Disabile psichico portato al guinzaglio dal padre: è posseduto da un demone!
Un padre portava al guinzaglio il figlio disabile psichico di 39 anni, era convinto che fosse posseduto da un demone e non lo aveva mai sottoposto ad aluna terapia o trattamento. E’ avvento in Brianza nel Comune di Besana, il fatto è stato segnalato dai servizi sociali.
Poche settimane fa ero stato invitato proprio in Brianza, esattamente a Monza a partecipare a un serio dibattito sulla neuro divergenza. Mi sembrava un territorio sensibile e con amministratori attivi, eppure può accadere un episodio del genere. Lo segnalo perché non ha avuto molta rilevanza nei media nazionali. Perché dovrebbe d’altronde, è chiaramente un caso limite con un uomo ignorante e superstizioso che preferisce pensare a una possessione diabolica, piuttosto che nella propria linea di sangue possa esistere qualcosa per lui di sbagliato.
Quello che invece a me continua a meravigliare è la tolleranza, o indifferenza, nel territorio quando si ha notizia di episodi simili. Possibile che nessuno avesse notato un uomo adulto condotto al guinzaglio a spasso come fosse un cane? Questa famiglia non aveva vicini di casa? Conoscenti? Nessun vigile, carabiniere, poliziotto aveva mai notato la scena dell’uomo al guinzaglio?
Soprattutto come mai nessun servizio sociale ha notizia di un essere umano a tutti gli effetti recluso in famigia, senza che nulla sia fatto per la sua dignità di vita? Questo è il lato della storia più difficile da mandare giù. Un disabile psichico adulto è terra di nessuno, come nessuno lo reclama e nessuno ha a cuore la sua esistenza. Può capitare in una famiglia attenta e informata, meglio se con mezzi sufficienti alla sua dignità di vita. In questo caso l’unico suo problema sarà dopo che la famiglia si sarà estinta.
Però se la famiglia non ha mezzi culturali, volontà, civilizzazione sufficienti il disabile psichico non ha nemmeno i diritti che avrebbe un cane. Per un animale maltrattato giustamente si muove l’universo mondo, solidale e compatto. Per un uomo al guinzaglio qusi tutti fingono di non avere visto.
LA STORIA
Quando i carabinieri sono arrivati a casa della famiglia, la madre del 39enne ha spiegato che il figlio non era seguito da alcun professionista e che in quel momento era fuori casa per una passeggiata con il padre. Siccome nei giorni precedenti si era dimostrato particolarmente aggressivo, avevano deciso di immobilizzarlo per evitare che potesse far del male a sé o ad altri.
I carabinieri hanno intercettato padre e figlio in un’area verde poco distante, dove hanno trovato il 39enne, visibilmente trasandato, seduto sull’erba in stato confusionale e legato ad una corda che gli cingeva la vita e sostenuta dal padre, distante pochi metri. L’uomo si è giustificato spiegando di aver paura che il figlio potesse scappare improvvisamente. Ai militari ha detto che non vi era alcun bisogno di chiamare un’ambulanza, asserendo che il figlio non avesse alcun problema di salute ma fosse posseduto da un demone.
A seguito dell’intervento del 118, il 39enne è stato portato in ospedale a Vimercate, mentre il padre è stato arrestato