Il 2 aprile passerà ma noi speriamo tutti di restare
Siamo arrivati anche quest’anno al 2 aprile. Sarà una giornata in cui staremo tappati in casa, ma più che mai saremo testimoni consapevoli dell’essere autistici, in un momento storico in cui le relazioni anche tra gli umani con i cervelli a norma sono davvero limitate a qualche occhiataccia tra individui in maschera, che si guatano sospettosi che dietro a ogni loro simile possa celarsi il contagio mortale. Per paradosso molti di noi autistici attempati, non troppo appassionati di folla attorno, alla fine hanno conservato grande parte della loro routine, tra i ragazzi molti invece hanno seri problemi a dover stare rinchiusi in una stanza, ad aver dovuto bruscamente interrompere la loro routine, a essere attraversati dall’angoscia dei familiari che avvertono dolorosa come da una scossa elettrica.
La mia ‘impressione in generale è che nel “si salvi chi può” diffuso sarà veramente arduo cercare di richiamare l’attenzione sul problema della gestione di figli neurodiversi, i segnali che vengono oltre oceano non sono dei più confortanti, Marina Viola da Boston ci ha crudamente commentato il trend di molti Stati Usa, dove nei protocolli Covid19 iniziano a discriminare chi abbia disabilità psichica dal diritto alle terapie intensive. Action T4 mi sembra sempre meno un’abominio irripetibile nella storia dell’umanità recente. L’attenzione generale al diritto di passeggiata si è mobilitata molto prima sui padroni di animali domestici, che ai genitori di autistici gravi. Quando si arriva alle classifiche nei diritti penso che si viva veramente un brutto momento.
Per questo 2 aprile io avevo programmato un evento che nulla aveva con la classica commemorazione di questa data, sarebbe stato l’inizio per me di una nuova fase del mio lavoro sulla neurodiversità in generale e sul futuro dignitoso di mio figlio Tommy in particolare. Al momento il mondo si è fermato e quindi si è fermato anche il cantiere per il nostro Lab dei Cervelli Ribelli. Riprenderà un giorno? Farò io in tempo a portarlo avanti? Chi può saperlo….
Non posso dirlo con certezza, mi rendo conto che avere 65 anni in questi giorni toglie il diritto a ogni progetto a medio termine. Aspetto, sono guardingo più che mai, proteggo i miei cuccioli come posso. Almeno il film che avevamo pensato come una parte importante del nostro progetto siano riusciti a terminarlo, nemmeno sappiamo come. L’ultima settimana ha coinciso con la chiusura totale del Paese, ma ci siamo riusciti, anche stando chiusi a casa. Il 2 aprile il nostro film comunque sarà trasmesso da SkyArte, che ancora una volta ha dimostrato di essere il vero servizio pubblico per noi autistici.
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Anche l’asta la faremo comunque, anche se solo on line il 16 aprile. Appena possibile pubblicheremo il catalogo e tutte le info per partecipare. Abbiamo raccolto cose veramente straordinarie, speriamo che sia di buon augurio questa nostra sfida allo sconforto che ci avvolge tutti. qui troverete tutto
asta.cervelliribelli.it