Trump nomina un antivaccinista capo della commissione sulla sicurezza dei vaccini
Quando quella sera dei primi di novembre era ormai chiaro che Donald Trump sarebbe diventato il 45esimo presidente americano, ricordo di aver provato una forte sensazione di panico seguita da una fitta di terrore. Donald Trump non si è mai occupato di politica, sa solo fare soldi sfruttando chi gli sta attorno, in più è arrogante, incapace di ascoltare le opinioni degli altri. È razzista, omofobo, misogino, anti aborto, appoggiato da fondamentalisti cristiani che ancora credono che l’evoluzionismo sia solo una delle tante teorie, ma che il creazionismo dovrebbe essere studiato a scuola. Crede che la reazione più giusta contro le nazioni che non gli piacciono non sia la diplomazia, ma le bombe.
Ma la cosa che più mi spaventa di Trump è il fatto che non creda all’importanza della scienza, che se i risultati scientifici non combaciano con i suoi interessi, allora sono falsi. Lo crede lui e convincerà a crederlo un’enorme fetta della popolazine americana. Più della terza guerra mondiale, più dei profondi disagi economici, sociali e politici che dovremo affrontare negli Stati Uniti nei
prossimi quattro anni creati dalla sua politica, il lato più pericoloso di questo disastro sarà proprio questo suo scietticismo.
Lo ha fatto con l’ambiente: ha stabilito che l’EPA (Environment Protection Agency), l’agenzia scientifica che si occupa di studiare gli effetti dell’inquinamento sull’ambiente, verrà smembrata, e saranno tagliati tutti i fondi per la ricerca, perché queste “cose scientifiche” che dicono tutti gli scienziati del mondo, sono tutte frottole, tutte teorie complottistiche dei cinesi. Era solo una questione di tempo prima che arrivasse anche a occuparsi di autismo e vaccini.
La notizia è di ieri: ha incontrato Robert Kennedy Jr., figlio del famoso Robert Kennedy, quello ammazzato negli anni sessanta, quello contro il razzismo e per i diritti civili, per creare una commissione d’inchiesta sul rapporto tra i vaccini e l’autismo. Robert Kennedy Jr. è da anni un forte sostenitore della credenza, screditata da tutti gli scienziati di tutto il mondo, che i vaccini causino l’autismo. “No, non sono uno scienziato”, dice in un’intervista alla rivista Science, ” Sono un avvocato che si occupa di ecologia. Ma sono un esperto nel leggere la scienza e nel capire quella che è falsa, perché è quello che faccio da anni”. Racconta, durante l’intervista, di essere stato invitato da Trump per parlare dei vaccini, e che gli ha proposto di invitare nella commissione sull’autismo una dozzina di persone: “A mix between science people and prominent Americans”. Science people? chiede il giornalista un po’ allibito. “Cercheremo persone esperte in tossicologia, epidemiologia e sanità pubblica”. E gli altri membri della commissione, gli americani illustri, chi saranno? Che significa ‘illustri’: ricchi? Esperti di autismo? Legati a certi interessi? E poi, chi li sceglie? In base a cosa? E poi, ancora: perché dopo tanti studi e enormi quantità di evidenza scientifica che dimostra chiaramente che non esiste alcuna correlazione fra autismo e vaccini, perché decidere di fare tutto questo? Lo spiega Kennedy, con queste parole: ” Il Presidente è preoccupato per la questione della correlazione tra certi vaccini e l’epidemia di disordini di neurosviluppo, compreso l’autismo. E dice di avere un numero di amici – mi ha detto cinque- e di aver parlato con ognuno di loro e la storia è sempre la stessa: un bambino perfettamente sano che è stato portato a una visita di controllo a due anni, durante la quale ha ricevuto delle vaccinazioni, e dopo poco ha avuto una febbre alta e dopo tre mesi ha mostrato grossi deficit di sviluppo”.
Per cinque amici di Donald Trump si rimette in dubbio questa stupidaggine. Il ché significa che molti genitori si spaventeranno e non faranno vaccinare i propri figli, che si ammaleranno di malattie infettive debellate ormai da anni e che infetteranno, prima di morire, altri bambini. Autistici e non. La tragedia esce a questo punto dai margini delle preoccupazioni di noi genitori con figli autistici, e include tutti, proprio tutti i genitori.
La comunità scientifica americana dichiara di essere profondamente turbata e preoccupata di questa proposta assurda. Riporta un articolo del Washington Post: “Tutto questo è molto spaventoso”, dichiara Peter Hotez, preside della National School of Tropical Medicine a Baylon College Medicine e presidente del Sabin Vaccine Institute, una società non-profit che si occupa di controllare, trattare e eliminare malattie tropicali prevenibili e trascurate con vaccini. “È difficile immaginare qualcuno meno qualificato a capo di una commissiome sulla scienza dei vaccini. La scienza parla chiaro: esiste un’enorme quantità di evidenza che nega che ci sia alcuna correlazione tra vaccini e autismo. Da scienziato che si occupa di sviluppare vaccini per malattie trascurate e legate alla povertà, e da padre di una figlia adulta con autismo, dichiaro che non c’è alcun dubbio che non esista un nesso fra vaccini e autismo. L’autismo è una condizione genetica. La sanità pubblica del nostro Paese soffrirà se questo movimento nascente contro i vaccini non viene bloccato immediatamente”.
Da anni cerchiamo, noi genitori nel nostro piccolo, di combattere l’ignoranza che si forma attorno all’autismo, e questa commissione cancellerebbe con un colpo di spugna tutto il lavoro fatto finora, e avrebbe potenzialmente la responsabilità di far morire migliaia di persone.
Non so cosa fare per fermare questa valanga che sta per travolgere. So solo che dobbiamo rimboccarci le maniche e tapparci il naso.
Fonti
Washington Post:
Vaccine skeptic Robert Kennedy Jr. says Trump asked him to lead commission on ‘vaccine safety
Science:
Exclusive Q&A: Robert F. Kennedy Jr. on Trump’s proposed vaccine commission
http://pensierieparola.blogspo
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Questa è la sua storia: dal 1991, da quando cioé ha deciso di vivere con il suo fidanzato Dan. La loro prima casa era nel New Jersey, dove ha preso una minilaurea in grafica pubblicitaria. Ha tre figli: Luca, che ha quasi diciannove anni, ha una forma abbastanza drammatica di autismo e una forma strana di sindrome di Down; Sofia, che ha sedici anni ed è più bella di Liz Taylor, è un genio del computer e prende sempre cinque meno meno in matematica; Emma, che di anni ne ha solo otto, ma che riempie un silos con la sua personalità. MarinaViola odia le uova perché puzzano, ma per un maron glacé venderebbe senza alcun senso di colpa tutti e tre i figli. Ha una laurea in Sociologia presso Brooklyn College, l’università statale della città di New York. Da qualche anno tiene unblog in cui le piace raccontare alcuni momenti della sua vita. Ha scritto settimanalmente sul sito della Smemoranda (smemoranda.it) dell’America vista però in modo sarcastico e ironico.
A giugno del 2013 è uscito il suo primo libro, “Mio Padre è stato anche Beppe Viola”, edito da Feltrinelli. Nel suo secondo, “Storia del Mio Bambino Perfetto” (Rizzoli, 2014) racconta di Luca e dell’autismo.