Il miracolo della moltiplicazione delle tazze di Ben l'autistico
Sta girando nei social una nuova storiellina di autismo lacrimoso, di quelle che oggi vanno tanto di moda e fanno commuovere ancora più che le vicende di teneri gattini. “Aiutatemi a trovare questa tazza speciale altrimenti mio figlio non berrà più”. È l’appello disperato che un papà inglese con un figlio autistico ha lanciato qualche giorno su Twitter. Spiegando che è dall’età di due anni – ora ne ha 14 – che Ben beve soltanto dalla Tommee Tippee cup, una colorata tazza in plastica per bambini prodotta dal marchio preferito di Ben. Siccome, però, la tazza si è deteriorata e il ragazzo è finito due volte in ospedale per disidratazione dopo essersi rifiutato di bere, suo padre, non essendo riuscito a trovarne una uguale, ha pensato di rivolgersi al web, ricevendo decine di risposte e numerose tazze recapitate direttamente a casa. (da West)”
I commenti su Facebook di quanti stanno condividendo il video racconto del miracolo della moltiplicazione delle tazze sono di questo tenore:
- Che bella notizia almeno ogni tanto i social servono a qualcosa di buono
- Che bello quando internet viene usato x far del bene a qualcuno ?
- Vedere queste cose fa bene al cuore e se mi metto a pensare a quando mi lamento io….mi confronto a questo padre sono una persona piccola……
- Ogni tanto un gesto di umanità e si riscopre un valore anche nell’utilizzo dei social.
- È bello sapere quanto puó essere importante una semplice…..tazza. Un semplice gesto e può migliorare la vita di qualcuno….
- che bello leggere di questi atti d’amore
- Quando con un gesto così semplice si solleva la vita dei più fragili e dei familiari
- Semplicemente …BELLO!!!
- La solidarietà da premio nobel
- Bravi , aiutare è un gesto di umanità … siete grandi , e ciao ben!!
- Per fortuna qualche volta i social vengono usati bene!!
Noi siamo convinti invece che Internet è usato ancora meglio se qualcuno spiega che mandare tazze a vagoni non è esattamente la cosa migliore per il bene di quel ragazzo autistico. Ammettiamo il buon cuore e la scarsa conoscenza del problema, ma possibile che a nessuno sia venuto in mente di fornire a quel padre strumenti tecnici utili a far superare a Ben quella stereotipia? Possibile che tra tutti i 637.000 che hanno visualizzato quel video, non ce ne sia uno che invece di mandare cuoricini abbia pensato che non fosse proprio il maggior bene per quel ragazzo continuare a usare quel tipo di tazza da bambini neonati per tutta la vita?
Abbiamo pensato di chiedere un parere sulla tazza di Ben a Marco Cioffi educatore
con esperienza pluriennale nel trattamento di ragazzi autistici
(E’ anche noto come il “Vegano tatuato” formidabile guida e precettore nella vita quotidiana di Tommy Nicoletti)