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Grazie a tutti i #teppautistici & family !

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Quando una foto fatta con lo smartphone può cambiarti la giornata. Questa che sovrasta me l’ha mandata la mia inossidabile e paziente editrix  Nicoletta. E’ scattata nell’open space di Segrate dove qualcuno aveva fatto questo bell’altarino sulla sua scrivania. Le (ci) avevano fatto una sorpresa, senza che qualcuno ce lo dicesse anche il secondo libro di Tommy è stato ripubblicato nell’ambitissima collana “Oscar Bestsellers”. Io sono raggiante che devo dirvi…E’ la collana destinata ai grandi autori e già esserci entrato con il primo libro mi pareva impossibile (guarda il mio video messaggio di allora!) .

Ora sapere che anche il secondo sudato lavoro sui nostri autistici ha seguito il primo mi rende felice a dir poco. Non ho parole per far capire quanto sia grato a tutti i #teppautistici  che ho conosciuto, che non conosco, che spero di conoscere presto. Come sono grato alle loro famiglie che mi hanno letto, grato ai bravi medici, agli onesti operatori, agli insegnanti con coscienza, ai funzionari e persino ai politici (che non cito) che in buona fede hanno veramente provato a smuovere qualcosa. Grato ai miei pochi ma generosi amici che si sono buttati in Insettopia come se anche loro fossero tutti autistici.

Mi ero un po’ demoralizzato, lo confesso. Non vedevo molti stimoli per continuare a raccontare un mondo per cui, fino a poco fa, mi pareva oramai inutile arrabattarmi. So che non dovrei nemmeno pensarlo, ma anche noi “eroici” e invulnerabili genitori siamo soggetti a scoramento. La mia impressione era di non avere più nulla da inventarmi di raccontabile e interessante, sto lavorando al nostro film, ma lo vedevo come un congedo dal mio raccontare l’autismo in Italia. A che vale, stavo pensando, continuare a dire le stesse cose quando alla fine nulla cambierà? Avevo appena fatto l’ennesima foto con tweet dell’immaginifica produzione dei fantaparcheggisti sotto casa….

fantaparcheggio

Sono un paio d’ anni che mi affanno a far passare un po’ di civiltà su questo concetto  impossibile a entrare nella percezione comune. Non che per me sia un grosso problema il motorino che mi impedisce di aprire lo sportello; Tommy entra dalla portiera accanto e se vuole lo solleva e lo lancia in un cassonetto… Ma se al posto di un padre con autistico allegato ci fosse stato un qualsiasi signore con il tutore, con problemi di movimento, in carrozzella? Chi ha parcheggiato il motorino non può saperlo. E l’ altra macchina? Da mesi ha preso quella rampa come suo parcheggio privato. Lavora nel palazzo e tranquillamente quasi ogni giorno la potrete vedere bella infilata nella rampa destinata alle carrozzelle…Chi se ne frega, certo, siamo tutti gente che lavora possiamo farci questi problemi? E che sarà mai!!!

Voi dite che mettere la foto con le targhe è brutto? E’ illegale? Può essere me ne prenderò la responsabilità e l’onere, per me queste foto sono la documentazione di un furto. Chi parcheggia nelle aree destinate ai disabili ruba qualcosa che a lui non appartiene, lo ruba a chi non può difendersi e ha pochissimi strumenti per sostenere il proprio diritto.

Non posso e voglio anticipare nulla, ma se le cose andranno come spero presto questo concetto del furto sarà concretamente avvertito da chi lo compie, che si renderà conto all’istante di essere l’equivalente di un ladro d’auto se parcheggia senza diritto nelle strisce gialle. Sarà poca cosa forse, ma assieme alla bella notizia del libro basterà a farmi tornare la voglia di azzannare!!!

Gianluca Nicoletti

Giornalista, scrittore e voce della radio nazionale italiana. E' presidente della "Fondazione Cervelli Ribelll" attraverso cui realizza progetti legati alla neuro divergenza. E' padre di Tommy, giovane artista autistico su cui ha scritto 3 libri e realizzato due film.

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