Un autistico tra gli italici marmi
Irene, che non si ferma mai, ci racconta qualcuno dei piccoli e quotidiani stratagemmi per riempire il tempo infinito del suo ragazzone autistico. Quando si trova una “personal trainer” appassionata è già un bel respiro di sollievo…Già ma la giornata è lunga e l’ autistico non può restare inattivo e quindi minuto dopo minuto qualcosa ci inventeremo! Intanto i volitivi giganti di marmorea italica stirpe guardano invidiosi…Lui è silenzioso come loro, ma almeno si muove quelli invece, pur forgiati di olimpica possanza, restano irrigiditi nel tempo che fu.
TOMMASO ACROBATICO
Vi ho già parlato della propensione di Tommaso verso le attività all’aria aperta. Da più di 17 anni Tommy ha una “personal trainer”, Antonella con la quale va allo Stadio dei Marmi o zone limitrofe quando le onnipresenti partite ne impediscono l’accesso, per 1 ora e mezza di esercizi. Non è un passatempo, ma una vera e propria palestra sia dal punto di vista sportivo che di vita. In tutti questi anni la preziosa Antonella ha insegnato a Tommaso non solo a fare cose che fa un vero atleta, come ha confermato guardandoli lavorare il “signor Mauro” funzionario del CONI diventato amico dei due, ma anche cose di utilità quotidiana come abbottonare e sbottonare, grazie ad una “bottoniera” da me copiata da materiali montessoriani, giochi e attività che richiedono l’uso dei movimenti fini che spesso per un autistico sono impossibili o sembrano tali.
La prima volta che ho assistito ad una “lezione” ho pensato che il bambino biondo che stava facendo le flessioni o che saliva e scendeva le scale a comando non fosse mio figlio, ma un altro bambino e tutte le persone che negli anni hanno visto lavorare i due non sono rimasti indifferenti. Antonella non è una persona “specializzata” nei rapporti con i disabili, è semplicemente una donna molto in gamba che ha lavorato per anni nel settore dello sport e che ha da subito instaurato con Tommaso un rapporto di fiducia basato anche su un sano “bastone e carota” che è passato attraverso vari stadi, ma senza mai demordere da parte di entrambi. Tra i due si è creato un feeling cha ha portato nel tempo a grandi risultati come potete vedere dalle foto. Tommaso ama al di sopra di ogni cosa il suo monopattino e Antonella apre e chiude le “lezioni” con un giro sul medesimo intorno allo Stadio dei Marmi.
Nel tempo Tommaso ha fatto sue le regole: non correre troppo, non ti fermare. Nulla li scoraggia, nemmeno la pioggia come dimostra la foto di Tommy in monopattino con l’ombrello. E poi anche ripensare l’uso degli attrezzi e delle cose: chi di voi è capace di fare lo slalom sul monopattino mentre con l’altra mano palleggia? L’abilità di Antonella è stata in primo luogo entrare in contatto con Tommaso e stabilire un rapporto di reciproca fiducia, cosa indispensabile per tutti, a maggior ragione per un autistico. In secondo luogo ha saputo valutare le sue potenzialità e le ha tirate fuori da lui rendendole abilità. Certo, non è stata una passeggiata, ci sono stati momenti di sconforto, crisi, urli, frustrazioni, ma il risultato è sempre arrivato con grande soddisfazioni di entrambi e di noi tutti. E questo ha contribuito e contribuisce ad aumentare l’autostima di Tommaso non solo nello sport, ma anche con sé stesso e verso gli altri. Si è creato anche un bel giro di conoscenze tra i frequentatori abituali del posto e quindi ne ha giovato anche la socialità. Se una mattina di lunedì o mercoledì vi allungate allo Stadio dei Marmi potrete imbattervi nella “strana coppia” all’opera e vedere con i vostri occhi cosa si può fare con la buona volontà, l’impegno costante e la pazienza.
IRENE GIRONI CARNEVALE