Fabbrica dell’atelier dei Cervelli Ribelli

 

[vc_row][vc_column css=”.vc_custom_1495208685910{margin-top: 40px !important;margin-bottom: 20px !important;}”][ultimate_heading main_heading=”LA FABBRICA DELL’ATELIER DEI CERVELLI RIBELLI” spacer=”line_only” spacer_position=”bottom” line_height=”1″ line_color=”#2ba8e2″ main_heading_font_size=”desktop:32px;” main_heading_line_height=”desktop:32px;” main_heading_margin=”margin-top:40px;margin-bottom:20px;” spacer_margin=”margin-bottom:20px;” margin_design_tab_text=””][/ultimate_heading][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/4″][vc_single_image image=”19973″ img_size=”medium” alignment=”center” onclick=”custom_link” css_animation=”fadeInLeft” link=”http://cervelliribelli.it”][/vc_column][vc_column width=”3/4″][vc_column_text css_animation=”fadeInRight”]

Qui raccontiamo passo dopo passo la realizzazione di un modello di atelier in cui si possano sperimentare modalità di inclusione sociale e lavorativa per persone neurodiverse.

L’iniziativa nasce da Gianluca Nicoletti, giornalista e scrittore, padre di Tommy, autistico adulto aspirante artista ma soprattutto aspirante cittadino nel pieno diritto di essere felicemente libero e non destinato alla reclusione coatta in una struttura carceraria quando i suoi familiari non potranno più occuparsi della sua vita.

Nicoletti dopo battaglie di anni per ottenere la disponibilità di spazi pubblici da destinare al suo progetto ha investito ogni sua risorsa personale nell’acquisto di un locale al centro di Roma che ha destinato alla realizzazione del suo progetto cedendolo in comodato gratuito alla Fondazione “Cervelli Ribelli”, che si occuperò della ristrutturazione e della realizzazione del progetto attraverso campagne di Corporate Social Responsability che coinvolgeranno chiunque voglia impegnarsi a collaborare a costruire questa iniziativa.

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DA DOVE PARTIAMO 

C’è da dire che è bello grande e in una posizione strategica, praticamente a un passo dal Cupolone di S. Pietro nel 1° Municipio di Roma.

Lo stato di conservazione lascia molto a desiderare, d’altronde fosse stato in perfette condizioni non ce lo saremmo mai potuti comprare, ci siamo riusciti proprio perché ci vorranno come minimo almeno  120k di lavori per ristrutturalo e adattarlo alle nostre esigenze.

C’è molta umidità di risalita e le pareti vanno risanate, abbiamo rimosso le coperture che nascondevano lo stato degli intonaci e ci siamo accorti che c’è un bel lavoro da fare solo per risanare la struttura, poi penseremo alla progettazione degli impianti.

L’idea è che debba diventare un posto bellissimo e all’avanguardia assoluta per le soluzioni tecniche e strutturali che impiegheremo per allestirlo. Dovrà essere pure un capolavoro di domotica collaborativa, la tecnologia sarà il primo supporto all’inclusione di chi qui passerà il suo tempo. Come scrivemmo più di cinque anni fa nel manifesto di “Insettopia” vorremmo realizzare:

“Un contenitore permanente per accogliere e lanciare startup di chiunque ci proponga un uso spropositato e folle di ogni supporto che la tecnologia potrà metterci a disposizione per rendere migliore la vita degli autistici. Un posto dove progettiamo, adattiamo e perfino forziamo la destinazione d’uso primaria di ogni oggetto elettronico, dispositivo informatico, applicazione, meccanismo o protesi emotiva che possa rendere più agevole la vita dei nostri ragazzi, come pure vogliamo fornire loro occasioni concrete di sperimentazione per socialità, inserimento professionale, autonomia di vita.”

E’ straordinario per noi immaginare che dopo tanto tempo speso a cercare supporto istituzionale ora questo possiamo costruircelo con le nostre mani e proporlo al resto del mondo come un modello inclusivo replicabile di alternativa all’internamento per persone neurodiverse. 

Questo  tipo di lavoro non può essere realizzato facendo “collette”, la sfida è molto più ambiziosa, noi vorremmo fare di ogni fase della costruzione di questo “luogo che non esiste” un grande laboratorio dalle pareti trasparenti. 

