Davide Faraone in sciopero della fame a oltranza per 13.000 disabili siciliani che aspettano da un anno l’assegno mensile
Un anno fa si parlò molto di Pif che aveva affrontato in maniera molto dura il Presidente Crocetta, per difendere la causa di disabili gravissimi non autosufficienti. Il gesto di Pif ebbe il suo effetto, ci fu una grande attenzione da parte dei media e qualcosa si mosse. Fu approvata la legge n. 545 che assegnava un assegno mensile di 1500 euro a circa 13 mila disabili che erano stati censiti come aventi diritto. E’ passato anno ma ancora i disabili non hanno visto quanto loro spetterebbe. Il risultato è che chi non può permettersi con mezzi un’assistenza specializzata adeguata è condannato a restare recluso nelle quattro pareti di casa. E’ iniziato il solito rimpallo delle responsabilità ma il risultato è che comunque l’anello debole di tutta la catena è quello che ne sta facendo le spese.
Giorni fa c’era stato un appello di Davide Faraone al Presidente della Regione Nello Musumeci, affinché intervenisse e si facesse garante con urgenza per mettere ordine alla applicazione della legge 545 e per procedere immediatamente al pagamento di tutte le somme dovute ai disabili e alle loro famiglie. Risultato zero.
Oggi Faraone ci scrive per comunicarci la sua decisione di iniziare a mezzanotte uno sciopero della fame ad oltranza fino a che l’assegno non sarà erogato alle persone disabili che ne hanno diritto. A noi non interessano le valutazioni di tipo politico che sicuramente questo gesto potrebbe sollevare, è facile che si possa commentare che si tratti solo di un gesto per richiamare l’attenzione in un momento di grande crisi del suo partito e, più in generale, di tutto quello che nel recente passato Faraone ha rappresentato.
A noi interessa poco, come poco interesserebbe se Faraone fosse ancora parte della forza di Governo, anzi proprio perché oggi è ben lontano dal carro del vincitore, diciamo con serenità di giudizio che rispetto molti altri suoi “colleghi” ha avuto il coraggio di raccontare con orgoglio della sua figlia autistica (e ce ne sono di uomini di spicco che nelle stesse condizioni preferiscono nascondere accuratamente la condizione dei figli, come fosse una vergogna), come pure non possiamo tacere del fatto che durante il suo mandato di Sottosegretario al Miur prima e poi alla Salute, Faraone è stato sempre un interlocutore attento per noi autistici.
Riportiamo quindi il suo appello nella speranza che possa servire a migliorare la vita di persone in questo momento lasciate sole da tutti.
A mezzanotte di oggi inizierò lo sciopero della fame a oltranza
Sono stato al governo, sono un senatore, ma sono innanzitutto siciliano e padre di una ragazza autistica. Errori ne ho fatti chi non ne fa. Credetemi però, sui diritti degli ultimi non mi sono mai tirato indietro, né mi sono fatto tirare per la giacchetta. Non c’entra la politica, non c’entra un partito, quando si parla di diritti e di torti si sta da una parte o dall’altra senza guardare al colore della maglietta.
In questi giorni sono stato tempestato di telefonate di amici, conoscenti. Messaggi su Facebook, mail. Non parlavano al senatore, al politico, ma al padre e denunciavano l’assurda e scandalosa vicenda delle somme mai erogate dalla regione siciliana ai disabili gravissimi. Ricordate la questione? Un anno fa, fece notizia grazie a Pif, ad un tweet di Jovanotti. Dopo un anno, e con una legge approvata e con le somme già disponibili, migliaia di disabili aspettano ancora i soldi. Non per andare in vacanza, sia chiaro.
Basta chiacchiere, non c’è più tempo per tante ragazze e ragazzi, i loro tempi non sono quelli della politica e della burocrazia. Io, innanzitutto da padre, dico che il tempo è scaduto e a mezzanotte di oggi inizierò un’azione di dialogo nonviolento, con lo sciopero della fame ad oltranza fino a quando non verrà erogato anche l’ultimo assegno a tutti gli aventi diritto.
La scorsa settimana ho fatto una nota. Ho chiesto di porre fine a questa ingiustizia, niente da fare.
La legge c’è e dice che che le somme ai disabili devono essere erogate mensilmente e che le modalità, i tempi e gli importi devono essere stabiliti con direttiva unica della Regione. Ma ogni Asp (e in Sicilia sono nove) è una repubblica autonoma, interpreta e regolamenta la sofferenza come meglio crede. Ad oggi c’è chi paga solo alcuni mesi del 2018, chi li paga tutti tranne il 2017 e chi poi non paga proprio e chiede altra documentazione. Burocrazia, carta bollata, ricorsi.
Un caos che riguarda tra l’altro le somme spettanti sino ad aprile 2018. Perché poi si dovrà attendere un nuovo decreto del presidente della Regione, con altri tempi, altre modalità, altri importi e ulteriori differenziate azioni delle singole Asp. Altro giro altra corsa. E mentre per i disabili gravissimi è caos, per i gravi è tutto fermo. Anche per loro nella legge erano previste azioni a supporto, ma di queste nemmeno l’ombra.
Vanno abolite le nove Asp e va realizzata un’unica Azienda Sanitaria Regionale. Lo avevo proposto in passato e oggi sono ancor più convinto che vada fatto. Eliminiamo poltrone e soprattutto rendiamo il nostro sistema sanitario più snello, più funzionale, orientato ai cittadini e non ai dirigenti. Vanno immediatamente corrisposte tutte le somme e si deve urgentemente predisporre il nuovo decreto per l’erogazione dei soldi da aprile in poi.
Davide Faraone
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Sull’iniziativa di Faraone ha preso posizione anche Benedetta Demartis, Presidentessa Nazionale ANGSA:
Come ho detto oggi a Davide Faraone, ANGSA si mette a disposizione per qualsiasi iniziativa, anche di tipo legale che si voglia mettere in atto.
Noi siamo pronti! Adesso basta! Abbiamo percorso tutte le strade del dialogo e siamo ormai senza più voce.