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Riforma Buona Scuola, "chiamata alle armi" per i docenti di sostegno

allunni-disabiliLa Buona scuola, lo abbiamo scritto più volte, si propone di fare una nuova, buona inclusione. E usa lo strumento dei decreti delegati della legge 107, appena approvati in Consiglio dei ministri e ora al vaglio delle commissioni competenti della Camera, per centrare l’obiettivo. Ma in molti storcono il naso, perché le novità contenute nei decreti non vanno nella direzione sperata e anche chiaramente richiesta.

scuola_lavagnaEcco la voce di una delle protagoniste del cambiamento che si sta pensando: docente di sostegno da 17 anni, amministratrice del gruppo Facebook “Docenti Campani”, Anna Del Buono fa parte della rete delle associazioni dei genitori e dei docenti di sostegno nazionale.  L’insegnante lancia un vero e proprio appello ai suoi colleghi, quasi una “chiamata alle armi”: perché contro questa riforma, immagina e annuncia, potrebbe essere necessaria una grande e generale protesta. Ed ecco qui sotto le sue motivazioni, che riportiamo così come ce la ha esposte, anche se su un un punto (il primo) abbiamo qualche dubbio: la figura del “tutor iper-sepcializzato”, che prenderebbe il posto dell’insegnante di sostegno, senza essere neanche un insegnante, non ci pare che sia prevista dal decreto. Era un auspicio di alcune associazioni, forse anche di qualche famiglia, ma di fatto l’idea non pare essere stata recepita. Potete sempre andare a leggere il testo del decreto, per verificarlo direttamente. Di fuoco la premessa di Anna Del Buono:

Il Consiglio dei Ministri ha varato riforma sul sostegno, che ritengo assolutamente deleteria, perché va contro tutti i principi dell’’inclusione (…). Noi siamo ritenuti il fiore all’occhiello in tema di inclusione: ora la riforma va proprio nella direzione opposta.

Questi i punti critici che mette in evidenza:

sostegno1. Il tutor iper-specializzato

Innanzitutto si vuole delineare un profilo di docente iper-specializzato, non più basato sull’integrazione e sul progetto di vita dell’alunno nella sua globalità, ma sulla singola patologia. Si formeranno figure specifiche che per arrivare in classe non dovranno essere necessariamente insegnanti, ma una sorta di tutor, che si concentreranno sulle metodologie didattiche senza possedere conoscenze dei tattiche. Primo punto pericolosissimo.

2. La carriera “blindata”

Secondo, la carriera del docente, oltre a essere iper-specializzata, sarà blindata, perché sarà impedito per 10 anni a docente specializzato di mutuare sulla materia.

3. Profilo di funzionamento = tagli al sostegno

Altro aspetto molto discusso è il profilo di funzionamento, un mega-documento che dovrà essere elaborato in concerto, che serve anche a definire il numero di ore di assistenza per ogni studente. In pratica, significa che non è più la gravità della disabilità a determinare il numero delle ore necessarie, ma sarà l’equipe che nel profilo di funzionamento delineerà se quell’alunno avrà o meno necessità del sostegno. E questo è un aspetto gravissimo, perché porterà a una grandissima contrazione degli organici.

4. Siate desti e pronti alla protesta

Ci sono tanti altri aspetti che non vanno in questa riforma: chiedo tutti di essere desti, perché è passata in sordina, senza proteste. E’ chiara ed evidente la volontà del governo di portare a termine nel più breve tempo possibile questa proposta. Vi chiedo di approfondire il testo e di essere in allerta per eventuali proteste.

 

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