A Reggio Calabria si abbassano luci e musica al Luna Park….E gli autistici ringraziano
Lasciate che gli autistici esprimano il loro mondo, lasciate che facciano le “cose da matti” che tanto li caratterizzano, lasciate che siano, ogni tanto, più adrenalinici degli adrenalinici, più rumorosi dei rumorosi, anche quando l’ambiente circostante sembra essere un percorso ad ostacoli, il bosco degli orchi, la foresta degli orrori. Spesso i luoghi dove i normodotati si divertono un mondo sono per gli autistici aree di tortura, certe attività ludiche fatte all’aperto o al chiuso diventano dei calvari, dei cimenti insormontabili. Musiche a tutto volume, confusione, pigia-.pigia, boati e urla di bimbi, botti, grancasse, luci sparate, motori roboanti ecc. Un repertorio che può scatenare nei soggetti autistici reazioni di ansia a mille, dalle quali scaturiscono apocalittici scenari di crisi oppositive auto-etero violente. Ovviamente se queste performance si manifestano in mezzo alla gente “normodotata” che si bea di tutto quel casino e non capisce la reazione autistica, pensate in che stato di frustrazione, angoscia e altrettanta ansia possono ridursi i genitori e gli accompagnatori degli autistici sbroccati. Un disastro, il motivo per cui, sotto sotto, questi posti si evitano o comunque si cerca di evitare e quando non si può allora, ci si fa il segno della Croce. E si spera che sia un giorno di quelli fausti, quelli in cui nulla scalfisce il nostro autistico in missione. Neanche una bomba…. Se però la società degli umani normodotati accettasse in maniera istintuale questi eventi fenomenali, se gli autistici, cioè, potessero fin da piccoli scorazzare con tutti i loro tic e le loro mattane in mezzo agli altri, comunque “protetti” più degli altri (per diritto autistico), forse la loro vita insieme al resto dell’umanità sarebbe più “lieve”. E finalmente qualcosa si muove, novità, magari piccoli passi, ma ben vengano, come si apprende in un articolo apparso su Invisibili del Corriere.it. che riporta l’iniziativa del sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà che, in questi giorni di feste e sagre in onore della Madonna della Consolazione, ha chiesto agli Esercenti degli spettacoli previsti nella sua città, in particolare al Luna Park, di abbassare le luci, i rumori e la musica dalle 18 alle 20 (del 20 settembre) in rispetto a questi suoi concittadini più sensibili alle sollecitazioni sensoriali. Una buona pratica che andrebbe imitata anche in tutti i comuni d’Italia. Anche perché sembra che la cosa sia piaciuta non solo agli autistici ma anche ai normodotati.
Dal Blog del Corriere.it
Si sa che disabilità e Luna Park sono realtà quasi antitetiche. A meno di usare ragionevolezza, buon senso, e un pizzico di intraprendenza, come ha fatto il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà.
La città dello Stretto in questi giorni è stata animata dalla grande Festa in onore della Madonna della Consolazione, un appuntamento attesissimo in cui di anno in anno il popolo reggino rinnova una devozione le cui origini risalgono alla metà del 1500.
È una festa che evidenzia il rianimarsi della Città nell’ultimo scorcio d’estate, quando tornando dalle residenze estive i reggini “ricominciano”: la Festa annuncia, come la scuola, come Capodanno, un nuovo inizio con tutto l’impegno e le speranze che ci sono dentro.
Arrivano gli artisti con i loro spettacoli, si moltiplicano i punti di produzione e vendita del cibo di strada più tradizionale, gli artigiani aprono i loro stand. Arrivano anche gli Esercenti degli spettacoli viaggianti – i giostrai – con le loro attrazioni, piene di luci e di suoni fortissimi che caricano di adrenalina gli avventori.
In giornate così convulse, troppo piene di tutto, il sindaco Giuseppe Falcomatà ha realizzato che per i giovani concittadini con autismo è difficilissimo, se non impossibile, vivere la Festa e frequentare il Luna Park, a causa della forte esposizione sensoriale.
Per questo, il consigliere delegato ai Grandi Eventi Nicola Paris, è stato incaricato di chiedere agli Esercenti degli spettacoli viaggianti la possibilità di limitare le luci e abbassare la musica per due ore, dalle 18 alle 20, del 20 Settembre appena trascorso. La risposta è stata immediata e positiva. I risultati, stupefacenti; e goduti da tutti, con e senza disabilità.
Senza ricorrere a riunioni, decreti e lungaggini burocratiche, solo attraverso un’azione sinergica tra Comune ed Esercenti si è concretizzata una buona prassi che ha permesso ai ragazzi autistici di recuperare un’isola di tranquillità per divertirsi o anche solo per passeggiare. O per visitare per la prima volta un Luna Park, come dimostrano le testimonianze dei genitori nel servizio dell’emittente locale ReggioTV
Che sarebbe stato un successo, lo si era compreso già dalle reazioni alla comunicazione della notizia sui social: una valanga di assensi non solo per solidarietà con le persone autistiche ma anche per testimoniare che è piacevole per tutti avere dei tempi di riposo da sollecitazioni sensoriali troppo intense.
L’auspicio è che per il futuro luci e musica vengano abbassate per qualche ora per tutto il tempo di permanenza delle giostre.
Anche su InVisibili ne abbiamo parlato, grazie a Simone Fanti.
E abbiamo raccontato del Parco di Gardaland dove, dietro prenotazione, si può attivare il servizio Easy Rider: si tratta di due guide che studiano un percorso personalizzato ai luoghi e alle attrazioni del parco, un servizio dedicato a tutte le persone disabili, comprese la disabilità cognitivo-relazionale. A volte si tratta solo di passeggiate nei diversi siti del Parco senza utilizzo delle attrazioni.
Il sindaco Falcomatà ha dunque trovato una facile sponda presso i giostrai. Ma resta a lui il plauso per aver individuato una buona prassi che ha permesso, senza complicazioni burocratico-amministrative, di fare la differenza, attuando velocissimamente quella Progettazione Universale, fulcro della Convenzione Onu per i diritti delle persone con disabilità, che ci include e riguarda tutti. E che per questo ci rende più simili e prossimi di quanto non immaginiamo.