Ce l’ abbiamo fatta finalmente a partire! Il primo gruppo di Autistici&Giardinieri ha iniziato la sperimentazione di un progetto inclusivo che ha l’ ambizione, nel tempo, di aprire prospettiva professionali ai neurodiversi di ogni tipo. Vogliamo mettere a punto un modulo di attività organizzato con criterio scientifico e non ci basta il “tanto per fare”. I professionisti che ci stanno lavorando sono persone ultra qualificate e l’ intenzione di tutti è fare un passo oltre al semplice occupare il tempo dei ragazzi.
Abbiamo iniziato a proporre il progetto almeno 8 mesi fa. Abbiamo ritardato la partenza nella vana speranza che tra le tante promesse di aree pubbliche, comunali o regionali, qualcuna potesse giungere a buon fine e ci fosse assegnato un fazzolettino di aiuola per almeno tre mesi. Avremmo restituito l’ area alla fine del progetto, almeno recuperata dal degrado e forse persino migliorata. Sembrerà impossibile, ma alla fine rischiavamo di non partire se avessimo continuato ad aspettare, nell’illusione che almeno di fronte alla felicità dei ragazzi la burocrazia non ci sarebbe stata d’ ostacolo. Sarebbe stato più molto più facile ottenere un’area per portare i cagnolini a fare i loro bisogni, nulla in contrario ma il nostro progetto era altro e forse con meno appeal demagogico. Abbiamo concluso che degli autistici giardinieri i nostri amministratori, al di là delle parole, non sapevano che farsene. Allora ci siamo rimboccati le maniche
Il lavoro è iniziato il 20 marzo e terminerà 1l 13 giugno (compatibilmente al clima) è mirato alla realizzazione di un progetto di ORTICOLTURA a fini riabilitativi, rivolto ad un gruppo di 10 ragazzi con disturbi dello spettro autistico, con l’intento di verificare l’acquisizione di una funzione esecutiva completa in ambito agricolo per un totale di 20 ore di attività. Lo studio sarà corredato di test valutativi di tipo psicomotorio a inizio e fine percorso.
Il responsabile sanitario è una neuropsichiatra di grande esperienza, la dottoressa Assunta Papa che coordinerà tre psicologi e uno psicomotricista. La dottoressa Papa già seguiva la maggior parte dei ragazzi che saranno impegnati nell’orticultura in quanto Direttore Scientifico del centro di riabilitazione equestre C.R.E. “Girolamo de Marco”, che da anni sta realizzando una splendida attività presso la caserma dei Lancieri di Montebello di Tor di Quinto. (Io ex Lanciere di Montebello a questo punto, oltre alla gratitudine per gli splendidi cavalieri dalle mostrine verdi, ho un tuffo al cuore perché parlo della caserma dove consumai la mia naja nel 1980)
Per gli aspetti più propriamente legati all’allestimento dell’area e coltivazione la dottoressa agronoma Beatrice Marucci trasferirà nel progetto la sua esperienza pluriennale. Ha conseguito un master in “Restauro dei giardini” presso l’U.I.A. di Firenze. Ha specifiche competenze legate al territorio e all’ambiente e la sua salvaguardia. Formazione interdisciplinare biologica–paesaggistica–urbanistica nell’ambito della progettazione realizzazione e direzione lavori di spazi verdi pubblici e privati con riferimento a interventi manutentivi del verde anche storico. E’ consulente e collaboratore tecnico economico per progetti finanziati dalla Comunità Europea (P.S.R-Life+).
Al momento i ragazzi hanno iniziato a lavorare alla posa a terra e all’impermeabilizzazione dei grandi fioriere di legno dove inizieranno le loro colture. Abbiamo la necessità lavorare su strutture mobili per non impattare minimamente con l’ area che ci ospita che alla fine del progetto sarà immediatamente ripristinata come era alle origini. Il nostro progetto è stato modulato come integrazione all’attività di riabilitazione equestre che i ragazzi già svolgevano presso la caserma dei Lancieri di Tor di Quinto, la continuità di location e operatori ci ha permesso di partire con un gruppo già affiatato con indubbio vantaggio per tutti.
L’ iniziativa progettuale nasce come iniziativa di un gruppo di genitori di autistici e amici della Onlus Insettopia. Abbiamo iniziato con un Charity Day e abbiamo lanciato l’ idea. E’ seguito l’ interessamento al nostro progetto della Direzione Generale per lo Studente, l’integrazione, la partecipazione e la Comunicazione del MIUR/Dipartimento per l’ Istruzione, a cui siamo infinitamente grati per la fiducia, in quanto ci sosterrà nella prima fase di avvio dell’attività.
Al momento si è anche aggiunto il vivaista Pietro Di Renzo, il nostro primo sponsor privato che ci ha generosamente regalato la terra per le coltivazioni, le carriole per trasportarla e le tute da giardiniere per tutti i ragazzi. Speriamo che se ne aggiungano altri perché al momento, salvo il contributo del Miur, è tutto sulle nostre spalle.