“Io figlio di mio figlio” è un libro difficile…Ma #Soul ne parla
Si parla di “Cervelli Ribelli” a #Soul il programma di Monica Mondo su Sat2000. Monica è un’amica di antica data e con lei confidarsi è come fare una chiacchiera in famiglia. Si parla di “Io figlio di mio figlio” che non è un libro così facile per parlarne in tv. Leggerlo richiede una volontà ben precisa di conoscere il possibile punto di vista di un padre che dopo aver vissuto anni come appendice di suo figlio autistico si rende conto di esserlo pure lui…Si fa diagnosticare la sua neurodiversità e rivede alla luce della diagnosi la sua intera vita, fino a immaginare un futuro che si sta costruendo a misura di autistici.
Un libro dove si parla del mito collettivo dei vaccini sterminatori di cervelli altrimenti perfetti, di mamme che hanno spento il frigorifero, di quanto siano indispensabili persone capaci di “visioni” in un mondo che fonda le sue sicurezze sull’omologazione dei punti di vista. Chi da questo libro si aspettava una terza puntata in cui si insista nel paradosso degli autistici fantasma o si rafforzi l’immagine del padre che si sacrifica per il figlio disabile, sarà rimasto deluso.
Non c’è nessuna indulgenza nelle mucillaggini delle narrazioni strappalacrime sulle tragedie familiari. Tommy e Gianluca vivrebbero alla grande, se non ci fosse il piccolo problema che Tommy dovrà sopravvivere a Gianluca e quindi trovarsi solo senza quel padre autistico che gli faccia da mediatore culturale e lo aiuti a essere tollerato in terra straniera.
–