Pensare Ribelle

La guerra degli autistici contro le scarpe nuove

Mai arrendersi davanti alla cocciutaggine di un figlio autistico. Quella che può sembrare un’impresa, come il cambio di un’inveterata routine che per certi versi sta all’autistico come la coperta all’orecchio di Linus, può realizzarsi anche se sembra impossibile. Basta volerlo e soprattutto giocare d’astuzia. Lo spunto di parlarne arriva da un recente articolo apparso sul sito americano Autism Speaks. All’analista comportamentale Kara Reagon che normalmente risponde alle domande dei lettori viene posto il seguente problema: visto che molti bambini e adulti autistici hanno difficoltà a tollerare alcune scarpe e anche vestiti come si può risolvere con successo il cambio di scarpe e abiti quando arriva la nuova stagione ad esempio l’autunno?

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Prima di tutto armarsi di pazienza ma soprattutto essere consapevoli che la flessibilità è una competenza che si può raggiungere. E proprio partendo dalle piccole cose si può facilmente superare, con il tempo, un comportamento rigido nei confronti delle routine. Certo, spiega Reagon, per arrivare a certi obiettivi serve l’aiuto di un terapista comportamentale qualificato. Comunque è possibile mettere in pratica a casa delle strategie basate sui principi dell’analisi comportamentale che risulteranno efficaci.

Facciamo degli esempi: se il Nostro autistico non sopporta provare le scarpe in un negozio, considerare gli acquisti on line come alternativa. Oppure misurare il numero della scarpa e andare da soli a comprare il nuovo paio. Questo perché, sottolinea Kara, lo shopping può essere stressante per molti ragazzi con autismo. L’ansia che comunica l’autistico in una situazione del genere, potremmo aggiungere, contagia anche il genitore che deve fare domande in un crescendo di nervosismo che può sfociare nel comportamento problema si finisce per fare acquisti sbagliati. Quindi misurare il numero delle scarpe a casa e andare in negozio senza l’autistico può essere una soluzione. Lo shopping online è da preferire se il figlio in questione gradisce dare indicazioni precise sulla forma, lo stile, il colore che gradisce di più. E pur vero che un genitore già lo sa questo. Ma potrebbe darsi, pure, che ci sia la voglia di indossare nuove scarpe. Non possiamo saperlo. L’importante, comunque, è il comfort. Se la scarpa è stretta e troppo grande non va bene. Una soluzione fai-da-te pratica può essere fare una stampa della scarpa. Bisogna prestare attenzione a quanto è larga la pianta del piede come la lunghezza. Naturalmente si può sempre tornare al negozio e farsi cambiare modello.

Come andare a colpo sicuro?

Per le scarpe scegliere il colore e la forma che nostro figlio preferisce. Se allacciare le scarpe è una lotta meglio acquistare per le prime volte modelli facili da indossare: L’importante è scegliere scarpe che il proprio figlio può indossare autonomamente.. Meglio evitare lacci e stringhe se sono un’impresa. C’è tempo per imparare a usare altri modelli. Bisogna poi considerare che è meglio acquistare scarpe simili a quelle che i nostri figli usano di più. Magari l’avversione per scarpe molto chiuse nasce dal fatto che il piede diventa troppo caldo e suda. E questo può essere intollerante per un autistico. Allora ci ha questa sensibilità non dovrebbe indossare scarpe troppo strette o stivali da pioggia. E perché non comprare due paia di genere diverso così d promuovere un nuova abilità e cioè creare una tolleranza o flessibilità a tipi diversi di scarpe. La maggior parte di noi è contenta di poter scegliere.

face-shoes-1Una volta che abbiamo appurato che le scarpe acquistate sono perfette per il nostro riluttante autistico, il nuovo obiettivo è fare in modo che le indossi sempre più a lungo senza dare importanza se si lamenta o piange. Come si fa? Si comincia con 10 secondi, poi 15 e così via. Meglio cronometrare il tempo con un orologio digitale. Di modo che il bambino possa controllare lui stesso il tempo stabilito. Tra una sessione e l’altra meglio dare una ricompensa che può essere un dolcetto oppure un’attività preferita, un oggetto ambito ecc. L’importante è fare diverse sessioni di pratica al giorno con intervalli di tempo sempre più lunghi. Ovviamente non tutte insieme ma intercalate da altre piacevoli attività. E poi un’altra accortezza, che in effetti tutte le mamme del mondo conoscono. E’ quella naturalmente di distrarre il nostro figlio autistico con attività piacevoli mentre indossa le scarpe nuove. Con la speranza che possa dimenticare di averle addosso. Poi far passare il “mettere le scarpe nuove” come un gioco, una competizione, ecc. “Andiamo a fare il gioco dell’indossa scarpe, dai!” oppure “Facciamo la caccia all’orso, mettiamoci gli stivali!” In questo modo si è creata una tolleranza alle nuove scarpe almeno dentro casa. A questo punto è arrivato il momento di farle diventare parte integrante della vita quotidiana di nostro figlio. E quindi di farle indossare durante il giorno compreso fuori casa. Se possibile, l’esperta consiglia, di non acquistare più di tre paia di scarpe a stagione. Ovviamente va spiegato anche con immagini e un calendario alla mano che le scarpe comunque andranno scelte in base alle condizioni climatiche.


Lacci elastici per chi non riesce ad annodarli

Cercando in rete sull’argomento ci siamo imbattuti in questo prodotto che si vende on line sono lacci elastici che permettono di rendere indossabile a chi non riesce a farsi il nodo ai lacci  qualsiasi tipo di scarpa sportiva , i lacci elastici applicabili costicchiano in effetti, ma si può fare un acquisto collettivo della confezione da dieci a $70,99.

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