Tommy e i suoi elefanti in 3d al +Lab di Marinella Levi
Tommy ha passato una giornata al Politecnico di Milano in uno dei più spettacolari laboratori di creatività che mi sia capitato di visitare: il +Lab di Marinella Levi. Avevo conosciuto Marinella al TedX di Macerata in un certamen di scienziati di cui ancora si parla . Lei e io seduti allo stesso tavolo ci siamo ritrovati nel comune terreno di “Cervelli Ribelli”. Mi aveva coinvolto l’entusiasmo con cui parlava del suo laboratorio, in cui catalizzava giovani speranze del design per sperimentare nuove dimensioni dello spazio, attraverso la progettazione di oggetti da stampare in 3d.
A Marinella sarebbe interessato provare a vedere realizzato in forme fisiche il pensiero autistico. Io ho scritto nel mio primo libro su Tommy che osservandolo ero arrivato all’intuizione che l’autistico probabilmente vede i pensieri come oggetti concreti sparsi per la stanza, quindi diventa euforico per questo particolare affollamento del suo spazio.
Provo a improvvisare… Per lui i pensieri sono come pupazzi ballerini che saltellano su sedie e tavolini; per lui i pensieri hanno il fruscio di un rubinetto aperto e allagano piano piano il pavimento. Per questo trovo Tommy spesso seduto sul letto, abbracciato ai cuscini come fossero salvagente, che teme di affogare tra i pensieri. (Una notte ho sognato che parlavi Pg.35)
Decidemmo che Tommy si sarebbe cimentato nella produzione di pensieri tridimensionali, così per immaginare magari una possibile via di valorizzazione dell’autismo visionario, stiamo lavorando intensamente alla creazione di una possibile microimpresa centrata sulla creatività autistica e quindi mi sembrava un passo importante cominciare a tirare fuori i pensieri dalle loro teste e vederli come oggetti, da poter tenere in mano.
La prima richiesta di Marinella è stata quella di poter avere qualche disegno di Tommy, per iniziare a trasformarlo in un progetto di file stampabile. Il suo motto è “Se potete sognarlo potete stamparlo!” quindi mi sembrava fantastico poter prendere in mano uno dei sogni di Tommy, così le ho mandato gli elefanti. Una delle ossessioni grafiche di Tommy sono gli elefanti, per lui gli elefanti hanno un significato particolare è importante leggere il link che segue:
TOMMY DEGLI ELEFANTI
Siamo quindi arrivati un pomeriggio al Politecnico, Tommy e io nei laboratori dove ancora usano i banchi e i lavandini che ha usato Giulio Natta premio nobel per la chimica nel 1963. Proprio da quegli studi sulla tecnologia dei polimeri e dalle stampanti di Marinella, Tommy ha potuto per la prima volta prendere in mano uno dei suoi “pupazzi ballerini”. L’emozione è stata grande per lui, l’elefante che avrà visto e disegnato mille volte ora poteva toccarlo. Lo abbiamo subito colorato per renderlo degno figlio dell’originale.
.
Il pomeriggio è passato in un istante con i meravigliosi ragazzi di Marinella che hanno fatto infilare il camice a Tommy e l’hanno guidato nelle fasi della modellazione in 3d attraverso una tavoletta grafica, fino a fargli provare a impastare l’argilla per stampare alcune particolari forme che necessitano come “inchiostro” un materiale diverso dalla plastica. Marinella nel suo laboratorio ha già accolto persone che non vedono ed è riuscita a interagire con lo spazio da loro immaginato e per noi invisibile, ne ha coinvolte altre con problemi di salute molto importanti, ha costruito protesi personalizzate per ridare abilità a chi le aveva perdute...Ora la stampa in 3d dei pensieri ribelli sarà una nuova affascinante sfida che vedrà Tommy e me suoi compagni di strada.
CLICCA SULLE IMMAGINI DELLA GALLERY PER INGRANDIRLE