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Magic K – Room. Dal Politecnico di Milano un progetto innovativo per i piccoli teppautistici

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Magic K-Room è una stanza che crea degli stimoli visivi, uditivi e tattili utili nelle terapie per bambini autistici. Nonostante il nome, non si tratta di un esperimento magico, ma di un progetto concreto, realizzato dal Politecnico di Milano, nell’ambito del programma P3S (Playful Supervised Smart Spaces) finanziato dall’Istituto Europeo di Tecnologia. Uno strumento in più basato su un sistema innovativo, senza costi proibitivi,  per i nostri ragazzi e i loro terapisti.

“Si parte da una stanza nuda e la si trasforma in un luogo interattivo, fatto di oggetti intelligenti, tecnologia Kinect per seguire i movimenti, luci proiettabili e un tappeto che ha sotto una rete di Led che si possono controllare.» Franca Garzotto, ricercatrice dell’I3Lab , il laboratorio per le interfacce innovative e interattive del Politecnico di Milano, descrive a La Stampa http://www.lastampa.it/2016/06/04/tecnologia/idee/la-stanza-magica-per-i-bimbi-autistici-IYPYeV7TcWjHZ4pozYf1iO/pagina.html, la Magic K Room, uno spazio creato dai ricercatori dell’istituto milanese per seguire in maniera diversa, con sistemi innovativi, i bambini autistici.

A loro disposizione vengono messi oggetti “intelligenti” – come palle e animaletti-giocattolo che, grazie a sofisticate tecnologie, diventano interattivi, adattandosi alle esigenze di ognuno. Completano il contesto: luci proiettabili e un tappeto a LED colorati che si illuminano, emanano suoni e odori in risposta ai movimenti e alle richieste dei piccoli pazienti. Ai terapisti la possibilità di seguire e gestire tutto attraverso una semplice interfaccia di programmazione visuale a blocchi – simile a quelle che so usa in altri contesti per insegnare la programmazione ai bambini. In un ambiente statico, si possono così creare delle storie che aiutano i bambini a socializzare.

Come viene spiegato nell’articolo de La Stampa, grazie a dei piccoli caschetti indossati dai partecipanti, in grado di misurare le onde cerebrali e convertirle in valori di attenzione si può anche valutare scientificamente il successo di una sessione terapeutica. I dati vengono poi caricati sul cloud per un’analisi accurata.

Due i centri in Italia che hanno deciso di testare la Magic K-Room: l’Abilità Onlus di via Mac Mahon a Milano e, entro la fine dell’anno, la Fondazione Trentina per l’Autismo. Sta crescendo anche l’attenzione da parte di altri paesi, come l’Olanda: a breve si avvierà una collaborazione con la Fondazione Sam di Amstelveen, in Olanda, specializzata nella cura dei bambini con autismo attraverso l’interazione con i delfini.

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«Il problema di questo tipo di terapia – conclude Garzotto – è che è molto costosa. La nostra stanza consente di sostituirla, in parte, con delle animazione interattive di gioco con i delfini, rendendola più accessibile». In termini di costi infatti la stanza del Politecnico è meno cara rispetto ad altre terapie innovative: 5.000 euro circa per la configurazione minima fino ai 15.000 del pacchetto completo, che comprende anche il tappeto a Led.

Un’idea in più per strutture specializzate ed istituzioni attente.

 

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