Pensare Ribelle

Sono l'unica ad avere una sorella autistica? Appello di una giovane 'sibling'

Letizia ha 14 anni ed è una “sibling”. Sua sorella si chiama Virginia, di anni ne ha 22 ed è #teppautistica. Letizia sa guardarsi dentro e sa tirar fuori ciò che sente e ciò che pensa, ma vorrebbe condividerlo sopratutto con chi conosce e comprende la sua situazione, perché la vive in prima persona. Così Letizia si è inventata un gruppo su Facebook, due anni fa. E lo ha chiamato “Sono l’unica ad avere una sorella autistica?“. E’ un gruppo aperto, che vorrebbe aprirsi sempre di più, “arruolando” tanti siblings pronti e condividere la propria esperienza e le proprie sensazioni.

Giorni fa Letizia ha scritto un post che è quasi un manifesto. Abbiamo scelto quindi di pubblicarlo qui, riportandolo fedelmente.

Delle volte mi fermo a pensare a come sarebbe stato se lei fosse stata una sorella come tutte le altre. Non che lei non dia compagnia o che non dia fastidio..
Mi dispiace pensare che lei si sia persa tutto quello che sto vivendo io, mi dispiace di non poter andare in macchina con lei nonostante lei abbia 21 anni, mi dispiace raccontarle delle cose senza mia avere risposta, mi dispiace che non siamo riuscite a fare cose stupide insieme come tutti i fratelli e sorelle.
Però sono felice di tutto questo dispiacere. Sembra un controsenso ma non lo è.
Sono felice perché in mezzo a questo trambusto tu ti sei aggiustata i capelli e hai indossato il vestito migliore che avevi e ti sei abituata a quello che gli altri chiamano diverso. Io trovo che il normale sia un criterio soggettivo quindi come si può definire te diversa? Alla fine hai il mio stesso sangue, il mio stesso visto, il mio stesso cognome e la mia stessa risata contagiosa.
Mi manca tutto quello che la gente giudica normale ma non mi priverei mai del mio diverso.

Abbiamo rivolto a Letizia qualche domanda, per provare a comprendere meglio il suo universo, le sue aspettative, le sue preoccupazioni.

Cos’è questo gruppo che hai creato?
E’ una pagina pubblica, quindi aperta a tutti: è come una pagina di diario, che aggiorno quando sono dello spirito.. Delle volte capita che non pubblico per due o tre settimane. L’ho creata 2 anni fa, il 31 dicembre.
E perché? 
Perché delle volte mi sento sola. Sì è vero, ho una sorella e una famiglia fantastica, però vivo una situazione diversa dalle altre, sento il bisogno di qualcuno sia nei miei stessi panni ma davvero… E non è facile incontrarlo. Credevo con questo strumento sarei riuscita a conoscere molti siblings. e qualcuno, in effetti, ne ho conosciuto
Di cosa ha bisogno un sibling come te?
Un siblings ha bisogno di distacco a volte: da tutti, compresa la famiglia. A volte è proprio questa, la famiglia, a creare pressione su un sibling, perché i genitori non si rendono sempre conto che i loro discorsi possono coinvolgerti molto e sfasarti tutto… E poi un sibling ha bisogno di potersi confrontare e di sfogarsi come tutti, ha bisogno di essere ascoltato, anche quando il pensiero che vuole esprimere è pieno di rabbia e può far male
In che modo tua sorella e il suo autismo condizionano la tua vita?
Virginia, anche non volendo, influenza tutto: il giorno e la notte, il mio andamento a scuola, le uscite con i miei amici, i miei orari, insomma tutto. Tutto gira intorno a lei, se ciò che devi fare combacia con le sue esigenze e con i suoi orari si può fare. Se invece è poco fuori dal binario, allora ci puoi provare, ma con il rischio che lei si stressi e poi non dorma eccetera eccetera…

Eppure, nonostante questo, nonostante l’amarezza che Letizia non nasconde e non camuffa, anche se “mi manca tutto quello che la gente giudica normale”…

…non mi priverei mai del mio diverso

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