommylab104/

https://www.facebook.com/TommyLab104



Dove è il problema? Perché questo è fonte di imbarazzo? Qualcuno vede qualcoa di censurabile in questo? Se così il problema è solo suo. Penso che nel percorso artistico di Tommy, che corrisponde per lui alla possibilità di esprimersi verso un mondo indecifrabile, debba esistere anche l’idea che le donne siano fatte in un certo modo. Lui non conosce malizia, non vede assolutamente nulla di pruriginoso in un nudo femminile, anzi diventa una nuova maniera di creare e comunicare. Le sue donnine sembra sempre che danzino, non esiste per lui differenza tra l’essere magre, grasse, alte o basse. Non possiede il concetto di stigma, di sopraffazione, di molestia. Ogni donnina nasce dall’osservare e raccontare disegnando, è trasfigurata attraverso il suo linguaggio artistico e diventa a pieno diritto cittadina del suo universo.

Tutto qui, per questo ho deciso di far fare un trittico che chiameremo “Le Veneri di Tommy” lo esporremo nel corso della prossima “Rome art Week” e su quello cercheremo di creare un dibattito sul pregiudizio stantio, che vorrebbe una persona neuro divergente adulta rappresentata perennemente attraverso lo stereotipo del “bambinone” a cui debba essere negata la gioia della bellezza e della sensualità in ogni sua declinazione.

GUARDA IL VIDEO CON LE FASI DELLA CREAZIONE DELLE “VENERI DI TOMMY”



Gianluca Nicoletti

Giornalista, scrittore e voce della radio nazionale italiana. E' presidente della "Fondazione Cervelli Ribelll" attraverso cui realizza progetti legati alla neuro divergenza. E' padre di Tommy, giovane artista autistico su cui ha scritto 3 libri e realizzato due film.

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