Dalla parte di quelli che alla festa del bambino autistico non sarebbero comunque andati…
Citiamo inoltre un post specifico di Selvaggia Lucarelli. E’ un noto personaggio tv, giornalista, scrittrice, provocatrice. Può piacere o non piacere, ma di sicuro è un’attenta osservatrice dei fenomeni “social” e le sue osservazioni sul caso meritano attenzione. Non lo diciamo certo perché ci cita come esempio… Qui mette gli screenshot più “coloriti” della mamma del bambino.
IO SAREI STATA UNA DI QUELLE STREGHE!
Parliamo della sonora, gigantesca bufala di questi giorni, ovvero la storia della mamma col bambino autistico che ha organizzato la festicciola di compleanno per i 4 anni del piccolo, festicciola a cui non è andato nessuno. Mamma che ha messo il suo video di denuncia su fb e quindi titoloni sulle altre mamme cattive, lei che parla di discriminazione verso il figlio, le immancabili Iene che confezionano il servizio strappa-lacrime e organizzano il compleanno al bimbo.
Bene. Le prove che esista una classe di stronze che insieme, compatte, schifano i bambini autistici quali sarebbero? La versione della povera mamma, che naturalmente è data per buona a prescindere.
E invece le cose stanno diversamente, solo che poi, a raccontare la storiella per bene, non ci scappava la storia commovente.
Partiamo dalla mamma. Chi è questa signora?
Scorrendo la sua bacheca si hanno molte informazioni. 36 anni, Convinta no-vax, deride Burioni e la Lorenzin (di lei scrive “Berlusconi le ha aperto la strada, chissà se le ha aperto solo quella”), afferma che con lo ius soli “Mussolini poverino si starà rivoltando nella tomba”, che “i migranti vanno accolti, sì, ma con le sprangate”.
Condivide post in cui si accusano i vaccini di essere causa di malattie varie compreso l’autismo, parla della necessità di una rivoluzione armata nel paese, minaccia di denunciare un ospedale per aver somministrato un farmaco a sua figlia ricoverata, scrive che sua madre e sua sorella fanno schifo e lo devono sapere tutti, organizza compulsivamente raccolte fondi per la sua associazione ma anche per comprare il passeggino a sua figlia. Si lamenta della scorsa generosità altrui. Chiama giornali locali, radio, tv. Non esattamente una con cui viene voglia di diventare amica, insomma.
Soprattutto però, a giugno, scrive un lungo post in cui accusa la scuola di averla fatta penare 9 mesi per ottenere il posto invalidi, parla di liti fuori dalla scuola e rimprovera le mamme della sua classe di non averla invitata a non so quali feste con frasi accusatorie del tipo “ringrazio per i compleanni a cui non siamo stati invitati o a quelli da cui siamo scappati per i messaggi non ricevuti, neanche in grazie per il regalo! Ringrazio per ia solidarietà per la raccolta fondi destinata alla mia associazione visto che nessuno mi ha mai risposto… Ci vediamo a settembre.” e così via.
Insomma, tre mesi fa era già evidente che questa madre fosse in pessimi rapporti con le madri e che ritenesse un dovere di tutte aiutarla con la sua associazione.
Arriviamo al compleanno. Quattro giorni prima della festa del bimbo invia un messaggio alla chat di classe invitando i bambini al compleanno e chiedendo non un regalo ma una donazione alla sua associazione a tema autismo. 5 mamme le rispondono che non possono, riceve UN SOLO SÌ, le altre non rispondono proprio. Voi cosa avreste fatto? Io avrei annullato la festa, perché era evidente che sarebbe stata un flop. Per non far rimanere male mio figlio. Lei no, lei la festa la fa comunque.
E naturalmente non le viene il sospetto che il problema sia LEI, non suo figlio. Che magari dopo il messaggio fb di giugno sia andata un po’ sul cazzo a tutte, no. Che magari si possa non aver voglia di destinare donazioni a una signora che su fb è iscritta a gruppi sulla cartomanzia però crede che i vaccini facciano venire l’autismo.
Comunque. Fa la festa, ci va come prevedibile un solo bambino e lei, veloce come il vento, posta un video su fb accusando le altre mamme di discriminazione nei confronti del figlio autistico. Su quali basi? E i precedenti? A scuola chiedevano ai figli di evitarlo? Veniva isolato? Deriso? Schernito? No.
Ed ecco che lei si ritrova le iene, i giornali, le radio, le interviste, la solidarietà e le altre mamme sono streghe schifose.
Ora, faccio coming out: io probabilmente sarei stata una di quelle streghe. Nulla contro il bimbo, povero, ma con una donna così, che fa recriminazioni alla classe via fb, che scrive scemenze sui vaccini, che ritiene che i migranti vadano accolti a sprangate, non vorrei avere nulla a che fare. E non darei un euro alla SUA associazione. È probabile che non avrei neppure risposto alla chat. (talvolta io non rispondo alla chat di classe, mea culpa, ma è sciatteria o distrazione, mi piacciono tutti i ragazzini in classe con Leon, lo dico qui prima che qualcuno mi accusi di discriminarne uno).
Insomma, la storia è stata gonfiata, tutti hanno dato per buona la sua versione e la signora ha fatto un pessimo servizio a suo figlio, perché è chiaro che adesso sua mamma sarà detestata più di prima. Accusare pubblicamente qualcuno discriminazione senza elementi è anche qualcosa di abbastanza infame, a ben vedere, e ammiro l’eleganza delle altre mamme che non hanno replicato nulla.
Si sono ritrovate le iene addosso, additate, a chiedere spiegazioni, come se fossero tenute a dire a una telecamera che magari non sopportano ‘sta donna. Addirittura il ministro della famiglia INDAGHERÀ.
Io farei una class action e la denuncerei per calunnia.
Chiudo dicendo che le famiglie che hanno a che fare con una malattia complessa come l’autismo meritano ambasciatori migliori. E io ne conosco almeno un paio, da Gianluca Nicoletti a Franco Antonello, che con suo figlio Andrea, ci hanno raccontato viaggi, tenerezza e difficoltà.
Isterismi e mitomania anche no, grazie.