Pensare Ribelle

Sosteniamo l’avventura degli spadaccini autistici verso le Olimpiadi di Tokyo 2020

Chiunque voglia può contribuire per offrire la possibilità a otto ragazzi adolescenti autistici di realizzare un sogno sportivo: partecipare alle Olimpiadi di Tokyo 2020. I fondi saranno usati per promuovere una campagna web di sensibilizzazione sull’autismo con l’obiettivo di sfruttare la partecipazione a un evento di tale portata, e far conoscere a livello mondiale l’esperienza, il vissuto, le emozioni dei ragazzi e sostenere le spese di viaggio (es. ingresso alle competizioni) ed infine come rimborso per la copertura delle spese vive degli operatori (es. biglietto, alloggio ecc), che non percepiranno alcuna ricompensa per l’attività di accompagnamento.


Partecipa al crowdfunding da qui 

Ci vediamo a Tokyo 2020

Otto ragazzi nello spettro autistico alla conquista delle Olimpiadi di Tokyo!

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CI VEDIAMO TOKYO 2020_ACCADEMIA SCHERMA LIA_

comunicato stampa


Sostieni l’inclusione dei ragazzi autistici nella scherma!

Il progetto nasce dalla consapevolezza che nell’inclusione sociale di persone autistiche (ASD) c’è ancora molto da fare. Lo sport è un potente mezzo per appianare le differenze e contrastare le disuguaglianze e allo stesso tempo riesce a ridurre sintomi clinici e aumentare la qualità della vita.

Obiettivo generale:

articolare in modo strutturato un percorso di avviamento alla scherma, aumentando il numero dei partecipanti. Il metodo prevede la formazione specialistica degli istruttori sportivi (già maestri della Federazione Italiana Scherma) e l’affiancamento di tutor (psicologi) durante gli allenamenti e le gare.

Secondo obiettivo:

preparare un ridotto numero di ragazzi ASD alle Olimpiadi.
Spesso alle persone autistiche viene detto che partecipare ad un evento di grandi dimensioni è impossibile (e in alcuni casi lo è a causa del sovraccarico sensoriale che questi eventi comportano!) e che praticare uno sport è difficile, ancor di più partecipare a delle gare.



L’Accademia Lia 

ha sdoganato questi pregiudizi, portando in B1 un team composto anche da un ragazzo ASD; frequentano la sala scherma 35 ragazzi e bambini ASD; già una volta siamo riusciti a presenziare alcune gare a Rio 2016.
Questa volta vogliamo fare di più: affiancare gli schermidori italiani durante la competizione più difficile ma anche essere noi testimonial di valore sociale, attraverso una campagna di comunicazione mirata sull’autismo.

Accademia Scherma Lia ha un sogno. Ma per poterlo realizzare ha bisogno di tutto il vostro supporto!

Obiettivo dell’Accademia Scherma Lia, supportata da Progetto Aita Onlus, è quello di far arrivare i ragazzi dell’Accademia alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

Dal 16 Dicembre per 40 giorni potrete offrire il vostro importante contributo sulla piattaforma Ogni Sport Oltre promossa da Fondazione Vodafone Italia.

Il progetto ha un duplice scopo: permettere ai ragazzi di fare un’esperienza unica, a fianco della Nazionale maschile di spada (i loro beniamini!) e accendere i riflettori mondiali sull’autismo.
Non pensiamo assolutamente che questa esperienza sia risolutrice di ogni problema che una persona autistica e la sua famiglia devono affrontare nel corso della vita, ma crediamo che sia necessaria un’opera di sensibilizzazione mondiale sul tema dell’autismo; il sociale deve obbligatoriamente rappresentare una frontiera necessaria da percorrere, per migliorare la qualità della vita delle persone con autismo!

L’accademia scherma Lia, da 5 anni, è attiva nella pratica della scherma, a Roma. Con il nostro progetto “L’autismo sale in pedana”, accoglie 3 volte a settimana, 25 bambini e ragazzi con Disturbo dello Spettro Autistico insieme altrettanti coetanei a sviluppo tipico. 

Aiutaci a realizzare il loro sogno!

 


Le fasi del progetto (alcune già avviate):

I (settembre ’19):

Selezione di ragazzi 15 ASD; l’equipe si è ampliata di un altro maestro di scherma ed un altro tutor psicologo. Prosegue il lavoro con la FIS per stilare le prime linee guida per l’inclusione di persone con ASD nei contesti schermistici.

II (ottobre-dicembre ’19):

I 15 ragazzi ASD hanno iniziato a praticare scherma (3 vv/settimana).

III (gennaio-maggio ’20):

I “nuovi 15” saranno distribuiti nei gruppi già esistenti (misti, ovvero formati da pari neurotipici+ASD).

IV  (giugno ’20):

Un gruppo composto da 8 ragazzi con ASD sarà convocato per partecipare alle Olimpiadi di Tokyo.

V (luglio-agosto ’20):

Partecipazione ai giochi olimpici. Obiettivi specifici per i ragazzi: autonomie personali, autoregolazione emotiva, competenze sociali, valori sportivi, sensibilizzazione mondiale sul tema dell’autismo.

 



Otto autistici alle Olimpiadi come quattro anni fa a Rio 

L’iniziativa vuole ripetere la straordinaria esperienza del 2016, quando per la prima volta otto spadaccini autistici furono ospitati a Casa Italia durante le Olimpiadi a Rio de Janeiro. . Già allora il fondatore dell’Accademia di Scherma Lia  Luigi Mazzone lanciò la sfida di portare i suoi ragazzi autistici a confrontarsi con i campioni della nostra Nazionale di spada di cui lui è mental coach.
“Replicare il progetto delle Olimpiadi è un ambizione che abbiamo da tanto tempo- dice oggi Mazzone- Siamo perfettamente consapevoli che questi sono progetti difficilmente replicabili, ma nello stesso tempo danno la possibilità all’opinione pubblica di far capire che per una persona autistica qualunque cosa e’ possibile se ben programmata è organizzata. Anche andare alle Olimpiadi senza genitori dall’altra parte del mondo… Ci vediamo a Tokyo”
Luigi  Mazzone è Neuropsichiatra Infantile, coordina l’attività clinica e di ricerca dell’ Equipe “Autismo Tor Vergata”. Ha lavorato dal 2005 al 2006 al National Institute of Mental Health di Bethesda (Washington) e, dopo aver vinto la «Alexander Bodini Fellowship», dal 2006 al 2009 alla Division of Child and Adolescent Psychiatry della Columbia University di New York, partecipando a studi di risonanza magnetica su bambini e adolescenti affetti da disturbi dello sviluppo. E’ Autore di numerose pubblicazioni su prestigiose riviste scientifiche internazionali e attualmente svolge attività clinica e di ricerca prevalentemente nel campo dei disturbi dello spettro autistico e dei disturbi esternalizzanti dello sviluppo.

La riflessione di Luigi Mazzone al ritorno da Rio 2016


Redazione

La redazione di "Per Noi Autistici" è costituita da contributori volontari che a vario titolo hanno competenza e personale esperienza delle tematiche che qui desiderano approfondire.

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