La Ford cerca lavoratori autistici in Michigan. E non è uno spot per famiglie.
La Ford cerca lavoratori autistici. Grazie ad un progetto pilota, elaborato insieme ad Alliance of autism Michigan https://autismallianceofmichigan.org, la multinazionale statunitense, ha annunciato che da oggi, 1 giugno, prenderà il via Ford Inclusive Works. Nell’Area Sviluppo Prodotto verranno formati e successivamente assunti 5 lavoratori affetti da autismo. Colpiscono le motivazioni dei responsabili della casa automobilistica: il progetto non vuole solo contribuire ad un mondo migliore, ma mira anche a risultati operativi. Puntando sulle qualità specifiche degli autistici, come la capacità di concentazione e l’attenzione ai dettagli, si aumenterà il livello di cura del prodotto, cresceranno anche gli effetti benefici dovuti all’inclusione e al lavoro di squadra. Un buon esempio per altre realtà industriali che varrebbe la pena di essere seguito.
“Siamo impegnati a rendere migliore la vita delle persone, e questo programma pilota ha il potenziale non solo di migliorare la vita dei partecipanti, ma anche di aiutare Ford ad avere una forza lavoro sempre più diversificata ed inclusiva.” Raj Najr, vice presidente esecutivo, direttore tecnico e responsabile dello sviluppo del prodotto di Ford non ha dubbi, il programma che ha lanciato insieme all’Alliance of autism del Michigan, non sarà solo un’importante occasione di accoglienza e crescita professionale per soggetti affetti da autismo, ma avrà un ritorno significativo per l’azienda, anche in termini pratici.
Protagonista della storia che viene dagli Stati Uniti è un colosso dell’industria che ha deciso di aprire le porte dell’area sviluppo del prodotto a chi, per attenzione e cura dei dettagli; può apportare competenze fondamentali: lavoratori autistici.
Con un programma finanziato insieme all’Alliance of autism of Michigan, organizzazione che si occupa di migliorare le condizioni di vita degli autistici del paese, si offrirà a cinque di loro la possibilità di un percorso di formazione e di lavoro all’interno dell’azienda.
“Le persone con autismo possono portare un insieme unico di talenti per il nostro business” ha commentato Felicia Fields, vice presidente del gruppo Ford, risorse umane e servizi aziendali. “ Ci rendiamo conto che avere una forza di lavoro diversificata e inclusiva ci permette di sfruttare una più ampia gamma di idee innovative per rendere la vita dei nostri clienti migliori.”
Nessuna visione compassionevole quindi o farsa di facciata per tornaconti promozionali, con Ford inclusive works si cercano veramente risorse professionali specifiche da inserire in un progetto di lavoro ben definito.
I 5 lavoratori selezionati verranno impiegati nei test di laboratori, nella prepazione dei veicoli di prova utilizzati dai tecnici, nella valutazione delle componenti del prodotto finale. Compiti che richiedono un elevato livello di concentrazione ed attenzione. Quelli che si potrebbero definire punti di forza per le persone con autismo.
La presidente dell’AllianceAutism of Michigan, Colleen Allena ha quindi motivi validi per essere soddisfatta. “Per tanti individui con il disturbo dello spettro autistico ottenere e mantenere un posto di lavoro è una sfida. Spesso le aziende non hanno la comprensione delle caratteristiche uniche associate a chi è autistico e si limitano, come pure i colleghi, ad una percezione minima dell’individuo. Mi congratulo con Ford per l’assunzione di questi passaggi critici per capire l’autismo e per dare a chi ha lottato per trovare lavoro, reali opportunità di carriera che potrebbero cambiare loro la vita”
Chi è interessato verrà assistito e preparato dall’Alliance of autism per poi proseguire il percorso all’interno dell’azienda, con la formazione, fino all’assunzione di coloro che dimostreranno le potenzialità migliori nell’area sviluppo prodotto.
La Ford avrà dei punti di forza unici nel controllo delle sue automobili e la comunità avrà una prova evidente dei benefici dell’inclusione.