A Firenze l’arte autistica è una cascata di colori. E presto inonderà anche Roma
Altro che blu dipinto di blu. Il 2 aprile a Firenze e Fiesole la Giornata Mondiale della consapevolezza dell’autismo è stata un’esplosione di colori, tutti quelli della tavolozza di art-autistici veri con l’inaugurazione della mostra “L’arte risveglia l’anima” nelle due sedi del Museo di Palazzo Davanzati di Firenze e della Sala del Basolato di Fiesole. La mostra itinerante, curata da Cristina Bucci, si potrà visitare fino al 25 aprile.
Si tratta di un progetto internazionale di inclusione culturale e sociale promosso dall’Associazione Autismo Firenze, Associazione Culturale L’immaginario e Associazione Amici del Museo Ermitage (Italia) con il Centro Anton’s Right Here di San Pietroburgo, in collaborazione con il Museo Nazionale del Bargello e il Museo di Palazzo Davanzati, con il patrocinio del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, della Regione Toscana e del Comune di Fiesole.
L’idea forte che anima il progetto è considerare le opere esposte dei “dispositivi relazionali” in grado di mettere in contatto le persone con disturbi dello spettro autistico con il resto della società facendone emergere le grandi potenzialità creative.
Nel percorso espositivo disegni coloratissimi, figure sinuose che si muovono nello spazio riconoscibilissime ispirate ai capolavori della storia dell’arte (molti dei quali presenti nell’antica dimora fiorentina di Palazzo Davanzati) e ancora, in quel di Fiesole, altre opere inedite di 18 pittori e 6 ceramisti autistici provenienti da Toscana, Piemonte, Lombardia, Lazio e Marche.
Dicevamo mostra itinerante perché i primi di giugno approderà al Museo di San Salvatore in Lauro di Roma poi in ottobre alla Fondazione Conservatorio di San Giovanni Battista di Pistoia e a dicembre al Museo Omero di Ancona. E proprio nella Capitale la mostra si arricchirà della presenza di un’opera a più mani ispirata all’arte di Umberto Mastroianni e realizzata da un manipolo di Teppartautistici. Come abbiamo scritto tempo fa, i teppartautistici hanno già fatto un sopralluogo esplorativo nelle sale del Museo di San Salvatore che ospita la collezione permanente dell’artista ciociaro. E inizieranno a lavorare proprio questa settimana in un laboratorio allestito per loro al Centro Aita.
LEGGI DELLE PRECEDENTI USCITE DEI “TEPPARTAUTISTICI”
E ora un accenno sul gemellaggio con San Pietroburgo. Durante il vernissage a Palazzo Davanzati c’è stato un collegamento audio video con l’edificio dell’Ex-Stato Maggiore del Museo Ermitage dove s’inaugurava la mostra Coi soli colori (Odnimi kraskami) curata da Ilia Ermolaev e promossa dal Centro Anton’s Right Here (Anton è qui accanto) di San Pietroburgo per il lavoro creativo, l’apprendimento e l’abilitazione sociale di persone adulte affette da autismo guidato da Zoya Popova e partner fondamentale dell’intero progetto.
Lo scopo di questo progetto è quello di modificare l’atteggiamento di chi vede nelle persone autistiche soltanto portatori di un handicap più o meno grave. Nel periodo precedente a ciascun allestimento sono state programmate, infatti, attività museali e laboratori creativi per giovani e adulti con disturbi dello spettro autistico finalizzati sia alla disseminazione di progetti museali accessibili a queste persone sia alla realizzazione di opere ad hoc.
Spiega la coordinatrice del progetto Anna Maria Kozarzewska di Autismo Firenze Onlus: “Vogliamo andare oltre la patologia, queste persone hanno molti punti di forza, talenti nascosti che a causa della mancata vita sociale non vengono fuori. E’ il momento di fare sapere al mondo cosa sono in grado di fare”.
Il progetto espositivo è accompagnato da un bellissimo catalogo in tre lingue – italiano, inglese e russo – dal titolo L’arte risveglia l’anima curato da Cristina Bucci, con un saggio introduttivo del noto psicologo e psicoterapeuta Giuseppe Maurizio Arduino sul rapporto tra arte e autismo. Il progetto grafico è di Gonzalo Sanchez e Christina Pfeifer, fotografie di Aurelio Amendola e Caroline Elo, edito da Polistampa (176 pag., Euro 23,00).
Vedi anche
Il manifesto della disordinazione artistica dei #teppautistici