Per il nostro film sull'autismo presto nel sud d'Italia
Stiamo pianificando il secondo shooting del film “Tommy e gli altri”. Questa volta saremo diretti a sud, contiamo di partire il 19 maggio e saremo in viaggio fino al 25. La squadra è sempre la stessa e naturalmente ci saremo anche Tommy e io.
Passeremo indicativamente per Abruzzo, Campania, Puglia e Calabria.
Non sappiamo ancora se ce la faremo a toccare anche la Sicilia in questo giro, in ogni caso non resterà certo fuori dal film, come pure la Sardegna, ma è più probabile che per le isole ci organizzeremo in una fase successiva. Ricordo che girare con il livello di qualità che ci siamo imposti ha un costo elevato e, al momento, ci stiamo autofinanziando.
Il materiale finora filmato ci entusiasma e ci spinge a continuare. Ci serve a questo punto di razionalizzare il percorso e prepararci gli incontri seguendo uno schema che abbiamo visto funzionare molto bene.
- Il modulo del film è un’ intervista che faccio io interloquendo fuori campo con familiari di soggetti autistici. Gli autistici sono sempre presenti in video.
- L’intervista si svolge come un racconto fatto nei luoghi dove la famiglia vive.
- Raccogliamo le proposte tra quanti ci scrivono a redazione@pernoiautistici.com e tra quanto noi reperiamo attraverso altre fonti.
- Giriamo anche il backstage del nostro viaggio e della preparazione ogni intervista. Tommy segue tutte le riprese e contribuisce con il suo prezioso punto di vista.
Ci serve ora che ci segnaliate eventuali storie nel sud d’Italia
scrivete sempre a
redazione@pernoiautistici.com
Vi chiameremo per valutare la storia e se la giudicheremo importante per il nostro racconto sull’ autismo in Italia verremo a casa vostra Tommy compreso.
Cerchiamo in questa fase di raccontare “gli invisibili” quegli autistici che passata la maggiore età sembrano essere scomparsi dalla società.
Una madre che incontreremo lungo il nostro percorso ci ha detto di non avere mai visto in giro un autistico adulto, che la maggior parte dei familiari di autistici, a cui aveva annunciato della nostra prossima discesa con l’intenzione di raccontare i loro figli, le avrebbero detto che mai e poi mai avrebbe permesso che noi potessimo vederli e filmarli.
Noi al contrario siamo convinti che è ora che i fantasmi escano dalle loro case e si facciano vedere.
Sono convinto che molti di quelli che mi leggono mi aiuteranno in questo sforzo.
Vogliamo fare un film sull’autismo italiano che sia realistico e che non tenga nulla nascosto sotto al tappeto dell’ipocrisia e dell’ignoranza. Aiutateci a farlo.