Vogliamo iniziareun  formidabile “racconto a tempo reale” di tutto quello che accadrà tra queste mura ammuffite da gennaio fino ad aprile, lo faremo mettendo in campo mezzi potenti e partner d’eccezione.

Chi vorrà potrà seguire passo passo lo sviluppo del nostro atelier  dei Cervelli Ribelli, potrà anche esserne parte se si sentirà chiamato in causa, avrà così modo di dimostrare le sue competenze ed eccellenze nel proporci soluzioni tecniche che possano rappresentare l’avanguardia più avanzata nel campo della progettazione, dell’impiantistica, della scelta dei materiali e delle soluzioni architettoniche. 

Noi intendiamo coinvolgere nel nostro progetto il fior fiore delle aziende che producono materiali, impianti e accessori. Qualcuno ha già risposto alla nostra chiamata, presto sarà visibile ogni nostro contatto e ogni soluzione che ne potrà nascere.

Come pure il modello di  micro impresa sostenibile, l’individuazione di un brand, la scelta delle attività che dovranno far camminare il progetto con le proprie gambe il prima possibile, deriverà dal contributo di altissime competenze gestionali e giuridiche che, assieme a noi, studieranno per una proposta di “dopo di noi” che dovrebbe segnare un passo avanti concreto, dopo tutte le parole che sono state spese in questi ultimi anni su questo tema.

QUELLO CHE DOBBIAMO FARE

  1. UN PROGETTO
  2. DEMOLIZIONI DEI PANNELLI E INTONACO
  3. RISANAMENTO GENERALE STRUTTURA
  4. COSTRUZIONE SERVIZI E NUOVA DEFINIZIONE SPAZI
  5. IMPIANTI DI CIRCOLO ARIA E CLIMATIZZAZIONE
  6. IMPIANTO ELETTRICO E IDRAULICO
  7. INFISSI E LUCERNAIO
  8. PAVIMENTAZIONE
  9. INTONACO E FINITURE
  10. ARREDAMENTO
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DIARIO DELLA FABBRICA DEL NOSTRO ATELIER

 

 

LA NOSTRA ASTA “OUT OF THE ORDINARY”

 

 

Il giorno 7 aprile 2020, presso la Casa d’asta CAMBI in Via San Marco a Milano, avrà luogo un’asta che avrà come tema centrale opere e oggetti caratterizzati dal fatto di “non essere convenzionali”.


Una percentuale del ricavato dell’asta (una quota delle commissioni di asta di Cambi) sarà destinata alla realizzazione del nostro atelier!

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CERVELLI RIBELLI PROJECT

CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY   –  CORPORATE TRAINING CONTEST – EXPERIENCE/TALENT – PROGETTI SUL TERRITORIO – TOUR  – PROGETTI PER STUDENTI E SCUOLE – EDUTAINMENT KIT FORMAT

 

Cervelli Ribelli è una piattaforma strategica di comunicazione adatta ad accompagnare Partner i cui valori siano coerenti con la contemporaneità, con la valorizzazione delle differenze e dell’unicità, con l’orgoglio di chi non ha paura di mostrare il proprio punto di vista e di chi ama valorizzare il proprio sguardo sul mondo.

Cervelli Ribelli è un marchio già attivo, ma allo stesso tempo in continua evoluzione (come sottolinea il payoff “Evoluzione in corso”) e in grado quindi di adattarsi e di essere declinato in iniziative sia strategiche sia tattiche.

La diversità si presenta come sfida contemporanea a saper cogliere il valore delle differenze, presenti comunque in ciascuno di noi e in ogni manifestazione del mondo naturale. Differenze cognitive, comportamentali, di relazione mettono in gioco il nostro futuro e la scoperta di come ognuno abbia una sua impronta unica da lasciare.

Cervelli Ribelli, con il suo Team multidisciplinare, è un vera e propria Factory in grado di proporre idee, format, progetti, spazi di comunicazione ed eventi in collaborazione con chi crede che accettare questa sfida sia un’occasione di crescita e di evoluzione originale e creativa, capace di creare valore concreto.

 

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