A giugno parte il primo corso di specializzazione per 14.000 prof di sostegno
Mai più insegnanti di sostegno “per caso”, improvvisati, rimediati all’ultimo minuto o peggio catapultati da cieche e imprescindibili graduatorie. Il Miur è già in prima linea per risolvere l’annoso problema considerato anche che la popolazione degli alunni diversamente abili (in cui la parte del leone la fanno gli autistici) ogni anno cresce in misura esponenziale.
Come riporta il sito specializzato Orizzonte Scuola il ministro dell’Istruzione Bussetti ha annunciato che il primo corso di specializzazione sul sostegno vedrà la luce entro giugno 2019. In questo modo i laureati avranno avuto il tempo di acquisire i 24 CFU richiesti. La legge di bilancio 2019 ha infatti modificato (o meglio integrati) i requisiti per accedere ai corsi di specializzazione, in quanto si potrà accedere sempre con l’abilitazione oppure con la laurea e 24 CFU. Il primo dei tre corsi previsti – ha specificato il ministro Bussetti – sarà per 14.000 posti.
Requisiti accesso ai corsi sostegno
Per la scuola di infanzia e primaria
- Laurea in Scienze della formazione primaria o diploma magistrale e diploma sperimentale ad indirizzo linguistico conseguiti presso gli istituti magistrale entro l’a.s. 2001/02.
Scuola secondaria di I e II grado
Alla luce delle osservazioni del CSPI sulla bozza di decreto e della recente approvazione della Legge di Bilancio 2019, i requisiti di accesso potranno diventare
- abilitazione all’insegnamento in una delle classi di concorso del grado che si richiede
- laurea (titolo idoneo per una delle classi di concorso del grado per cui si partecipa)+ 24 CFU nelle discipline antropo – psico – pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche
- laurea (titolo idoneo per una delle classi per il grado richiesto) e 36 mesi di servizio, intese come 3 annualità (indifferentemente posto comune o sostegno). Il possesso del requisito di servizio potrebbe dunque permettere dunque, per il primo corso, di essere esonerati dai 24 CFU [in analogia a quanto stabilito, con le nuove regole, per il concorso ordinario].
N.B. Quest’ultimo requisito non è espressamente previsto dalla Legge di Bilancio ma potrebbe essere inserito per analogia al concorso ordinario. Sarà il decreto definitivo a chiarire la questione. Al momento il requisito certo è laurea + 24CFU o abilitazione.
Requisiti di accesso ITP
Per gli ITP c’è ancora qualche criticità da superare. E’ probabile che il requisito di accesso rimanga il diploma.
40.000 posti in tre anni, in quali regioni
Intenzione del Miur è quella di bandire 40.000 posti, tra infanzia primaria e secondaria, da spalmare in tre anni accademici. Non si conosce ancora il numero dei posti per l’anno accademico 2019. Il numero dei posti maggiore andrà alle regioni in cui ci sono già più posti vuoti.
Previsto nel corso del 2019 il concorso a cattedra per le assunzioni a tempo indeterminato nella scuola secondaria di primo o secondo grado. Le modalità sono state definite con le modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2019 al Decreto L.vo 59/2017.