Buco Nero

Lobbysta, troll, figll'ndrocchia.Un senatore definisce Daniele, ragazzo asperger che risponde

L’ira del senatore e Bartolomeo Pepe (Eletto con il  Movimento 5 stelle  ora passato con il gruppo GAL) dopo che il Senato gli ha negato la sala per la proiezione del film Vaxxed non si placa. Al grido di “Censura censura” il politico si è lanciato in una battaglia per la libertà di opinione che nel caso della scienza crea un ossimoro inquietante. La lotta però si combatte senza eslcusione di colpi, compreso l’attacco violento contro un ragazzo asperger di 33 anni, Daniele Matteo Cereda. Reo di essere intervenuto in modo puntuale nella discussione sul tema autismo e vaccino si è visto rispondere dal senatore con epiteti sempre più insinuanti e offensivi fino all’insulto “ non sei autistico sei della categoria dei figll’ndrocchia.” A difendere il ragazzo non è intervenuta solo la madre così volgarmente chiamata in causa, ma dalla pagina Aspironia è scattata una sorta di battaglia civile portata avanti come gruppo e come cittadini. Post, articoli, appelli e una lettera al senatore per chiedergli di guardare in faccia la realtà oltre le suggestioni e prima di tutto chiedere scusa a Daniele e a tutti gli autistici ad alto funzionamento ed asperger di cui ha messo in dubbio la capacità di leggere, scrivere, capire e studiare.

Senta, “onorevole” Bartolomeo Pepe. Chi le sta scrivendo, ossia io, è una persona che vive nello spettro dell’autismo. Autistico ci sono nato. Vivo da autistico. Morirò da autistico. Di sicuro non esiste alcun vaccino che causi l’autismo, in quanto si tratta di una condizione neurologica, in cui le sinapsi ed i collegamenti tra i vari neuroni si formano in maniera differente rispetto alla persona neurotipica (o non autistica). Queste continue balle, perchè sono BALLE, sono un offesa verso chi come me è autistico e\o genitore di bambini autistici. E’ semplicemente VERGOGNOSO continuare con la farsa di accusare i vaccini per l’esistenza dell’autismo.”

Così inizia il post scritto da Daniele Matteo Ceredda, asperger bergamasco di 33 anni, comparso nel profilo di Bartolomeo Pepe, il 28 settembre, quando il senatore lanciava l’iniziativa di presentazione del film Vaxxed al quale avrebbe preso parte anche l’ex medico britannico Wakefield ( iniziativa per cui è stata negata la sede della sala del Senato).


Il post di Daniele Ceredda:

Questo film è stato ritirato per impedire la diffusione di una bufala allarmistica che DANNEGGIA persino le persone nizzazioni vengono a conoscenza, tali vengono contattati da avvocati o dagli stessi “dottori” che considerano l’autismo causato dai vaccini. Spesso in maniera insistente. E se trovano un muro dalla persona autistica o dai genitori di bambini autistici che rispondono “è una bufala\truffa”, partono a minacciare gli autistici o genitori di bambini autistici di denunce per “diffamazione”, se non addirittura di fargli togliere i figli. Minacce sterili, ovviamente, che non mettono in atto. Ma fatte in modo da causare una reazione emotiva coercitiva. Gli stessi “esperti” (che esperti non sono), che considerano l’autismo causato dai vaccini, si impuntano e truffano ignare persone proponendo “cure (costosissime) per guarire dall’autismo”. Tipo il “protocollo montinari” che, in realtà, non guarisce ne cura qualcosa. Questo film è stato VOLUTO E DIRETTO da diverse di queste persone che, negli USA e nell’inghilterra, hanno fatto tanto danno alla sanità e creato danni verso chi è autistico. Creando stress ulteriore, come se noi autistici non avessimo già abbastanza stress con la vita quotidiana. Invece no, ce ne create altro e pure dannoso. La ringrazio DAVVERO TANTO per aver dato adito a dei TRUFFATORI come Montinari, Montanari, Serravalle, Gava, Giannotta e compagnia bella, che sono “figli” mediatici di quel truffatore Wakefield che, alla fine, ammise la sua truffa ai danni dello stato e della sanità solo per guadagnarci sopra. Se esistesse una cura per “guarire” dall’autismo, gli autistici che vorrebbero “guarire” sarebbero molti, compreso io. Chi diffonde queste bufale diventa complice dei truffatori. Ivi compresi certi avvocati che sostengono che “l’autismo si può contrarre anche per una botta in testa”. Le uniche terapie che aiutano gli autistici sono il DOS, l’ABA, TEACCH ed altre. A seconda del caso di autismo. Lei ha semplicemente alimentato un tema allarmistico oltre che pseudoscientifico. Oltre ad essere un tema ove è stato pluri-dimostrato non esistere alcuna correlazione tra vaccini ed autismo. Ci ha creato ulteriore preoccupazione, alimentato ulteriormente uno stereotipo e invogliato gli antivaccinisti a disturbarci per dire “abbiamo ragione, ascoltateci, pure Pepe è daccordo con noi”. Si vergogni e domandi scusa a chi, come me, è autistico. Anzi, faccia di meglio: si dimetta.

