Buco Nero

Perseguita un bambino autistico che pensa posseduto dal demonio

Può accadere che una donna tormenti un bambino autistico con amuleti sacri, incenso, preghiere e santini pensandolo indemoniato? Sta accadendo in Abuzzo.

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L’ignoranza e la superstizione sono sempre stati i peggiori nemici di un’approccio razionale alla neuro divergenza. Accadeva in società arcaiche che comportamenti “strambi” venivano visti come sintomo di possessione demoniaca, anche in tempi più recenti alla base di ogni stigma verso “cervelli fuori standard” restava nascosta l’antico pregiudizio che potessero rappresentare il frutto di comportamenti “disordinati” o per lo meno esito di qualche oltraggio all’ odine naturale.

Non è tuttora scomparso tale atteggiamento fanta-autistico, ne è testimonianza la facilità con cui ciarlatani e guaritori ancora allignino nel dispensare terapie inesistenti o rimedi assolutamente privi di ogni base scientifica.

Poi qualcuno veramente fuori di testa esce allo scoperto e accadono episodi come quello che mi è stato segnalato e che è stato riportato dalla testata “Videocittà.media, raccontiamo l’Abruzzo”. A Ortona una donna spinta da un’ossesione mistica starebbe perseguitando con rituali ed esorcismi una famiglia di vicini con un bambino autistico. Mi meraviglia? Nemmeno troppo, anni fa anche il Papa durante un’udienza a qualcuno dette l’impressione di esorcizzare un disabile, ho più volte raccontato la testimonianza di medici che mi hanno raccontato di genitori che, prima di affidare a un clinico il figlio autistico, lo avevano portato dall’esorcista. Benvenuti nel medio evo quindi! Non dimentichiamoci però quali sono state le tragiche conseguenze della religiosità estremizzata a mania persecutoria nella mattanza familiare di Altavilla Milicia in provincia di Palermo.


L’associazione Asperger Abruzzo denuncia in una nota un caso gravissimo che accade in città ai danni di una famiglia con un bambino piccolo autistico di livello 3. Il sodalizio fa un appello al sindaco e agli assistenti sociali.

“Come se i disagi di questa famiglia non fossero abbastanza, nel condominio dove vivono, al piano sopra il loro, vive una signora sui 60 anni che reputa che il bimbo autistico sia in realtà posseduto dal demonio– spiega Marie Helene Benedetti presidente dell’associazione –  La signora urla contro questo bimbo quando lo incontra sulle scale mandandolo in crisi, gli butta il sale addosso, butta il sale sulle scale, butta incenso e sale sul loro balcone.

Attacca alla maniglia della porta di questa famiglia dei fili annodati per intrappolare in quella casa il demonio che ci vivrebbe, passeggia di sera con delle candele rosse accese sul balcone che si affaccia sul balcone di questa famiglia recitando frasi sconnesse scaccia demonio. Lascia sulle scale pagine di giornali con versi della Bibbia e sale”.

Non è tutto il  bambino va a dormire alle 21:30 e la signora per ore disturba il suo sonno urlando e spostando pesanti mobili nei reparti sopra le camere da letto. La palazzina in questione, si legge ancora nel documento, ha una via privata di proprietà di tutti i condomini e la signora ha deciso che la famiglia di questo bambino non può parcheggiare mettendo in atto una serie di atti prepotenti ogni volta che la loro auto è parcheggiata sulla stradina privata comune.

L’associazione è venuta inoltre a sapere che “la signora, che lavora in una scuola dove di autistici ce ne sono tanti, ha subito procedimenti legali in passato per il medesimo comportamento verso un’altra famiglia”.

La famiglia, che vorrebbe evitare querele, ha pensato di scrivere mail e PEC al sindaco e agli a assistenti sociali nella speranza si attivino con misure in loro possesso per placare questa signora. “Purtroppo dal 19 febbraio, giorno della prima PEC, non hanno mai avuto risposta. Il 20 febbraio la famiglia ha di nuovo scritto a sindaco e assistenti sociali, e ha ancora scritto il 27 febbraio senza alcuna risposta.

Come associazione, Asperger Abruzzo ha fatto sapere a questa famiglia che è pronta anche a sostenerli nell’affrontare per loro le vie legali con i propri avvocati, ma nel rispetto della scelta della famiglia che vorrebbe evitare al momento e se possibile le vie legali, li accompagniamo nel tentativo di provare ad attivare le vie sociali e comunali con un appello pubblico al sindaco e agli Assistenti sociali per un intervento celere, anche sulla scorta degli ultimi gravissimi fatti di cronaca che nel palermitano hanno visto per gli stessi identici motivi un padre che ha ucciso moglie e figli perché convinto fossero posseduti dal demonio.

Abbiamo modo di credere fermamente che la situazione potrebbe degenerare e, in questi casi, un pronto intervento sociale e/o sanitario, potrebbero sventare possibili sciagure future”.

Nota delle 23.00

Il Comune di Ortona si difende: “Non abbiamo mai abbandonato la famiglia”

Gianluca Nicoletti

Giornalista, scrittore e voce della radio nazionale italiana. E' presidente della "Fondazione Cervelli Ribelll" attraverso cui realizza progetti legati alla neuro divergenza. E' padre di Tommy, giovane artista autistico su cui ha scritto 3 libri e realizzato due film.

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