ArchivioMio figlio autistico
Non vorrei far parte del sacro ordine dei genitori…Posso?
Ieri ho moderato una tavola rotonda sull’ autismo a un convegno scientifico, l’ ho fatto su invito di cari amici, l’ ho fatto con piacere perché mi sembra sempre utile ragionare e ascoltare opinioni differenti. Durante la discussione ho avuto modo di saggiare di persona un’ ostilità nei miei confronti da parte di alcuni genitori che sinceramente non mi aspettavo, ma di cui voglio tener conto.
Mentre parlavo una signora, penso forse educatrice si sbracciava a comunicare ad alta voce ai vicini di sedia laterali anteriori e posteriori che lei mi conosceva e poteva dire che non mi sono occupato mai di mio figlio, non andavo mai alle verifiche (che roba è?) e che adesso sto facendo i soldi con un libro su di lui.
Un signore che non ho mai conosciuto (forse una volta l’ ho sentito al telefono), che mi sembra rappresentasse un’ associazione genitori pugliesi, ha cominciato ad attaccarmi nell’ auditorium, in un crescendo rabbioso, chiedendomi perché solo ora mi fossi deciso di parlare di autismo, quando lui lo faceva dagli anni80. Continuava a chiedermi dove sia stato fino ad adesso, e soprattutto perché non mi fossi iscritto alla sua associazione. Questo ultimo punto lo faceva particolarmente arrabbiare, come se il mio fosse un atteggiamento censurabile. Chi ero mai per non iscrivermi all’associazione?
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Poi questa mattina un’ amica mi segnala che in un profilo Facebook si parla di me, riguardo una mia intervista dove parlo di autismo.
A me non piace mai…non condivido la sua visione dell’autismo e lo trovo una persona molto arrogante. Non è un discorso di pietismo…ultimamente è presente in tantissime trasmissioni tv e articoli di giornali..la visione che da dell’autismo è di una condanna..un ergastolo senza appello…tempo fa ho commentato un suo articolo sulla sua bacheca (era fra i miei contatti) nel quale scriveva , al ritorno da una gita,che tutti i genitori andavano a prendere i loro “fardelli”…gli ho detto che al posto di fardelli poteva scrivere “figli” in quanto io non considero mio figlio un peso…prima mi ha risposto”ma scusa tu che ne sai?”, quando gli ho detto che ero mamma di un bambino autistico e pure fra i suoi contatti mi ha scritto “perchè …per te avere un figlio autistico è una passeggiata? beata!!” con un tono della serie “non sai chi sono io”..se suo figlio è tanto un peso per lui invece di scriverci sopra un libro puo’ metterlo in un centro residenziale..con tutti i soldi che si è fatto..non parliamo poi della sua idea…insettopia…un ghetto per gli autistici.
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La critica ci sta tutta, figuriamoci se non l’ accetto, ho fatto il critico di mestiere per anni. Quello che accetto meno è il bisogno di entrare nella gestione privata degli affetti altrui, solo per il fatto che si condivida un problema. Se uso il termine fardello per me in quel momento era quello giusto, ma saranno fatti miei…Invece no c’è sempre chi mi contrappone la sua visione di gioioso martilorologio. Cosa facevo io negli anni 80 invece di parlare di autismo? Ma saranno fatti miei! Non andavo alle verifiche? Avrò avuto altro da fare che perder tempo a sentirmi leggere i compitini su osservazioni che non mi hanno mai spiegato nulla su mio figlio.
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Ah poi metto anche l’ultima “divergenza” in chat con un’altra madre sconosciuta….Vale la pena!
Mamma- Salve, sono la mamma di un bambino speciale di soli 2 anni.bhe cosa dire…lei e un ottimo padre e complimenti per il libro e per il suo bellissimo tommy. il Signore vi benedica sempre. Ricordi Dio non ci manda mai poi di quello che non possiamo sopportare.siamo stati scelti per qualcosa di veramente speciale. Il Signore ha un piano magnifico per noi e i nostri ragazzi speciali.
Io- nooooooooo
Mamma- Scusi noooooooooo cosa?
Io- E’ la frase più irritante che possa sentirmi dire nel mio libro lo scrivo..
Mamma- Bhe forse per lei,io non mi sento irritata,vuol dire che credendo in Dio io e ripeto io mi senti di poter affrontare questa avventura.naturalmente c’è chi sta meglio di noi ma anche chi sta peggio.le dico una cosa,tempo fa ero convinta che se mio figlio fosse morto sarebbe stata la cosa migliore …poi Il Signore ha eliminato questo pensiero facendomi capire che avendo mio figlio accanto posso sempre pregare per avete nuove for,e per affrontare e magari chissà un indomani potrei avere ricevere un miracolo.mentre alla morte non c’è rimedio.mi creda lei forse più di me sa che la nostra non e una vita facile,ma sarebbe stato meglio trovarci con loro in un reparto di oncologia? Rifletta bene e da mamma già so la risposta che mi dara…buona notte
Io- Sia gentile mi lasci in pace….
Mamma-Certamente.addio
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Per piacere, genitori organizzati,
illuminati, benedetti da Dio, scientificamente corroborati, alternativamente medicalizzati.
Fortunati colleghi dogmaticamente strutturati, eroicamente votati, ideologicamente collocati….
Fate finta che non esista!
Vivremo meglio voi e io
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