Daniele ha  argomentato e il senatore ha risposto dapprima con toni pacati, abbozzando una risposta pseudoscientifica per tentare di giustificare la sua posizione sulla correlazione tra vaccini e autismo, ma poi quando il perito elettronico di Bergamo ha caricato con interventi basati su dati scientificamente incofutabili, il senatore ha iniziato ad irritarsi. A chi ribatteva, appoggiando le posizioni di Daniele, ha dato del troll, lobbysta delle case farmaceutiche ed ha iniziato a bannare. Messo alle strette anche da un post di risposta del dottor Marco Cattaneo “Con tutta evidenza al senatore mancano due o tre conoscenze di base, e tende a informarsi presso quelle forme di informazione alternativa che molto spesso non sono esattamente affidabili. Peccato, perché avremmo bisogno di persone competenti, in Parlamento, capaci di affidarsi a consulenti credibili, quando si affrontano temi di natura sanitaria. Invece il quadro che ne esce è desolante. Al di là del fatto che non affronta mai l’argomento. Ovvero l’inesistente tra vaccino MMR e autismo.” ha lanciato l’idea di un dibattito scientifico a cui però avrebbe fatto intervenire attivisti antivaccino che nel curriculum non hanno specializzazioni sulla materia, ma accuse di diffamazione anche ai danni del 33 enne di Bergamo. Daniele non si è fatto fermare e ha chiesto al senatore quali fossero i suoi referenti scientifici, nomi di medici e luminari come quelli che lui invece ha citato per dare sostegno alle sue tesi. Per l’unico nome dato non ci sono informazioni sui titoli di studio e competenze, se non il richiamo allo stesso curriculum della Lorenzin. Daniele stava quasi per cedere, per non infierire, quando si è arrivati al paradosso: Pepe ha iniziato ad insultare il ragazzo, negando addirittura la sua identità asperger. “Credo sinceramente che lei non sia autistico, ma appartiene ad una razza ben precisa, quella dei figl’ndrocchia”, argomentando anche in questo caso in maniera scientifica: “come può un autistico sostenere tesi e saper utilizzare facebook?”.

Il senatore ha poi proseguito, dicendo che voleva vedere “il reperto” (non la diagnosi, il reperto), di un medico che confermasse che il ragazzo fosse autistico, in quanto non si sono mai visti degli autistici che siano in grado di argomentare ed utilizzare gli screenshot.

Non si aspettava certo che Daniele non fosse l’unico miracolato asperger ad avere queste competenze e insieme a lui ce ne fossero altri con famigliari, amici che hanno cominciato a mobilitarsi e a scrivere sul profilo del senatore. In una sola giornata si è vantato di averne bannati ben 371. Nessuna parolaccia in questo caso o insulti eppure sono stati tutti bloccati e accusati che la loro azione era organizzata da troll pagati o dal pd o dalle lobby farmaceutiche. Non pago, il senatore ha incitato i suoi sostenitori a segnalare il profilo di Daniele che si è trovato l’account bloccato per tre ore.

