Il “Ministero della disabilità” nella bozza del contratto Salvini-Di Maio
Finalmente si può leggere qualcosa di più articolato sul “Ministero della Disabilità”. Sta circolando il testo semidefinitivo del contratto M5S-Lega, quello chiuso martedì sera alle 18. Riportiamo la parte relativa al “Ministero per le disabilità” di cui molto si era parlato e di cui per lo meno possiamo cominciare a leggere qualcosa di più strutturato. Non che le parole e le promesse per noi autistici rispondano a certezza di cambiamento, ma riteniamo comunque utile iniziare a capire quali saranno i temi su cui dovremo confrontarci quando (e se) le parti riusciranno a esprimere un Governo. E’ manifestata l’attenzione a ogni tipo di disabilità comprese quelle psichiche e sensoriali, la necessità di “specializzazione” degli insegnanti di sostegno. Anche i temi del lavoro e della vita inclusiva sono toccati…Ma al momento sono solo indicazioni di massima, bisognerà capire quali investimenti il possibile nuovo governo intenderà fare in questa direzione. Una clausola che riguarda comunque la cultura della neurodiversità è quella che potrebbe sembrare un’apertura al concetto del No-vax. E’ inserita nella sezione “Sanità” ma evidenziata in giallo e quindi ancora oggetto di revisione e discussione. Ecco il testo: “Va poi affrontata la tematica del giusto equilibrio tra il diritto all’istruzione e il diritto alla salute, tutelando i bambini in età prescolare e scolare che potrebbero essere a rischio di esclusione sociale a causa delle ultime disposizioni in materia di vaccini.” Le parti sottolineate in giallo sono state ridiscusse nella giornata di ieri, quelle in rosso sono all’esame dei leader, le parti in bianco non cambieranno di molto nella versione definitiva.
CONTRATTO PER IL GOVERNO DEL CAMBIAMENTO
Bozza 15.05.2018, ore 18,00
15. MINISTERO PER LE DISABILITÀ
Uno Stato civile deve proteggere, tutelare, assistere e integrare chiunque abbia una disabilità. È fondamentale consolidare e rinnovare le politiche di protezione e inclusione dedicate alle persone con disabilità e finalizzate a garantirne un concreto ed efficace sostegno durante tutte le fasi della vita. Si prevede un generale rafforzamento dei fondi sulla disabilità e la non autosufficienza al fine di consentire alle persone con disabilità di vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli ambiti della vita, assicurando l’accesso all’ambiente fisico, ai trasporti, all’informazione e alla comunicazione, compresi i sistemi e le tecnologie di informazione e comunicazione, e ad altre attrezzature e servizi aperti o offerti al pubblico.
Inoltre è necessario intervenire affinché i trattamenti assistenziali, previdenziali ed indennitari, incluse carte di debito, a qualunque titolo percepiti da amministrazioni pubbliche, qualora attinenti a condizione di disabilità, siano esclusi “tassativamente” dal calcolo dell’ISEE o di altri indicatori reddituali, necessari per accedere ad agevolazioni o benefici. Bisogna dare completa attuazione alla Convenzione O.N.U. sul diritto alle persone con disabilità procedendo ad una completa revisione delle leggi esistenti e garantendo che ogni scelta del legislatore si collochi sempre nell’ambito di una piena consapevolezza che “le persone con disabilità includono quanti hanno minorazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali a lungo termine che in interazione con varie barriere possono impedire la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su una base di eguaglianza con gli altri”.
Per assicurare protezione e inclusione ai soggetti con disabilità o non autosufficienti è necessario superare la frammentazione dell’intervento pubblico nazionale e locale, attraverso una governance coordinata e condivisa ssugli interventi e la messa in rete degli erogatori degli interventi. Bisogna assicurare il tempestivo aggiornamento delle agevolazioni per l’acquisto di beni e ausili per le persone con disabilità. Deve essere garantita l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, attraverso una “reale specializzazione” degli insegnanti per il sostegno e l’implementazione della loro presenza in aula. Si dovranno individuare percorsi di aggiornamento per i docenti curricolari e per tutte le figure presenti nella scuola. È necessario un intervento culturale di contrasto ai pregiudizi sulle disabilità, assicurando che nel percorso didattico vi siano dei momenti di ascolto / incontro con la disabilità, anche con il coinvolgimento delle associazioni dei disabili. Bisogna fare una ricognizione dello stato di attuazione della legge 68/99 sul collocamento al lavoro delle categorie protette, con una particolare attenzione per le disabilità gravi, assicurandone il rispetto nel pubblico e incentivando il privato e, se necessario, contemplando percorsi lavorativi specifici per disabilità fisiche o psichiche.
E’ necessario garantire l’accessibilità di luoghi, beni e servizi attraverso un effettivo abbattimento delle barriere architettoniche, contemplando anche un audit civico nella realizzazione di opere pubbliche. Occorre implementare una politica per l’abitare che favorisca l’accesso delle persone con disabilità ad abitazioni di recente concezione/costruzione. Servono politiche di housing 21 sociale che coinvolgano il privato e introducano negli oneri di urbanizzazione delle quote da riservarsi alle persone con disabilità. Bisogna favorire il cohousing e organizzare corsi di formazione specifica, tenuti da personale sanitario e tramite incontri di automutuoaiuto, per aumentare conoscenze e competenze dei caregivers. È necessario garantire la completa accessibilità dei contenuti e documenti della PA, in ottemperanza alla Direttiva UE 2016/2102 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 ottobre 2016, relativa all’accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici. Inoltre, al fine di dare adeguata rappresentanza alla disabilità nell’agenda politica, ci impegniamo ad istituire un dicastero dedicato. Si dovrà infine garantire un’adeguata rappresentanza nell’ambito della compagine governativa oltreché il Garante regionale quale figura di riferimento al quale rivolgersi in caso di inadempienze e violazioni dei diritti delle persone con disabilità.