Le grandi madri che ci sostengono in #tommyeglialtrifilm
Abbiamo notato una straripante presenza di donne nel profilo Facebook destinato al crowdfunding per il nostro #tommyeglialtrifilm. La nostra prima impressione è stata che alla fine potevamo contare molto di più nel sostegno delle madri di autistici piuttosto che dei padri. C’è un universo dietro a questo pensiero, fatto di anche di pregiudizi, di credenze ammuffite, ma purtroppo anche di realtà oggettive. Abbiamo chiesto a due delle nostre madri editorialiste di commentare questa nostra riflessione. Lo ha fatto ieri Marina Viola, lo fa oggi Gabriella La Rovere. Ogni altro genitore, sia madre o padre, che voglia aggiungere il suo commento sarà il benvenuto. Sempre inviare a redazione@pernoiautistici.com
Le mamme sono sempre in prima linea in ogni battaglia che coinvolga, direttamente o meno, i loro figli. È ontologicamente determinato, probabilmente è inscritto in una tripletta del DNA, l’unica che non subisce mutazioni di sorta.
I padri, si sa, sono presi da altre cose: combattere, cacciare. E poi…combattere, cacciare. Di solito il figlio disabile non sopravviveva a lungo, c’era sempre l’animale feroce che il padre – ahimè – non era riuscito a cacciare…mah!
Giambattista Vico ci aveva visto lungo con i corsi e ricorsi. Apparentemente tutto sembra cambiare, ma la sostanza rimane la stessa. Le categorie più fragili sono protette, difese ad oltranza, fino all’ultimo respiro dal modello estrogeno tacco 4 (il 12 alla lunga stanca!). La donna è capace di gesti estremi, di sacrifici inumani, di follia non istituzionalizzabile altrimenti il figlio disabile rimarrebbe al padre che invece deve combattere, cacciare. E poi combattere, cacciare…
Non stupisce che il film sia finanziato da donne. D’altronde si racconta il loro disagio, la loro frustrazione, il loro isolamento, l’abbandono, l’alienazione.
È una pubblica richiesta di aiuto perché le forze stanno venendo meno e non sono così sicure che lasciare il proprio figlio al padre sia un’ottima cosa. Qualcuno deve pur combattere, cacciare. E poi combattere, cacciare…