Ciò che si chiede ora sono solo delle scuse e per questo è stato coniato l’hastag #Pepechiediscusa #iosonoautistico.

Dalla pagina di Aspironia è partita una lettera da parte di famigliari di asperger proprio all’attenzione del senatore.

La lettera dalla pagina AspironiaBuonasera Senatore Pepe non siamo troll. Siamo persone autistiche e genitori di autistici e mogli/mariti/fidanzati/fidanzate di autistici e amici, compagni di classe, colleghi di autistici. Siamo persone nello spettro dell’autismo che non è una parolaccia e nemmeno c’entra con lo spiritismo. Siamo tutti quelli che il dsm V (non io, né tanto meno mio cugggggino), ha “messo” nello spettro autistico che comprende alto e basso funzionamento (si documenti). Siamo quelli che si sono un po stufati di essere ricordati un giorno all’anno il 2 aprile, tanto per sentirsi più buoni e condividere una lucina blu sui social. Siamo quelli che vengono vessati in ogni dove, ai quali dare ogni tanto un contentino. Siamo quelli che a scuola ancora aspettano l’insegnante di sostegno che col macello della riforma scolastica vedremo arrivare chissà quando. E non vedremo una figura preparata, ma un tappa buchi che cambia ogni anno, alla faccia della continuità che sarebbe tanto importante. Siamo quelli che al compimento della maggiore età “guariscono” o diventano malati mentali per la legge italiana. Siamo quelli che in passato hanno affollato i manicomi. Quelli che non vedono liste d’attesa lumghissime per accedere a strutture preparate (quando ci sono), Quelli le cui famiglie vengono lasciate completamemte sole. Quelli che ancora adesso a 40 anni stanno male, vanno al CSM e si vedono appioppata diagnosi di depressione, o disturbi vari della personalità, con psicofarmaci annessi. Siamo quelli che hanno contribuito alla storia dell’arte, della scienza, della musica, del cinema e di tanti altri campi. Siamo quelli che in pochi si prendono davvero la briga di conoscere. Etichettati come “poverini”, “malati”, “strani”, “figl’e’ ntrocchia, troppo documentati e che scrivono troppo bene per essere autistici, che sanno fare persino uno screenshot”. Non ci paga nessuno, non sappiamo chi siano queste lobby, anzi, in tanti guadagnano sulla nostra pelle, a cominciare dagli antivaccinisti e per continuare con una lunga schiera di soggetti. Siamo gli amici di Daniele, un autistico ad alto funzionamento che dopo aver esposto le sue conoscenze sotto ad un post, è stato insultato da uno che dice di conoscere l’autismo e che peggio ancora, siede in Senato pagato da noi tutti. Senatore Pepe, siamo noi, siamo qua. Non siamo esseri incorporei, siamo persone incazzate ed anche molto stanche. Lei ha sbagliato e a me hanno insegnato che quando si sbaglia, si chiede scusa. Una persona umile avrebbe chiesto scusa, già molto tempo fa. Siamo qua. Sono asperger (come Daniele) e mamma di asperger. Mi chiamo Tiziana Naimo e ho 41 anni ( se le interessa sapere il nome della persona che mi ha diagnosticata, posso fornire anche quello). Ambra Carillo 42 anni, mamma di asperger. Alessia Bolognesi asperger e mamma di asperger. Lilia De Rinaldis 44 anni, mamma di asperger. Faccia i conti con le persone, non con i rettiliani! Noi esistiamo e votiamo! Chi se la sentisse di presentarsi al senatore Pepe, se vuole può farlo qua sotto, altrimenti va bene anche un like o una condivisione, che questa storia non muoia qua!

Si aspettano gli sviluppi. Intanto abbiamo sentito Daniele Ceredda e riportiamo il suo racconto e le sue parole incredule, ma pacate.

