Una mamma ci scrive perchè ingiustamente discriminata. Per noi autistici i dinosauri hanno un fascino particolare. Non chiedeteci perché ci piacciano è così, noi amiamo metterli in fila. Anche il libro del dottore Mazzone ha in copertina un dinosauro, anche lui lo sa che a noi piacciono. Una volta però che uno di noi potrebbe andare a vederli da vicino ci si mette sempre in mezzo qualcuno che ignora quello che noi siamo. Dire che un autistico non possa partecipare a un evento con il suo accompagnatore è come dire a un cieco che non possa portare cane e bastone, a un disabile motorio che non è ammessa la carrozzina. Volete capirlo che chi ci accompagna è per noi indispensabile per vivere una vita “quasi” decente? Sennò che autistici saremmo se potessimo andare in giro da soli? (non provate nemmeno a scrivere le solite baggianate su quelli di noi che sono autonomi, stiamo parlando di autistici tosti al 100%…)
Sono la mamma di due bimbi, entrambi con diagnosi di autismo, di 8 e 9 anni. Entrambi verbali, ma il bimbo di 8 anni ha moltissimi problemi di comportamento e va molto spesso in confusione e melt down.
Sono appassionati di dinosauri, ed ho pensato di iscriverli ad un’evento organizzato al museo di storia naturale di Milano, “a cena con Spinodino”, a cura dell’associazione didattica museale. MI hanno scritto che la manifestazione è esclusivamente per bambini non accompagnati.
Ho fatto presente che il mio piccolo ha un’invalidità al 100% e senza la mia presenza la sua partecipazione è improponibile. Mi hanno risposto che moltissimi genitori di bimbi (assolutamente normodotati) hanno protestato per il fatto di non poter essere presenti e che quindi non possono fare un’eccezione.
Per non fare arrabbiare gli altri genitori. Io sono abituata a mandar giù rospi enormi tutti i giorni, ma mi sento particolarmente triste ed arrabbiata all’idea che, ancora una volta, nei fatti venga negata ai miei figli la possibilitá di partecipare alla vita “fuori di casa”, fuori dalle mura in cui passano praticamente tutto il tempo libero.
Specialmente perchè, per una volta, erano loro a dimostrare entusiasmo all’idea di uscire. E per la grande passione che nutrono per il mondo dei dinosauri. Incomincio anche a sospettare il motivo per cui amino tanto quel mondo preistorico, fatto di versi ma senza parole. E senza esseri umani a rovinare, ancor più, la vita.
Sebbene ognuno di noi abbia la sua storia, le sue fatiche e le diverse battaglie, vi ringrazio per il fatto che diate in qualche modo voce a tutti noi.
Mamma di due #teppautistici amanti dei dinosauri
PS
Per opportuna conoscenza : è intervenuto un amico, presidente di un’associazione per disabili, e si è spianato il tappeto rosso. Sempre all’ombra della paura di uno scandalo.