IN ARRIVO IL PRIMO LOCALIZZATORE PENSATO PER RIDURRE IL RISCHIO DI SCOMPARSA DELLE PERSONE CON AUTISMO
Due anni fa ci ha contattato Fondazione Vodafone perché aveva seguito in tv il messaggio in cui Gianluca Nicoletti aveva lanciato un appello sulla necessità di costituire un gruppo di lavoro multidisciplinare per affrontare in maniera sistematica e con un approccio scientifico il problema della scomparsa improvvisa di persone con autismo. Con il preziosissimo sostegno di Fondazione Vodafone da allora abbiamo lavorato con impegno, mettendo in campo decine di professionalità di massimo livello tra clinici, esperti di elettronica e informatica, designer, progettisti, professionisti della comunicazione. A settembre presenteremo nei dettagli il progetto e i primi prototipi derivati da uno scrupoloso lavoro di ricerca. Abbiamo iniziato a scorrere gli archivi dell’ANSA per individuare tutti i casi di scomparsa specifica di persone neurodiverse, apparsi in cronaca negli ultimi decenni. Da questi casi abbiamo tratto un data base utile a individuare modalità e tipologie comuni delle scomparse. Questi dati li abbiamo poi confrontati con le risposte che le famiglie di persone autistiche hanno dato a un nostro questionario. Abbiamo quindi cominciato a far lavorare gli esperti in tecnologia sui dati ottenuti e analizzati dall’equipe di neuropsichiatri e psicologi. Una volta individuate le componenti elettroniche più adatte al nostro scopo, abbiamo affidato ai designer e ingegneri del laboratorio di stampa 3d del Politecnico di Milano il compito di interpretare tutto questo in dei prototipi “indossabili”, che tenessero conto delle diverse attitudini di persone nello spettro autistico.
(qui tutti i nostri precedenti articoli con la storia della “fabbrica del localizzatore”.
Fondazione Vodafone e “Cervelli Ribelli” lanciano un nuovo progetto con l’obiettivo di realizzare il primo localizzatore pensato per le persone con autismo. Un primato mondiale che, attraverso il coinvolgimento di un team di esperti formato da medici, psicologi, educatori, informatici e designer, porterà allo sviluppo di un dispositivo elettronico per ridurre concretamente il rischio di scomparsa delle persone con autismo.
Dalla prima fase di analisi dello scenario che ha evidenziato l’alto livello di diffusione di casi di fuga o allontanamento dei soggetti con autismo, si passa alla seconda parte del progetto incentrata sulla prototipazione del dispositivo che integra le indicazioni e gli studi delle diverse aree di competenza coinvolte:
- clinico-scientifica: stabilisce un protocollo di ricerca che abbia come obiettivi primari la valutazione degli indici di benessere delle persone che lo utilizzeranno e dell’affidabilità del dispositivo;
- tecnologica: effettua un’analisi sistematica analisi della tecnologia esistente e lo studio di un modello adattabile alle persone con autismo;
- design e usability: progetta un wearable device adatto alle persone con autismo attraverso lo studio attento di materiali, colori e aspetti ergonomici basato sulle evidenze cliniche e comportamentali.
A settembre verranno presentati i primi prototipi a cui seguirà una fase di sperimentazione sul campo per perfezionare il prodotto. Si tratta di un progetto unico al mondo che risponde a un bisogno reale delle persone con autismo e delle loro famiglie offrendo loro uno strumento avanzato per evitare possibili incidenti senza rinunciare a momenti all’aria aperta e a occasioni d’inclusione. Inoltre, questa tipologia di dispositivo può dare un grande contributo anche nel supporto di persone con altre patologie, come l’Alzheimer.
“Il fenomeno della scomparsa di persone con autismo è molto diffuso. Gli studi concordano sul fatto che si tratti di un rischio concreto che queste persone e le loro famiglie devono affrontare – ha dichiarato Marinella Soldi, Presidente di Fondazione Vodafone Italia. “Siamo felici di sostenere un progetto unico come Cervelli Ribelli che, mettendo la tecnologia al servizio di un’esigenza reale, porterà un beneficio concreto nella qualità di vita delle persone e delle loro famiglie. Il progetto si unisce ai tanti sostenuti dalla Fondazione in questo ambito e rappresenta un ulteriore passo avanti per garantire una sempre maggiore inclusione sociale delle persone neuro diverse”.
“Tra le angosce più dolorose che appesantiscono ogni giorno della vita di chi abbia in carico un figlio autistico, prevale l’idea che possa trovarsi solo e perduto in un mondo ostile e irriconoscibile – dichiarato Gianluca Nicoletti, Presidente di Cervelli Ribelli. Siccome conosco per esperienza personale questa preoccupazione, avevo da anni il proposito di contribuire alla realizzazione di un dispositivo elettronico specifico, per compensare la tendenza di perdersi da parte di persone variamente disposte nello spettro autistico, con diversi livelli di autonomia, consapevolezza, capacità cognitive. Finalmente, anche grazie al supporto di Fondazione Vodafone che da subito ha creduto nel progetto, vedo la possibilità concreta di realizzare il primo vero “ausilio tecnologico” studiato appositamente per dare maggiore sicurezza di movimento e quindi facilitare l’autonomia e l’inclusione sociale delle persone autistiche.”
L’ANTICIPAZIONE A “L’ITALIA CHE FA” SU RAIDUE
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Fondazione Vodafone Italia nasce nel 2002 a conferma dell’impegno di Vodafone per il Paese e si costituisce come struttura autonoma, completamente dedicata ad attività di servizio e di solidarietà sociale a favore della comunità e in particolare dei soggetti più svantaggiati.
Fondazione Vodafone Italia ha investito ad oggi circa 98 milioni di euro su un totale di oltre 455 progetti. Una presenza molto capillare di sostegno al territorio con il 41% dei fondi destinati a progetti nel Nord Italia, il 26% al Centro, il 22% al Sud ed il 11% ad Associazioni presenti su più sedi a livello nazionale.
La Onlus Insettopia è costituita nel 2013. È impegnata con progetti e iniziative che possano agevolare le persone autistiche e fornire loro occasioni concrete di socializzazione, inserimento professionale e autonomia. Dal 2017 Insettopia inizia a proporsi come parte della Factory “Cervelli Ribelli”, di cui tra breve assumerà la denominazione diventando “Fondazione”.
Cervelli Ribelli, con il suo Team multidisciplinare, è in grado di generare idee, format, progetti, spazi di comunicazione ed eventi. Oltre che da Insettopia è costituita da Kulta, un’agenzia di comunicazione specializzata nell’ideazione e creazione di soluzioni digitali e multicanale, e da “Scuola Channel”, piattaforma di edutainment e CSR.
Da qui scarica il Comunicato Stampa Fondazione Vodafone Insettopia