Nessun complotto sono asperger e voglio rispetto

“Ho scritto il mio post nel gruppo di cui faccio parte da tempo Protesi di Complotto in risposta ad un intervento del senatore Pepe sulla sua iniziativa al Senato. Con me altri hanno commentato e lui ci ha risposto che noi non avremmo mai avuto il coraggio di riscrivere sul suo profilo. Io invece l’ho fatto, ma non per polemica bensì per metterlo in guardia dalle persone che lo consigliavano su un tema a me caro che non hanno alcuna competenza e perchè mi sono stancato di essere considerato un frutto dei vaccini”

Daniele Matteo Cereda ha 33 anni, da un anno e mezzo ha scoperto di essere affetto dalla sindrome di Asperger. Ha studiato, si diplomato in elettronica e telecomunicazioni, lavora come metalmeccanico alla Tenaris Dalmine, ma ha dovuto rinunciare all’Università perchè non può stare in luoghi affollati, rischia di sentirsi molto male. Ha deciso di approfondire la sua condizione grazie agli studi di amici medici, biologi, sociologi e documentandosi su ricerche scientificamente valide. Da qui la certezza anche per lui che non ci sono relazioni tra vaccini e autismo e l’inizio di polemiche continue e attacchi da parti di gruppi antivaccino in particolar modo il Comilva che prima del senatore Pepe ha messo in dubbio la sua diagnosi.

“Non si tratta di neuropsichiatri, neurologi o virologi non hanno alcuna competenza eppure sfruttano le disgrazie altrui per i propri interessi, anche le nostre che poi disgrazie non sono. Il vero dramma per chi è nelle mie condizioni è la mancanza di servizi e di strutture. Ma noi non siamo danni vaccinali o scarti della medicina come alcuni riferimenti del senatore Pepe amano definirci. Per noi non è facile nemmeno ottenere una diagnosi precisa. Nel mio caso credevo fosse una sindrome depressiva, alle scuole medie un’insegnante diceva che ero ritardato perchè non riuscivo a seguirla, nè a leggere. Ho passato 5 anni al CTS dove non hanno le competenze per capire e seguire gli asperger superati i 18 anni. La diagnosi l’ho avuta dal centro Domino di Milano dal professor Luigi Croce, ne ho mandate copie a esperti e professori.”

Ha copia delle diagnosi perchè il suo interesse e le conoscenze che ha acquisito sulla sua sindrome, costruite su studi ufficiali lo hanno portato all’accusa di essersi inventato di essere Asperger, gli stessi dubbi che ha sollevato il senatore Pepe, quasi che agli autistici ad alto funzionamento e agli asperger fosse chiusa qualsiasi possibilità di progresso, di studio, di autonomia. “Sulla pagina autismo e vaccino sono stato spesso accusato di essermi inventato la mia condizione perchè porto avanti la mia posizione sul mancato legame tra vaccini e autismo, dicono che mi spaccio per autistico. Non sanno che chi sta come me, o peggio non ha tempo da perdere, le battaglie vere le conduciamo per avere servizi e strutture che non ci sono, per conquistare la possibilità di studiare e di lavorare. Il senatore Pepe non deve chiedere scusa solo a me, ma anche a tutti gli autistici e gli asperger e alle loro famiglie che quotidianamente cercano di costruirsi un presente ed un futuro. E che a differenza di quello che pensano coloro che mi hanno attaccato sono in grado di condurre studi e esporre le proprie opinioni, e soprattutto sanno usare i mezzi informatici. Forse il senatore è rimasto fermo alle immagini di Rain Man.”

In questa battaglia senza enfasi e retorica, Daniele non è solo, sono scattate numerose manifestazioni di solidarietà inattese. “Non me lo aspettavo, ne sono contento, ringrazio, ma sono sicuro che io sia una goccia che insieme ad altre permette di accendere l’attenzione sulle necessità vere di chi soffre di autismo e di asperger nel nostro paese, oltre falsi miti ed imbroglioni”

 

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