Giacomone tieni duro! Ti siamo tutti vicino…

Il nostro amico Giacomone ha avuto un problema di salute. Stava facendo il bagno all’Isola d’Elba quando ha avuto una crisi epilettica in acqua. Giacomone è grandissimo e fortissimo, il più grande dei Cervelli Ribelli che abbiamo mai conosciuto. E’ stato tra i protagonisti del film “Tommy e gli altri”, ha partecipato alla nostra iniziativa “10 cervelli ribelli per lo sport” proprio perché è un grande atleta e un campione di basket.
Essere autistico però comporta purtroppo anche degli imprevisti che metterebbero a terra un Sansone invincibile come Giacomo Tonietti.
Ora Giacomone è in terapia intensiva e stanno lavorando per rimetterlo in piedi. Conosciamo bene la situazione, qualche mese fa anche Tommy è stato atterrato da una crisi epilettica e ci sono voluti molti giorni perché uscisse dalla fase più critica.
Proprio perché ci siamo passati vogliamo di tutto cuore augurare a Giacomone di tornare prestissimo in salute. Estendiamo l’augurio di ritrovare la serenità a tutta la sua famiglia, la mamma, la sorella neuropsichiatra ma soprattutto il padre Walter che è sempre stato l’ombra di suo figlio. Riportiamo qui sotto quanto ha scritto di questa brutta avventura di cui ci aspettiamo prestissimo il più lieto fine.

Dalla pagina Facebook del padre di Giacomone Walter Tonietti
26 agosto: Mio figlio Giacomo ha rischiato di morire annegato per una crisi epilettica in acqua, molto vicino a riva. Se ne sono accorti dei bagnanti che hanno dato l’allarme senza saper indicare quanto tempo sia stato sott’acqua.
Soccorso e portato in elicottero a Livorno, è attualmente in terapia intensiva all’ospedale di Livorno, intubato e sotto anestesia.La situazione, che inizialmente sembrava disperata, in pochi giorni è migliorata e domani dovrebbero liberarlo dall’intubazione perché sembra in grado di respirare autonomamente.
Anche i primi esami sono confortanti e aspettiamo che lo sveglino per vedere cosa è successo. Ho il dovere di ringraziare chi gli ha prestato i primi soccorsi sulla spiaggia (in particolare un’infermiera della Pubblica Assistenza di Porto Azzurro e un medico rianimatore in vacanza sulla spiaggia, davvero ammirevoli) e a chi gli ha fornito assistenza, nei trasferimenti e nei Pronto Soccorso di Portoferraio e Livorno.
Lo scrivo stasera perché sembra che il peggio sia passato (anche se non sarà una cosa semplice) e perché so che molti amici sono in ansia per lui. Spero per la mia famiglia che sia stata solo una brutta avventura.
27 agosto: Le cose non sono andate come speravamo e Giacomo dovrà restare in rianimazione finché non sarà stabilizzato, ovvero almeno un paio di settimane. Poi, quando sarà stabilizzato, potrà essere portato a Roma.
Ci hanno detto di metterci in stand by in attesa di notizie.
PREGO gli amici di non telefonare per chiedere notizie di Giacomo (solo durante il colloquio con i sanitari ho ricevuto quattro telefonate che ho rifiutato: mi scuso con gli amici) perché siamo i primi a non saperle. Sappiamo che ha una infezione polmonare e che continua a produrre molto muco.
MI impegno a comunicare le notizie che riceveremo agli amici (davvero tanti) che ci hanno espresso la loro vicinanza e che ringraziamo di cuore

