Il primo network per la ricerca e la clinica sull'autismo in Italia
Il Congresso The Autism Challenge ,che abbiamo già annunciato, sarà un evento importante per la cultura dell’ autismo nel nostro paese. Per la prima volta le persone che hanno i titoli oggettivamente riconosciuti dalla comunità scientifica per trattare l’ autismo si presenteranno come un network. Questo segnerà una linea definitiva e inconfutabile tra chi sia scientificamente attendibile e chi invece millanti. Poi chiaramente ogni famiglia potrà continuare a fare le scelte terapeutiche che meglio crede. Il convegno è tecnico, ma può partecipare anche chi sia interessato alla ricerca sull’ autismo (bisogna iscriversi dal sito dell’ AIRA partecipare costa 50 euro). Ancora per pochi giorni potranno essere presentati i progetti di ricerca per concorrere al premio “Lia Vassena”.
Il Convegno che si svolgerà il 3 e 4 Dicembre a Roma vuole dare una testimonianza dell’intensa attività di ricerca scientifica in tema di Autismo attualmente in corso nel nostro Paese senza la pretesa di presentare tutti i progetti in corso.
La due giorni scientifica di AIRA inizierà con un focus sulla ricerca preclinica, perché è proprio dai modelli di laboratorio che possono arrivare importanti spunti da applicare nella pratica clinica. A seguire sarà presentato un simposio sulla ricerca negli aspetti genetici, epilettologici e metabolici spesso associati ai Disturbi dello Spettro Autistico e sarà dato spazio alle necessità attuali dei clinici per impostare un trattamento: l’urgenza e la necessità di una diagnosi precoce, preludio indispensabile ad una terapia realmente efficace.
Il secondo giorno di Convegno sarà dedicato alle problematiche della crescita e, in particolare, dell’integrazione scolastica e dei trattamenti anche farmacologici da utilizzare nel corso dello sviluppo allorquando siano presenti comorbilità psichiatriche o altri disturbi del comportamento.
Un focus sull’utilizzo delle nuove tecnologie con uno sguardo al futuro chiuderà i lavori del convegno.
I nomi dei ricercatori e dei clinici coinvolti sono tanti, nazionali e internazionali, tra cui Michael Lombardo del laboratorio di ricerca dell’Autism Research Centre di Cambridge, Giacomo Vivanti che per diversi anni ha lavorato in Australia presso l’Università La Trobe di Melbourne, oltre che professori universitari come Paola Venuti di Trento, Vincenzo Leuzzi de La Sapienza, Lucio Cottini di Udine, Alessandro Zuddas di Cagliari e Antonio Persico.
Saranno anche presenti rappresentanti d’importanti IRCCS nazionali come il Bambino Gesù di Roma e ricercatori dell’Istituto Superiore di Sanità. Tuttavia, più che fare un elenco dei cognomi e delle cattedre a loro associate è urgente la necessità di creare un vero e proprio network della ricerca e della clinica nel nostro paese che spesso si è contraddistinto per una grave eterogeneità di approccio degli stessi clinici e delle associazioni famiglia.
Il premio intitolato alla memoria della giovane ricercatrice “Lia Vassena”, con fondi cercati e trovati proprio da chi nel campo dell’autismo ci lavora, sarà assegnato dal comitato scientifico ad un giovane che avrà presentato il progetto di ricerca più promettente e realizzabile.
In un paese dove spesso prevalgono logiche politiche di parte sulla pelle delle famiglie e dei ricercatori e in cui i parolai della medicina mettono in discussione le linee guida senza capire l’esigenza di tutelare l’evidenza scientifica, il network di AIRA si propone come snodo cruciale per ridefinire in Italia ruoli, competenze e professionalità.
Il Comitato Scientifico di AIRA