Pensare Ribelle

Vita da fratelli di autistici. Una tavola rotonda per raccontarla

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Il 7 ottobre alle 20.30 nel Centro Elisa Conte di Costabissara ( Vicenza) due sorelle e un fratello di autistici si confronteranno in una tavola rotonda  dal titolo “Vita da fratelli. Quando in famiglia entra la disabilità.” Organizzata dall’associazione di promozione sociale In viaggio con te insieme allo Sportello provinciale per l’autismo, al coordinamento Autismo Veneto, all’ Angsa Veneto, e alle associazioni Autismo triveneto e  AbAut, l’iniziativa oltre ad affrontare un tema poco discusso e molto rilevante, ha il pregio di essere il risultato di un raro lavoro di rete. A raccontarlo un’altra protagonista Rosa Capezza della romana  che ha collaborato alla realizzazione e interverrà nel dibattito.

Nei contesti sociali,spesso, si usano espressioni come “Fare Rete”, “Condivisione”, ma il più delle volte restano belle parole dal contenuto sterile e nulla più. Poi però ci sono quelle eccezioni che fanno la differenza e che ti danno la giusta carica a non mollare per portare avanti un progetto che ti sta molto a cuore. Ed è proprio quello che mi è capitato anni fa quando ho conosciuto Elisabetta Tonini (mamma anche lei, come me, di due figli, dei quali uno con lo spettro autistico) su un social network; la nostra conoscenza, prima solo virtuale, ha permesso di confrontarci rendendoci conto che oltre ad avere in comune alcuni aspetti di vita privata, avevamo anche molte idee e progetti che ci avrebbe fatto piacere realizzare.

Detto Fatto!

Abbiamo iniziato la nostra collaborazione due anni fa quando Elisabetta e Chiara (amministratrici del blog wisteriablue.it), mi hanno proposto di curare una rubrica dedicata alle dinamiche familiari e, nello specifico, ad una in particolare che spesso viene trascurata e/o sottovalutata: “ Il mancato sostegno emotivo ai fratelli di persone con disabilità”.

Da allora non ci siamo più fermate, convinte dell’importanza di non trascurare più questa tematica, tenendo alta l’attenzione.

Il 7 Ottobre 2016, a Costabissara (Vicenza), organizzeremo una tavola rotonda nella quale attraverso le testimonianze di vita vissuta a confronto di 3 fratelli di persone disabili, cercheremo di trarre spunti di riflessione su come poter meglio aiutare le famiglie ad affrontare ed eventualmente risolvere il problema.

Anche la scelta dei relatori non è stata casuale, ma il risultato di un monitoraggio costante, informandoci e aggiornandoci sull’argomento, avvalendoci dei social per conoscere, ed eventualmente contattare, altre realtà associative con le quali confrontarci e prendere spunti per continuare il nostro percorso.

Tre fratelli sì, ma soprattutto tre individui con età e obiettivi professionali diversi, per dare la giusta prospettiva a tutti coloro che parteciperanno alla tavola rotonda ( Giulia Franco psicologa di Padova; Diego Pelizza, giovane studente universitario anche lui di Padova, con la passione della scrittura; Gaia Rayneri, scrittrice e autrice del libro dal quale è stato tratto il film omonimo: “Pulce non c’è” ).

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E per finire, eccomi qui, mi presento: mi chiamo Rosa Capezza (separata/divorziata da 16 anni, con due figli, il primogenito di anni 28 di “professione” normodotato; la secondogenita di anni 24 “professione” autistica), sono la responsabile delle comunicazioni e curatrice delle pubbliche relazioni per l’Associazione Roda Onlus – Roma Diversamente Abile. La Roda Onlus è stata fondata nel 2009 da un gruppo di genitori di figli adolescenti prossimi alla maggiore età, che si sono ritrovati in un vuoto esistenziale e istituzionale da colmare; da allora ci adoperiamo nel creare progetti volti a potenziare le capacità esistenti in ognuno e la loro autostima per renderli più autonomi, non dimenticandoci di supportare le famiglie con un sostegno psicologico dedicato alle mamme e ai papà in due gruppi separati, con il supporto tecnico di due professionisti: la dottoressa Cinzia La Marra e il dottor Orazio Rapisarda.

Al momento siamo molto impegnati affinchè possa partire un progetto caro al nostro Presidente Gianfranco Serani che è venuto a mancare prematuramente a giugno scorso, per il quale abbiamo firmato un’accordo con il direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma che ci ha affidato la gestione di un terreno, per realizzare l’antico “Giardino dei Semplici”.

rosa-capezzadi Rosa Capezza

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