Cosa fare

Prima nel villaggio, poi al ristorante, ora in un bed and breakfast: l'autistico in vacanza infastidisce.

bed and breakfastCacciato dal bed and breakfast perchè va troppo spesso al bagno. E’ accaduto a Pietra Ligure. Protagonista dell’ennesima storia di intolleranza estiva è Fabio, ragazzo autistico di 21 anni. La sua famiglia dalla provincia di Bergamo pensava di aver trovato una struttura accogliente per qualche giorno di mare in Liguria. Dopo solo un giorno ed una sera invece sono stati invitati a lasciare il posto: l’abitudine notturna del ragazzo infastidiva gli altri ospiti.

Questa estate non è per teppautistici. La bella stagione del 2016 sarà ricordata come la più ostile per le famiglie dei ragazzi autistici, cacciate o mal tollerate dal sud al nord del nostro paese. Forse è sempre accaduto e solo da poco finalmente c’è il coraggio di denunciare, ma è inquietante il numero di casi di chi è stato segnalato o cacciato in ristoranti e strutture alberghiere. L’ultimo a Pietra Ligure dove una famiglia della provincia di Bergamo è stata costretta ad abbandonare il b&b, prenotato da tempo, a seguito delle lamentele dei proprietari, motivo: Fabio, il figlio autistico ventenne disturbava con la sua abitudine di andare di frequente al bagno di notte.

Colpisce il fatto che la mamma abbia dichiarato (L’Eco di Bergamo) di aver avvertito i titolari della struttura in merito allo stato del proprio figlio quasi ci fosse bisogno di un’ulteriore casella nella scheda di prenotazione. Appare come la necessità di giustificarsi perchè si decide di andare in vacanza nonostante l’autismo e quindi sia necessario allertare per il disturbo. E non è nemmeno bastata l’accortezza: dopo solo la prima notte nella quale Fabio ha percorso troppe volte la strada dalla camera al bagno, è arrivata la cacciata.

«Avevamo avvisato, ma quando l’hanno sentito camminare tra camera e bagno, ci hanno detto di andarcene».

Vacanza molto breve, una giornata di mare e una sera appena cominciata in quella struttura che sembrava accogliente perché, pur avvisata dell’arrivo del temibile autistico, aveva accettato la caparra e dato la speranza alla famiglia di poter essere per poco come le altre. La titolare ha infranto l’illusione bussando alla loro porta nel cuore della notte per invitare a bloccare quella passeggiata notturna del proprio ragazzo, non si capisce se si sia presentata già munita di catene e camicia di costrizione griffata con il logo della locanda. E poi l’avvertimento: “o cambia atteggiamento o fuori.” Senza nemmeno suggerire un pacchetto di terapie innovative per bloccare la diuresi o offrire un vaso da notte.

La mamma si è dovuta arrendere e così, non volendo legare suo figlio con un pitale vicino al letto, ha deciso di rifare i bagagli e tornare a casa. Ovviamente i titolari del b&b che sembrava tanto accogliente si sono giustificati, dichiarando sempre a L’Eco di Bergamo: «Il giovane ha infastidito i presenti con urla e schiamazzi in pieno giorno e in tarda serata, per questo abbiamo invitato la famiglia a calmarlo. Se questo non poteva avvenire, il mattino seguente avremmo cercato una soluzione alternativa».

Possibile che non si riesca a far tacere questi autistici, almeno in vacanza! Sono veramente fastidiosi loro e le famiglie, intenti a disturbare il prossimo anche nei tranquilli bed and breakfast liguri.

motel bates

Mentre la madre di Fabio replica all’Ansa che, a differenza di quanto detto dai proprietari del B&B, il figlio ha sempre mantenuto atteggiamenti discreti, invitando a chiedere agli esperti del centro che lo segue, incuriosisce l’idea della soluzione alternativa proposta.

Il Bates Motel in cima alla collina?

 Autistico cacciato, discriminazione inconcepibile

(ANSA)

“C’è una paura incontrollata verso le neurodiversità, è come una barriera, un pregiudizio, qualcosa che genera inquietudine. Si intuisce il problema e non si vuole avere a che fare con la “follia”. Il “matto” – utilizzo volutamente un termine provocatorio – va tenuto a casa.” Lo dice Gianluca Nicoletti, giornalista autore di due libri che raccontano la sua vita con il figlio Tommy, ragazzo autistico di 18 anni, in merito al caso di un ragazzo bergamasco con autismo cacciato da un bed and breakfast in Liguria, secondo quanto ha denunciato la famiglia.

“E’ una discriminazione inconcepibile – prosegue Nicoletti-. A parità di eventuale disturbo, mai si caccerebbe una coppia o delle famiglie con bambini semplicemente perché urlano e strillano.”

“Stiamo realizzando una app che sarà un vero e proprio Tripadvisor per le famiglie di ragazzi autistici, in collaborazione con l’Università della Calabria e Vodafone – conclude Nicoletti -. Sarà pronta penso a ottobre, realizzata anche con i neuropsichiatri del Bambino Gesù. Ai ristoratori che vorranno avere il “bollino” verrà sottoposto un questionario. Le famiglie potranno recensire le strutture. E’ qualcosa di drastico, ma necessario.” 

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