Il nuovo libro di Mazzone sulla selettività alimentare nell’autismo
Luigi Mazzone, neuropsichiatra e maestro di scherma, ha scritto un nuovo libro sull’autismo. L’argomento trattato questa volta è la selettività alimentare. (La selettività alimentare nel disturbo dello spettro autistico. Ed Erickson). L’essenza più genuina della persona con autismo si rivela nel suo rapporto particolarissimo con il cibo, nel quotidiano ma anche nei momenti conviviali fuori casa, con commensali più o meno occasionali. La selettività alimentare è una vera croce per mamme, papà, zie, nonne e tate di un bambino autistico. Alcuni bambini mangiano cibi solo liquidi e per introdurre dei cibi solidi i genitori dovranno “combattere” per mesi se non anni, altri bambini escludono alcuni sapori o addirittura alcuni colori. Nella sua esperienza Mazzone dice di aver seguito bambini che mangiavano determinati alimenti anche in base alla marca che li distribuiva.
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In realtà non esiste ancora una definizione coerente di selettività alimentare, di solito tale terminologia viene utilizzata per riferirci alla difficoltà nel mangiare, al frequente rifiuto del cibo, ai limitati repertori alimentari e ai consumi selezionati di determinate categorie di alimenti. La mancanza di una definizione standard limita l’abilità di valutare i bambini attraverso le popolazioni. Tuttavia, recentemente nel 2010 su Journal of Pediatrics Bandini e collaboratori hanno elaborato una definizione di selettività alimentare basata sulla loro personale esperienza clinica in modo da pilotare gli studi sulla selettività; essi definiscono selettività alimentare un insieme composto da tre diversi settori: 1) rifiuto del cibo e percentuale di alimenti offerti che il bambino rifiuta; 2) limitato repertorio alimentare, cioè singoli alimenti consumati nell’arco dei 3 giorni; 3) alto consumo di un singolo alimento, cioè quando un alimento viene consumato 4-5 volte al giorno. Lo studio portato avanti da Bandini e coll., sulla comparazione degli indici di selettività alimentare tra i bambini ASDs e i bambini con sviluppo normale, è stato realizzato attraverso un questionario sulle abitudini alimentari dei bambini svolto nell’arco di 3 giorni, su un campione di 53 bambini ASDs e 58 con sviluppo tipico di età compresa tra i 3 e gli 11 anni. I risultati dello studio ci dicono che i bambini ASDs hanno rifiutato più cibi ed in percentuale maggiore rispetto agli alimenti offerti dall’adulto; il consumo frequente di un singolo cibo è stato riscontrato in minima parte da entrambi i gruppi; e per finire i genitori dei bambini affetti hanno registrato che i loro figli hanno mangiato meno tipi di cibo nel giro dei tre giorni rispetto al gruppo dei bambini con sviluppo tipico.
Descrizione dell’opera
Obiettivo principale del volume è quello di far chiarezza sul concetto stesso di selettività alimentare, fornendo una panoramica aggiornata e dettagliata del problema e indagando i fattori che contribuiscono alla selettività alimentare in persone con autismo.
A tal proposito, vengono indagati le alterazioni sensoriali, la rigidità cognitiva, il ruolo dei sintomi gastrointestinali e le conseguenze della selettività alimentare (aspetti nutrizionali, obesità, funzionamento familiare).
Vengono quindi presentati gli strumenti diagnostici necessari per la valutazione e l’intervento, sottolineando il ruolo cruciale ricoperto dal parent training e dai programmi di supporto per i genitori, strumenti che, all’interno del trattamento, risultano essere fondamentali per la gestione del problema.
Il volume, primo in Italia a presentare un’analisi dettagliata della problematica della selettività alimentare in persone con Disturbo dello Spettro Autistico, vuole essere un manuale di sostegno per i genitori e una prima guida di trattamento per i terapeuti e per tutti quei professionisti esperti di nutrizione specializzati nel trattamento e nella riabilitazione alimentare di persone all’interno dello spettro autistico.
Biografia di Luigi Mazzone
Luigi Mazzone è medico ricercatore in neuropsichiatria infantile presso U.O.C. di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico di Tor Vergata. Ha lavorato dal 2005 al 2006 al National Institute of Mental Health di Bethesda (Washington) e, dopo aver vinto la «Alexander Bodini Fellowship», dal 2006 al 2009 alla Division of Child and Adolescent Psychiatry della Columbia University di New York, partecipando a studi di risonanza magnetica su bambini e adolescenti affetti da disturbi dello sviluppo. Autore di numerose pubblicazioni su prestigiose riviste scientifiche internazionali e vincitore del bando di ricerca finalizzata 2009 del ministero della Salute, attualmente svolge attività clinica e di ricerca prevalentemente nel campo dei disturbi dello spettro autistico e dei disturbi esternalizzanti dello sviluppo. È fondatore e presidente Centro Scientifico di neuropsichiatria Aita e del Progetto Aita Onlus, con cui ha elaborato un modello di campi estivi (summer camp Aita), esteso a tutta Italia, per l’integrazione dei bambini e degli adolescenti affetti da autismo. È socio fondatore e membro del comitato scientifico dell’Associazione italiana ricerca autismo (aira). Appassionato e valente spadaccino ha fondato l’Accademia di scherma Lia, aperta ad atleti con autismo quanto neurotipici. E’ mental coach della Nazionale di spada maschile, che segue in tutti le gare nazionali e internazionali. Era con loro anche in occasione dell’argento vinto alle Olimpiadi di Rio 2016.
Un testo scientifico con indicazioni utili per le famiglie
La problematica della selettività alimentare, spesso poco trattata e non sempre considerata, è tuttavia di grande interesse e importanza, sia per le famiglie che per le persone che vivono la condizione autistica. Per tale motivo ho colto con grande interesse la proposta di commentare e introdurre il testo di Luigi Mazzone. Un libro che fornisce un chiaro stato dell’arte sui maggiori studi di letteratura presenti nel campo, ma soprattutto un testo che fornisce alle famiglie e ai terapisti indicazioni utili di trattamento per affrontare il quotidiano di tale problematica. Tale volume si spinge oltre le problematiche cliniche e riabilitative e affronta anche le ipotesi eziopatogenetiche che riguardano le interazioni e possibili alterazioni del Microbiota-Gut-Brain (MGB) axis nelle persone con Disturbo dello Spettro Autistico. Un’opera trasversale che affronta, oltre alle problematiche meramente neuropsichiatriche, anche le problematiche legate agli aspetti nutrizionali e che sicuramente potrà rappresentare un importante punto di partenza per molti medici, terapisti e per le stesse famiglie che vivono tale problematica dei loro figli.
Prof Paolo Curatolo
(Direttore della U.O.C. di Neuropsichiatria Infantile del Policlinico di Tor Vergata. Direttore della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.)