Buco Nero

Scuola Svizzera a Milano: sconsigliata a neurodiversi e disabili motori


Mettiamola così:  pensate di mandare i vostri figli in una scuola dove pensate sia giusto per la loro formazione di  non essere appesantiti  dal disagio di compagni di classe disabili? La Scuola Svizzera di Milano è fatta a vostra misura. “Un metodo tanti valori” è uno dei loro slogan, per metterlo in atto è chiaro ci vogliono regole. Una di queste (per esattezza quella espressa al punto 2.5 del Regolamento-SSM-approvato-dal-Consiglio-il-16.05.2017 )  vi cautela senza ombra di dubbio dal rischio che i vostri perfetti figli possano entrare in contatto con qualche loro coetaneo disabile.

Certo è che siamo in Italia, il Paese disordinato che ha tutto da imparare dagli svizzeri, con pensate un po’ una legge sull’ inclusione  scolastica “che tutto il mondo ci invidia” , che poi noi quella legge  l’applichiamo spesso malamente è un dato di fatto, ma almeno ci abbiamo provato a sancire che tutti i nostri ragazzi abbiano pari diritto a frequentare la scuola che preferiscono, anche quelli disabili di ogni tipo, anzi la loro presenza in una classe dovrebbe essere un motivo per insegnare agli altri che non hanno problemi il valore dell’inclusione. Almeno ci abbiamo provato….

Chissà se in una delle nostre scuole italiane, pubbliche o private che siano, ci fosse un regolamento con un articolo del genere potrebbe essere un’occasione di pacato dibattito costruttivo?


2.5. Disturbi dell’apprendimento o comportamentali, handicap motori.

Essendo la Scuola Svizzera impegnativa e multilingue, non è ottimale per studenti affetti da disturbi dell’apprendimento, quali: dislessia, discalculia, ADHS, Sindrome Asperger, autismo, e disturbi comportamentali. In caso di disturbi di lieve entità gli allievi vengono aiutati dagli insegnanti a progredire, ma devono comunque soddisfare i regolari criteri di promozione. Eventuali costi derivanti da conseguenti lezioni supplementari, assistenza psicologica o fisica saranno a carico dei genitori. Essendo l’edificio su più livelli, privo di ascensore, non è altresì una Scuola adatta a studenti con gravi handicap motori.


Certo la scuola Svizzera è Svizzera e scrive quello che vuole... Ma viene sottolineata l’inopportunità di frequentazione di disabili proprio perché  la scuola è in  territorio Italiano dove l’inclusione scolastica è una legge dello Stato?

Possiamo, al limite anche immaginare (ma non giustificare) le ragioni dello  “sconsiglio”  per i nostri figli autistici e annessi, che sono  soggetti difficili da trattare… Ma per i ragazzi disabili motori che hanno cervelli nella norma è proprio un problema per gli Svizzeri maestri di ogni tecnologia mettere qualche rampa o saliscala? 

Forse qualcuno potrebbe risponderci, solo per toglierci un dubbio…Non per niente, ma persino a noi che buttiamo le carte per terra, cerchiamo di non pagare le tasse e parcheggiamo in doppia fila queste parole facciamo veramente fatica a digerirle... Forse è perchè abbiamo stomaci delicati e il problema è solo nostro…

Gianluca Nicoletti

Giornalista, scrittore e voce della radio nazionale italiana. E' presidente della "Fondazione Cervelli Ribelll" attraverso cui realizza progetti legati alla neuro divergenza. E' padre di Tommy, giovane artista autistico su cui ha scritto 3 libri e realizzato due film.

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