In Abruzzo tutti vogliono assistere gli adulti autistici
In Abruzzo si litigano i #teppautistici!
Sembra incredibile, ma è proprio così: improvvisamente, sarà forse l’effetto del 2 aprile, o saranno i soldi in ballo, pare che tutti ambiscano a gestire i servizi per l’autismo. In particolare, c’è nientemeno che l’arcivescovo di Pescara, monsignor Tommaso Valentinetti, a pretendere per sé “con affidamento diretto la gestione da 400 mila euro all’anno per 2 anni più 2 dei servizi psicoeducativi del Centro per adulti con autismo in apertura a Pratola Peligna (L’Aquila)”. Si tratta, nel dettaglio, di un centro diurno per 20 autistici adulti da e di una residenza psichiatrica da 10 posti. I lavori di ristrutturazione sono conclusi da 6 mesi, resta solo da procedere con l’affidamento dei servizi. La gara c’è stata, l’esito è atteso per domani. Ma su questo affidamento, colpo di scena: l’arcivescovo rivendica un suo “diritto diretto”!
La notizia, per ora, non fa notizia: la riporta solo il portale AbruzzoWeb. Ma ce la conferma Dario Verzulli, prsidente di Autismo Abruzzo, di cui ci fidiamo. Per noi, quindi, la notizia fa notizia eccome. Ma cosa è successo? E’ successo che l’arcivescovo ha presentato addirittura ricorso al Tar contro la Asl locale, chiedendo la revoca della gara. Una gara che, per l’arcivescovo, non s’ha da fare, perché i ricorrenti – cioè l’arcivescovo e la fondazione “Il Cireneo – avrebbero diritto, secondo lui, all’assegnazione diretta in quanto enti privati accreditati. Inutile insomma attendere domani l’esito della gara: quel servizio va affidato a loro. Punto e basta. Riferisce sulla vicenda AbruzzoWeb:
Nel ricorso le due fondazioni si dicono “titolari di una specifica posizione concessoria e contrattuale, con la Regione Abruzzo e il servizio sanitario”, per l’erogazione, in regime di ‘accreditamento’, di prestazioni sanitarie riabilitative”. Sempre da quanto appreso, ambienti amministrativi aziendali ritengono il ricorso privo di fondamento, tanto che la gara non è stata neanche sospesa, essendo palese, secondo queste fonti, che la Asl abbia pieno titolo a coprire, con proprie risorse pubbliche, le esigenze riabilitative. La gara, infatti, non si riferisce alla totale gestione sanitaria della struttura, ma ai soli servizi psicoeducativi, mentre le due Fondazioni private pretendono che sia un loro diritto vedersi assegnata l’intera gestione, compresa la direzione sanitaria, senza svolgimento di gara.
Preoccupata l’associazione dei familiari Autismo Abruzzo, che ha sostenuto, con le sue famiglie, la richiesta di un centro per l’autismo e ora spera di avere il servizio in gestione. Come ci riferisce Verzulli:
La Asl ha indetto una gara pubblica europea, a cui stanno partecipando diversi operatori economici. Noi di Autismo Abruzzo onlus, lo preciso, non abbiamo alcuna volontà di gestire servizi per l’autismo, perché riteniamo da sempre che il sistema pubblico sia la migliore garanzia di continuità nel tempo per una assistenza cosi intensiva per tutto il percorso di vita. Ora, però, due operatori – la Foondazione il Cireneo e la Fondazione Paolo VI – ritengono di essere autorizzati a svolgere direttamente il servizio. Fanno addirittura ricorso al Tar contro la Asl! E questo rischia di ritardare pesantemente l’avvio del centro di Pratola in attesa da anni!
Intanto, proprio Verzulli ha preso carta e penna per scrivere al “superiore” dell’arcivescovo: papa Francesco. Ed ecco il testo della lettera, spedita proprio poche ore fa:
Sua Santità Papa Francesco, Poniamo alla Sua illustre e cortese attenzione una spiacevole vicenda che ha per protagonista un ministro della Chiesa Cattolica, Monsignor Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara. Nella provincia aquilana, precisamente a Pratola Peligna, è di prossima apertura un Centro per adulti con autismo a seguito delle giuste e continue pressioni poste in essere dalle famiglie. L’apertura del suddetto Centro è stata invocata con determinazione per colmare le profonde lacune di strutture che purtroppo caratterizzano il nostro territorio. La Asl aquilana ha quindi indetto una regolare gara d’appalto per la coordinazione del Centro ma ha incontrato il curioso dissenso di Monsignor Valentinetti.
Nel ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale Monsignor Valentinetti, affiancato da “Il Cireneo” fondazione privata di Vasto, eleva pretesa di essere “titolare di una specifica posizione concessoria e contrattuale, con la Regione Abruzzo e il servizio sanitario”, per l’erogazione, in regime di “accreditamento”, di prestazioni sanitarie riabilitative”.
Fin qui i i fatti. Poi le considerazioni:
Troviamo inconcepibile che un prelato si preoccupi di assicurare risorse economiche a enti privati a svantaggio del servizio pubblico, correndo il rischio di produrre ulteriori ritardi e sofferenze. La questione ha destato particolare dibattito anche in ambito politico. Tra le altre si sono levate forti e decise le voci del Sindaco di Pratola Peligna e presidente della provincia di L’Aquila Antonio De Crescentiis e il presidente del comitato dei genitori Antonio Bencivenga a sostegno della tesi appena esposta. Non è nostra intenzione giudicare le decisioni di chi dovrebbe essere un servitore di Cristo. Tuttavia come Lei Santo Padre ha scelto di omaggiare nel nome e nell’esempio la figura del Poverello di Assisi mi aspetterei altrettanta umiltà dai Suoi ministri. Lei Papa Francesco sin da quando è asceso al pontificato non ha risparmiato coraggiose critiche al bieco materialismo al quale è legato un certo tipo di clero attuando quindi una durissima battaglia interna alla Chiesa. Confido nel Suo intervento risolutore affinché gli interessi della collettività prevalgano su quelli di mera natura personalistica. L’annosa vicenda abruzzese che Le ho appena esposto coinvolge i ragazzi autistici, i disabili, gli innocenti, gli ultimi. Santità la supplichiamo di intervenire presso il titolare della Diocesi di Pescara perché sia evitata qualunque speculazione sulla pelle e sulle vite di ragazzi con autismo e sulle loro famiglie.
La lettera è partita: ora non resta che aspettare una risposta. Vi terremo aggiornati.