Pensare Ribelle

Alla festa di Castelporziano i Cervelli Ribelli salutano il Presidente amico degli autistici

E anche quest’anno nella mitica Tenuta presidenziale di Castelporziano la Festa conclusiva delle iniziative di carattere sociale (progetto realizzato d’intesa tra il Segretariato generale della Presidenza della Repubblica, il Comune di Roma e la Regione Lazio) non ha deluso l’aspettativa dei circa 1400 ospiti che vi hanno partecipato. Si è celebrata, per il quinto anno consecutivo, ieri pomeriggio, lunedì 23 settembre, nell’area del Castello alla presenza ovviamente del presidente Sergio Mattarella, accolto da un doppio applauso quello dei sordomuti con le mani nell’ aria che roteano e quello classico con la standing ovation. Il presidente è apparso più a suo agio che mai, come se fosse giunto in una grande riunione di famiglia. Molto lavoro per le guardie del corpo che con discrezione ma risolutezza hanno dovuto continuamente arginare l’entusiasmo di tanti ospiti che volevano avvicinarlo, parlargli e farsi fotografare con lui.

Questo non ha intimorito, però, i nostri Cervelli Ribelli presenti. Quest’anno con Tommy e Federico, veterani, c’erano due new entry: Biagio e Riccardo. Il primo era partito dalla Calabria con uno scopo ben preciso: salutare l’amico Sergio. Il secondo che abita a Roma ma è palermitano voleva salutare il suo concittadino.

Per chi non lo sapesse la festa di Castelporziano segue sempre lo stesso rituale: dopo il discorso-saluto del Presidente, i conduttori, quest’anno Cesare Bocci e Cristiana Capotondi, parlano degli eventi sociali che si sono svolti durante l’estate nella Tenuta, illustrano lo spettacolo di esibizioni equestri, intervistano i Carabinieri forestali che poi liberano dei rapaci da reinserire nella natura e poi i bravissimi pastori tedeschi dell’Unità Cinofile ecc. Questa ritualità piace molto agli autistici perché è sempre la stessa e non prevede sorprese ma, in realtà, quello che aspettano veramente è una cosa sola: la musica, il ballo liberatorio, la festa sotto al palco.

C’è un momento preciso in cui l’ufficialità, l’etichetta cerimoniale, le mini interviste con le domande scontate agli ospiti d’onore ecc. come d’incanto, svaniscono. E arriva, prorompente, la “caciara”. L’orchestra, quest’anno la Scoop jazz Band e a seguire il gruppo dei Disabilié, comincia a suonare e la gente si riversa a ballare sullo spiazzo davanti all’orchestra.

Come sempre il presidente Mattarella seduto in prima fila si gode lo spettacolo accanto alla figlia Laura. Ed è a questo punto che è entrato in scena l’astuto Biagio, Cervello Ribelle. Che facendo finta di andare a ballare con gli altri ha deviato il percorso e si è avvicinato a “Sergio” prendendolo per le mani e cominciandogli a fare le sue tipiche domande: “Come stai Sergio?” “Tutto bene”. La mamma Simona è impallidita, anche perché conoscendo il figlio temeva che cominciasse il lungo repertorio: “e quanti anni hai?” “e come si chiama tua moglie?” “e i tuoi nipoti?” ecc.  A mettere fine al siparietto, ovviamente, ci hanno pensato alcune guardie del corpo. Ma la tenacia autistica è stata comunque premiata. Dopo l’ultima nota suonata il presidente si è alzato e sono cominciati i saluti, con la folla che circondava con affetto e simpatia. E lui tranquillo, sereno e sempre disponibile. Anche quest’anno si è fatto immortalare con i nostri Cervelli Ribelli e ci ha augurato “Buona Fortuna”. E noi lo ringraziamo perché ne abbiamo davvero bisogno.

Per chiudere in bellezza non potevamo che onorare il grande buffet con i prodotti locali e questa volta abbiamo mangiato le pizzette, la porchetta, i fagioli cannellini e gli altri manicaretti seduti sull’erba come se un pic-nic. A dispetto delle nuvole grigie sulle nostre teste che stavano lì a ricordarci che l’estate è davvero passata.

Redazione

La redazione di "Per Noi Autistici" è costituita da contributori volontari che a vario titolo hanno competenza e personale esperienza delle tematiche che qui desiderano approfondire.

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