Cosa fare

#diamociunamano #ddlzan … Anche con le unghie pittate di rosso se ci va!

Poco fa mi sono fatto una foto che qui sotto allego. Ho scritto sul palmo di una mano “DDL ZAN” l’ho postata su Instagram con questi tre hashtag: #diamociunamano #ddlzan e l’ndicazione a @vanitifairitalia che sta lanciando questa iniziativa. Perché l’ho fatto? Me l’ha chiesto il mio amico Guido Furbesco appena sbarcato a Vanity e non c’ho pensato un secondo.

Però c’ho messo del mio: mi sono pittato le unghie con lo stesso pennarello rosso con cui ho scritto sulla mano. Volevo dare un segnale ben precisooltre che sostenere una legge che ritengo giusta e non superflua, come dice chi, probabilmente, ha anche paura di avere sue segrete “debolezze”.

Mi pitto le unghie di rosso se mi va e son cavoli miei,  qualcuno si azzarda a pensare che questo sia un segnale di  via libera per considerarmi bersaglio senza difesa della loro visione “putrescente” della rettitudine? Vi assicuro che quella mano può diventare anche pesante all’occorrenza.

Ecco che sono scivolato nel territorio del più bieco maschio alpha, ma mi prendo questa licenza per il mio cervello ribelle che mi obbliga a  un perenne  saltabeccare senza tema di giudizio in territori opposti del pensiero. Mi sento così leggero nella mia riluttanza genetica al pregiudizio dell’ideologia, delle fedi intangibili, delle “leggi di natura” che mi diverte motteggiare, da  vecchio “miles gloriosus”,  nella giocosa bullizzazione  di chi i bulli infami e bigotti li difende a spada tratta.

Trovo che non si possa far finta di nulla in un momento in cui stare zitti su questo crinale è già considerarsi schierati dalla parte dei peggiori. Penso che le tutele delle persone  più fragili non siano mai “ridondanti”. Mi fa vomitare chi dice “ci sono già tutte le leggi!”  Oppure: “questo mette una categoria di persone in un ghetto!” Oppure ancora: “E’ un attentato alla libertà di parola! Nessuno potrà più dire che l’unica unione deve essere tra uomo e donna!”

Penso che siano pretesti ipocriti sollevati da un versante del pensiero che non è parte  del sentire umano “evoluto” nei confronti dei propri simili. Penso che una società migliore possa essere solamente quella per cui la tutela di chi è più fragile  non si pone alcun problema “ideologico”. Che fastidio può darci una legge che serve a scoraggiare chi discrimina, compie atti violenti, sbeffeggia, mortifica, isola delle persone?

La legge allarga la tutela anche ai disabili, ragione di più per sostenerla,  anche se  in piena sincerità  trovo questa ultima estensione uno stratagemma non felicissimo di parte della politica, che vive di compromessi, per non scontentare “troppo” una possibile  ala clericale , diluendo così una minestra che sanno amara da digerire.

Chi mi è amico e si riconosce in questo mio strampalato argomentare potrà segnalarmelo  facendo la stessa cosa che faccio nella mia foto, vale a dire “instgrammando” il suo selfie con bene in vista il suo palmo con scritto DDL ZAN e aggiungendo gli stessi hashtag #diamociunamano #ddlzan e @vanityfairitalia che ha lanciato tutto. In assoluto non cambierà nulla, però farà un dispetto a qualcuno molto antipatico che vorrebbe il ritorno alle oscurità passate, ma che forse si pitta pure lui le unghie, però  con senso di colpa e in segreto.

Gianluca Nicoletti

Giornalista, scrittore e voce della radio nazionale italiana. E' presidente della "Fondazione Cervelli Ribelll" attraverso cui realizza progetti legati alla neuro divergenza. E' padre di Tommy, giovane artista autistico su cui ha scritto 3 libri e realizzato due film.

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio