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Terapia Minetti" per mio figlio autistico

…E’ la cantante atleta Annalisa, da me nominata ieri in un articolo. Non si sapeva, ma anche lei ha un fratello con lo stesso problema.

Ieri La Stampa ha pubblicato il mio racconto della vita quotidiana da genitore di un ragazzo autistico. Avevo scritto che la storia di mio figlio Tommy iniziò quando durante il festival di Sanremo del 1998, Piero Chiambretti dette l’ annuncio della sua nascita dall’ Ariston, era la sera che Annalisa Minetti vinse quel Festival e in quel momento era seduta accanto a me. Allora fece molto scalpore il fatto che un’artista disabile vincesse il Festival, a me colpì solamente che fosse molto bella e non detti molto peso al fatto che ci vedesse o meno, come molti vollero al tempo malignare.

Nei quindici anni che seguirono mi venne spesso da riflettere su quella disabilità così circondata da un aspetto sfolgorante, tanto da essere messa in dubbio. Non certo meno pesante da sopportare, ma priva di quello stigma classico che vuole ogni diversità segnata da un marchio di difformità. A volte al disabile si legge immediatamente addosso quale sia il suo problema, altre volte il segno che lo differenzia dalla norma è invisibile, nascosto paradossalmente anche sotto un’ apparenza sfavillante. Anche i ragazzi autistici molto spesso al primo colpo d’ occhio non manifestano “mostruosità” come molti si aspetterebbero da un neuro diverso. Sono possenti angeli paffuti dallo sguardo un po’ sognante, per questa ragione è ancor più doloroso per chi sta loro accanto, magari in un autobus dove prudentemente sono stati fatti sedere, sentirsi i rimbrotti continui di signori e signore che protestano “Ragazzo non ti hanno insegnato i genitori, a far sedere le persone anziane?” Ancor più irritati perché da bravo autistico resta assorto nel suo mondo ignorandoli.

Scrivo questo perché oggi pomeriggio il mio campanello ha suonato; era proprio Annalisa Minetti, cui avevano letto il pezzo della Stampa, e quindi voleva conoscere il ragazzo autistico nato nel Festival del suo trionfo. Dopo un attimo che è entrata inciampando nello zerbino, scopro che le coincidenze vanno molto oltre quella data di quindici anni fa. “La mia è una famiglia fatta un po’ così…-mi dice mentre Tommy l’ assale- io sono diventata cieca, mia sorella ha la mia stessa patologia e mio fratello di 31 anni è autistico.” Per un’ ora Tommy si è goduto l’ assistente specializzata che tutti i ragazzi come lui vorrebbero. Fisicamente “notevole” e, per esperienza familiare, competente al massimo su quanto esiste di più avanzato in trattamento dell’ autismo e relative terapie educative. Annalisa da brava atleta paralimpica, ha messo a punto un suo metodo basato sullo spinning, al ritmo di una musica adeguata alle particolari sensibilità sensoriali degli autistici.

Gianluca Nicoletti

Giornalista, scrittore e voce della radio nazionale italiana. E' presidente della "Fondazione Cervelli Ribelll" attraverso cui realizza progetti legati alla neuro divergenza. E' padre di Tommy, giovane artista autistico su cui ha scritto 3 libri e realizzato due film.

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