Per il “personaggio” di Forum una madre “degenere” dovrebbe far rinchiudere il figlio neurodiverso
In un programma tv di grande popolarità si parla in maniera abominevole di un ragazzo neurodiverso e di sua madre. Ce lo segnala Dario Verzulli di Autismo Abruzzo Onlus che scrive nella sua pagina Facebook:
Lucia afferma a Forum: “Come ripeto…, lei secondo secondo me è una madre degenere. Ha sempre rifiutato l’opportunità di far rinchiudere Luca in un Istituto e di farlo curare.”
Lucia inoltre specifica con determinazione che:
“Il problema è tuo! Il problema è tuo! Sei tu la causa dei problemi di tuo figlio! Io sono una madre (applausi)Non so se mi fanno più ribrezzo le frasi di Lucia, l’approvazione del pubblico con l’applauso o la conduzione del programma.
.
Autismo Abruzzo onlus chiede a tutte le associazioni a tutela delle famiglie con autismo di sostenere una azione legale contro la trasmissione Forum per le oscenità espresse nella trasmissione odierna. L’autismo va affrontato nel rispetto delle leggi vigenti (134/2015), del diritto alle cure e nella piena applicazione delle linee guida nazionali. Dei consigli di Lucia e di una trasmissione cosi dannosa non sappiamo cosa farne.
Detto questo, vogliamo aggiungere di nostro che il fatto è particolarmente grave perchè l’invettiva di Lucia per cui il figlio della sua vicina, con comportamenti problema di cui sarebbe colpevole la madre, dovrebbe essere chiuso in un istituto non è semplicemente una dichiarazione d’ignoranza e inciviltà frutto dell’impeto e della poca informazione espressa da chi non ha nemmeno lontanamente l’idea di cosa significhi il probabile problema di quella madre.
Gli ospiti di Forum generalmente non sono persone che testimoniano una loro esperienza diretta, ma sono dei figuranti che interpretano un copione elaborato dagli autori del programma. Insomma sono quelle storie che magari hanno una base reale ma vengono adattate sotto forma di semi-fiction ed esposte da testimonial scelti e addestrati con un lavoro redazionale specifico. Lucia probabilmente non ha idea nemmeno del caso di cui sta parlando ma è stata ammaestrata a intervenire con veemenza in una questione tra vicine. Questo è indispensabile da un punto di vista produttivo perchè il programma funzioni e gli ospiti abbiano i tempi e il ritmo che sono necessari per l’efficacia del format.
Il fatto che possa essere stato un corpo redazionale in una puntata intitolata “un ragazzo dai bisogni speciali” abbia potuto elaborare un pensiero di tale arretratezza, anche se per esporlo come esempio negativo, significa che nessuno si sia posto il problema di come le parole di questa signora inviperita potrebbero alimentare pregiudizi e comportamenti ostili in situazioni reali. Questo ci conferma ancora di più nella convinzione che la battaglia culturale sia il primo e più importante passo su cui impegnarsi se vogliamo costruire un futuro dignitoso per i nostri ragazzi autistici.
Guarda la puntata intera: UN RAGAZZO DAI BISOGNI SPECIALI