Incontri a quattr'occhi con Babbo Natale per i teppautistici Usa
Negli States, come anche in Giappone e nelle Capitali europee più cool c’è già aria di Natale. In tutti i Paesi, dove la festa più bella dell’anno è soprattutto business al cubo, il fermento natalizio si concentra principalmente nei grandi magazzini. Dove obtorto collo anche le famiglie con figli teppautistici prima o poi vanno a finire. Le luci scintillanti, i lustrini e il turbinio delle regalie a tema sono un richiamo a cui è difficile resistere. Come lo fu per il callido Ulisse il canto delle Sirene.
Tornando agli Stati Uniti la patria della Coca Cola e del Santa Claus vestito di rosso e con la lunga barba bianca, anche quest’anno in circa 200 centri commerciali, da nord a sud da est a ovest, apriranno prima per consentire l’accesso ai bambini con autismo e con bisogni speciali e dare loro la possibilità d’incontrarsi addirittura con Babbo Natale, alias Santa Claus. Sarà un incontro particolare proprio pervenire incontro alle esigenze dei piccoli ospiti che spesso e volentieri negli affollati super illuminati e super rumorosi centri commerciali vanno in iper-eccitazione sensoriale dando il peggio di sè (in gergo si dice che “sbroccano”).
Il Santa Claus americano, invece accoglierà i fans teppautistici in un ambiente “protetto” cioè senza confusione, rumori, suoni e luci eccessive. Un programma all’insegna dell’autism friendly. Dietro all’iniziativa c’è, ancora una volta, Advocacy organization Autism Speaks e il Noerr Programs Corporation. Gli incontri che si chiamano “Sensory-Friendly Santa programs” si svolgeranno il 4 dicembre dalle 9 alle 11 di mattina. Ovviamente gratuiti obbligatoria la prenotazione.
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